Ottimo
‘bottino’ dei Carabinieri la scorsa
notte. Il loro pattugliamento ha consentito di intercettare due ‘formazioni’ di
ladri e di recuperare una bella quantità di refurtiva.
La
caccia è iniziata alle 19 e 40 in via Gramsci a Bologna. La pattuglia dei Carabinieri ha
notato una Opel Agila, con due persone a bordo, che stava transitando a
bassa velocità, come stesse cercando di localizzare un posto preciso. Alla
vista dei militari però il conducente ha accelerato imboccando via Gianni
Rodari, una strada senza uscita. I due, quando si sono resi conto di essere in
trappola, hanno abbandonato l’auto con il motore acceso e si sono dati alla
fuga a piedi, scavalcando le recinzioni delle vicine ville E’ stata subito avvisata
la centrale operativa per chiedere rinforzi e fornire la descrizione dei due
malviventi. Entrambi erano vestiti di scuro e uno indossava un cappellino da baseball.
Contrariamente a quanto ipotizzato, l’Opel non era rubata, ma apparteneva a un
soggetto noto perchè gravato da diversi precedenti di polizia, che dovrà ora
spiegare molte cose.
La
perquisizione ha comunque permesso di
rinvenire due cacciaviti, un paio di guanti neri, un PC marca ACER con batteria
e caricabatteria, un crocefisso di bigiotteria e una cassetta audio con cavo
per stereo.
Dopo un’ora
circa, un’altra squadra di militari ha intercettato un’altra auto sospetta in
via della Costituzione, una Lancia Y con due persone a bordo, un 32enne
di Casalecchio di Reno con precedenti di
polizia per truffa e maltrattamenti in famiglia e un 24enne incensurato
domiciliato a Milano. Il conducente, quello più grande, che tentava un accenno
di fuga impedito dai Carabinieri, calzava un paio di guanti neri e aveva un
auricolare inserito nell’orecchio destro, poi risultato collegato a una
radio ricetrasmittente accesa e sintonizzata sulla frequenze delle forze di
polizia. Sui sedili posteriori c’erano diversi utensili da scasso, tra cui
un piede di porco, una torcia rossa e un sacchettino con della bigiotteria da donna
(nove collane, quattro bracciali, sette fedine di acciaio), un portafogli da
uomo e altri oggetti, presumibilmente prelevati dal cassetto di qualche
sfortunato cittadino. Anche il passeggero indossava lo stesso equipaggiamento ‘tattico’:
guanti, ricetrasmittente, torcia, utensili da scasso e altri grimaldelli
specifici per forzare porte e finestre. La lista degli oggetti ritrovati
prosegue perché, all’interno dell’auto, sono stati rinvenuti anche un PC
portatile Asus, due macchine fotografiche e un telefono cellulare. La Lancia Y
era stata rubata una settimana fa a una signora di Cesena.
Le indagini
hanno rilevato che poche ore prima ad Anzola dell’Emila vi era stato un furto in abitazione dove erano
stati razziati un PC portatile e dei gioielli. Invitato in caserma il derubato
ha riconosciuto e riottenuto una parte della refurtiva. Intanto altri militari sono
andati a Casalecchio di Reno, a casa del 32enne, per verificare se vi fosse
altra refurtiva nascosta. All’interno dell’abitazione sono stati trovati tre
computer portatili, una videocamera, due macchine fotografiche, una scatola con
25 cartucce per fucile calibro 12, un telefono cellulare, tre orologi, tra cui
un pregiatissimo Rolex, della bigiotteria e due TV maxischermo (32 e 50
pollici).
Il rimanente
bottino, sequestrato e custodito dai Carabinieri, non è stato ancora
riconsegnato ai legittimi proprietari, perché sconosciuti. Coloro che avessero recentemente
subito un furto nel territorio di Crespellano sono invitati a recarsi in
caserma per visionare la refurtiva.
I due
malviventi sono stati tradotti questa mattina nelle aule del Tribunale di
Bologna per il processo per direttissima.
Un’eventuale
connessione e complicità tra i due fuggitivi e i due arrestati è ancora al vaglio degli
investigatori dell’Arma.
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