mercoledì 16 gennaio 2013

Soccorso Alpino Rocca di Badolo: gli angeli della montagna.



C’è una realtà non da tutti conosciuta, i cui componenti si attivano a favore di chi è in difficoltà in caso di emergenza, che è il  Soccorso alpino Stazione Rocca di Badolo.
Certamente un ruolo di primo piano, essendo soccorso alpino, l’ha nelle emergenze in montagna. Importante è stata sempre l’ attività in caso di ricerca di persone disperse o isolate.
Il territorio di competenza della Stazione Rocca di Badolo comprende i comuni di :
Castiglione dei Pepoli, S. Benedetto Val di Sambro, Monghidoro, Grizzana Morandi, Monzuno, Loiano, Marzabotto, Monterenzio, Vergato, Savigno, Monte San Pietro, Sasso Marconi , Pianoro, Monteveglio, Castel del Rio, Fontanelice, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Dozza, Imola, Castel San Pietro, Mordano, Ozzano,  San Lazzero di Savena, Casalecchio di Reno, Zola Predosa, Crespellano, Anzola, Bologna.

L’attivazione del Soccorso Alpino avviene con la chiamata diretta al 118 (senza prefisso) e il vademecum di chi chiede il loro intervento è ben riassunto nella loro nota:

Ti verranno poste delle domande, alle quali devi cercare di prestare molta attenzione e di rispondere in modo chiaro.
Interrompi la comunicazione telefonica solo quando l'operatore ha finito con l'intervista.

Ricorda: il tempo che viene "speso" in una accurata intervista telefonica è tempo guadagnato nelle fasi di soccorso.

Una volta interrotta la chiamata, rimani dove è disponibile la copertura del segnale cellulare.

Attendi l'arrivo dei mezzi di soccorso e l'intervento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
La stazione del Soccorso Alpino Emilia Romagna, Rocca d Badolo,  con sede a Pian di Venola (Marzabotto) rappresenta la naturale prosecuzione della storica attività di ricerca e soccorso del SAER Stazione Corno alle Scale.
L’esperienza maturata negli anni scorsi, ha più volte dimostrato la presenza di spazi di miglioramento dell’ operatività della stazione Corno alle Scale attraverso la creazione di un nuovo impianto operativo posto più a nord. Queste considerazioni hanno suggerito la necessità di istituire la stazione Rocca di Badolo.
 Dalle stesse valutazioni, aggiunte alle necessarie indicazioni operative, deriva la missione della stazione, che si esprime nella operatività delle sue squadre in fase di ricerca e soccorso negli ambienti montani e pedemontani del  territorio compreso tra la vasta area metropolitana ed appenninica di Bologna e di Imola. 
Il gruppo, come ogni anno, ha stilato un questi  giorni il  consuntivo dell’anno passato che il capostazione  Christian Labanti  ha reso pubblico:

L’anno appena trascorso, si è concluso con 18 interventi ed 85 operatori impiegati:
·        Ricerca disperso ( Marzabotto) gennaio 2012
·        Trasporto pazienti da sottoporre a dialisi a causa delle fitte nevicate ( Monteveglio) - febbraio 2012
·        Servizio alle case isolate per neve con trasporto di prima necessità (Marzabtto) - febbraio 2012
·        Emergenza neve in Valmarecchia  - febbraio 2012
·        Recupero grave infortunato a Badolo (Sasso Marconi) - aprile 2012
·        Alpinista disperso ( Corno alle Scale) - aprile 2012
·        Recupero salma (Corno alle Scale) - aprile 2012
·        Emergenza terremoto nelle località di Cavezzo – Sant’ Agostino – Medolla  - maggio 2012
·        Recupero escursionista a Fosso Raibano  (Sasso Marconi) – giugno 2012
·        Recupero Escursionista a Monteveglio – giugno 2012
·        Grave incidente con recupero arrampicatore a Badolo di Sasso Marconi – giugno 2012
·        Incidente parapendio presso San Benedetto Val di Sambro – luglio 2012
·        Recupero salma a Livergnano – agosto 2012
·        Ricerca disperso Covigliaio - Monte Beni ( Firenze) – settembre 2012
·        Recupero salma fungaiolo a Monterenzio   - ottobre 2012
·        Recupero di 7 BoyScout di cui 5 minorenni bloccati e dispersi  dentro un canalone a Sperticano di Marzabotto – ottobre 2012

Un grande GRAZIE a Christian Labanti  e ai componenti della stazione SAER di  Rocca di Badolo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un bel servizio, utile tanto quanto la Pubblica Assistenza.Due realtà che insieme fanno capire quanto sia viva la attenzione del nostro territorio per l'aiuto agli altri tramite il volontariato.Un doveroso accenno al prezioso lavoro di persone come l' ip Danilo Righi e Agostino Zini che tanto hanno fatto per creare questa struttura di soccorso alpino.