Green pass, Piquadro paga i tamponi ai dipendenti. Palmieri: «Sostituire gli assenti sarebbe difficile. Sono favorevole ai vaccini, vorrei l’obbligo, ma un’azienda ha bisogno di organizzazione. Rischieremmo di sovraccaricare i presenti»
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Dubbio invia:
Marco Palmieri di Piquadro |
Piquadro offre tamponi gratuiti a tutti i dipendenti non vaccinati che ne facciano richiesta. Lo fa sapere il gruppo nella nota sui dati di fatturato consolidato relativi al primo semestre dell’esercizio fiscale 2021/22. Il gruppo Piquadro sottolinea che «sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, ha immediatamente affrontato il nuovo e difficile scenario, conformandosi a tutte le prescrizioni previste dal governo italiano e dai governi e dalle autorità pubbliche dei Paesi in cui il gruppo Piquadro opera, attivando misure eccezionali volte alla massima tutela della salute dei propri dipendenti e collaboratori, nonché a quella della propria immagine, quali il ricorso al lavoro da remoto, l’applicazione di misure di distanziamento sociale, l’adozione di dispositivi di protezione individuale e procedure di igienizzazione dei locali, garantendo, allo stesso tempo, la continuità operativa nei limiti ovviamente delle disposizioni di legge straordinarie imposte nelle diverse giurisdizioni». Cautele, prosegue, che «vengono tuttora scrupolosamente rispettate.
Palmieri: «Sono per l’obbligo vaccinale ma serve organizzazione. Ho una
stragrande maggioranza di dipendenti che crede nella scienza e si è vaccinata,
che ha rispettato le norme» e «non voglio che subiscano l’aggravio lavorativo e
ulteriore stress» per via degli assenti. Così Marco Palmieri, presidente
e ad di Piquadro, spiega perché il gruppo ha deciso di pagare i tamponi ai
dipendenti non vaccinati che ne facciano richiesta. Una decisione,
precisa, che per ora sarà valida fino al 31 dicembre 2021. Palmieri sottolinea
che è assolutamente pro vaccino, e anzi avrebbe «preferito l’obbligo vaccinale»
a quello del Green pass. É consapevole che pagare i
tamponi a chi non si è immunizzato può essere un disincentivo ma la decisione
del gruppo «nasce da due motivazioni, una etica e l’altra organizzativa».
Quella etica, sottolinea, «è per evitare che le assenze dei dipendenti non
vaccinati ricadano sui presenti, con problemi di turnazioni, anche nei weekend
ad esempio». E poi c’è il fronte organizzativo, «non sappiamo quanto tempo le
persone potrebbero stare a casa, diventa difficile così predire
l’organizzazione aziendale». Sostituire gli assenti
con nuovi contratti secondo l’amministratore delegato non è fattibile: «Non
si sostituiscono le persone dall’oggi al domani. Per trovarle, selezionarle,
formarle, servono almeno un paio di mesi». E se qualche dipendente rifiutasse
il Green pass in sé, ovvero non volesse neanche sottoporsi al tampone? «Allora starà a casa - risponde Palmieri - ma sono discussioni
ancestrali e irrazionali che non voglio neanche sentire».
Il bilancio di Piquadro
Il
gruppo Piquadro segna nel primo semestre chiuso il 30 settembre un fatturato di
63,7 milioni di euro, in aumento del 31,3% rispetto
all’analogo periodo dell’esercizio precedente chiuso a 48,5 milioni di euro.
«Archiviamo il primo semestre con crescite importanti su tutti e tre i marchi
del gruppo nonostante il confronto con un periodo dello scorso anno già in
netta ripresa per il temporaneo miglioramento della situazione pandemica»,
afferma Marco Palmieri, presidente e amministratore delegato del gruppo Piquadro.«La Maison Lancel e The Bridge registrano incrementi di fatturato
rispettivamente del 36,4% e del 33,8% ma anche Piquadro, finora fortemente
penalizzato per la sua tipologia di prodotto, è cresciuto del 26,2%.
A brillare su tutti - prosegue il presidente e a.d del gruppo Piquadro - è sempre l’e-commerce di Lancel con un +79,7% ma guardiamo con
grande soddisfazione anche alle crescite dei dos (negozi a
gestione diretta ndr), come il +49,3% di The Bridge, che attesta il desiderio del consumatore di tornare
all’esperienza dell’acquisto in store», conclude Palmieri. 21.
2 commenti:
Chissenefrega è solo una trovata pubblicitaria, no ai tamponi, sciopero contro il green pass!
cosa buona, ma non per beneficienxa; alla ditta conviene. Non piacciono lr dichiarazioni sul vaccino obbligatorio, se amdasse cosi' perche' le ditte si lamentano di pagare i tamponi, mrglio pagarseli di tasca propria e decidere da soli sullw strategie dautilizzare.
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