Un tentativo
di furto all’autosalone ‘Qui Auto’ di Bologna, ha messo in moto i Carabinieri che
si sono recati sul luogo con la speranza che i malviventi avessero lasciato
qualche traccia. La vetrata del che
conduce al locale, dove sono custodite le chiavi delle autovetture in vendita, era
in frantumi e subito hanno notato numerose
macchie di sangue a terra. Il sangue faceva presumere che l’autore del
tentato furto fosse rimasto ferito
durante lo sfondamento del portone. Durate
il sopralluogo, nelle immediate vicinanze, i Carabinieri si sono trovati poi di
fronte un uomo che perdeva sangue per alcuni tagli alle mani. Alla richiesta di motivare la sua presenza, questi ha prima risposto
dicendo che stava cercando il titolare, poi, imbarazzato dalla situazione,
inscenava una sorta di ‘sceneggiata’, spogliandosi e dandosi dei colpi sul
capo. I Carabinieri, insospettiti per l’insolito e inspiegabile comportamento
dell’uomo, dapprima lo hanno invitato a fermarsi, poi hanno perquisito la sua
auto: una Volkswagen Golf parcheggiata a pochi metri di distanza dal
concessionario e all’interno del veicolo hanno trovato un piccone macchiato di
sangue. Ogni dubbio sembrava risolto, il fermato era l’autore del tentativo di furto. Dopo
l’identificazione, lo hanno accompagnavano all’Ospedale perché gli venissero
curate le ferite alle mani. Durante il
tragitto, l’uomo, 35enne, nato a Bologna e residente a San Lazzaro di Savena,
ha ammesso spontaneamente di essere stato l’autore del reato. E’ poi risultato che qualche ora prima, nell’area confinante
con l’autosalone, erano stati portati a termine altri furti in appartamento. I derubati
hanno informato i Carabinieri di aver visto un uomo a bordo di una Golf, la cui
descrizione corrispondeva al 35enne che si trovava in caserma. Una delle
vittime è stata invitata per un riconoscimento fotografico e la donna ha riconosciuto
con certezza il sospettato. Considerati i gravi indizi di colpevolezza nonché i numerosissimi precedenti penali di
polizia ed altre condanne per reati di varia tipologia, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato continuato.
L’arresto è
stato convalidato e il 35enne è stato condannato a un anno e due mesi di
reclusione con la concessione degli arresti domiciliari.
Foto e notizia dal Comando Provinciale Carabinieri.
1 commento:
Da ciò si deduce che in Italia andare in galera (quella vera)è veramente difficile, non meravigliamoci poi se tutti i delinquenti del mondo aspirano a venire qui.
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