lunedì 31 marzo 2014

Costruire Emozioni : il messaggio di Renzo Piano

L'angolo di MARCO LEONI



                          

                 RENZO PIANO      1^ PARTE

Nel primo video che vi propongo Renzo Piano dà una sua interpretazione sul verbo "Fare".
Un primo assaggio per avvicinarci alla personalità di un grande uomo oltre che ad un architetto di provata fama internazionale.
Una persona che fa onore all'Italia in giro per il mondo.
Fare come? Fare bene, fare in modo corretto, fare per gli altri, per cui è indispensabile capire, saper ascoltare, fare con attenzione rispettando natura e uomo, fare architettura.
L'architettura è l'arte di dare risposta ai bisogni reali, mestiere antico e nobile quello
dell'architetto che ha anche il compito di soddisfare i sogni e dare risposta ai desideri.
Fare Bellezza, fare Silenzio, costruire cioè luoghi in cui poter meditare e ritrovare sè stessi.
Costruire Emozioni, saper dare anima alle cose.
Lasciar fare ai giovani, dargli opportunità, valorizzare il talento. I giovani se ne devono andare via per curiosità, per capire e poi tornare.
Dall'esterno potranno rendersi conto meglio della fortuna e della importanza di essere italiani." Siamo nani sulle spalle di un Gigante e il Gigante è la nostra millenaria Cultura."
Da questa noi dobbiamo cogliere l'ispirazione per progettare il nostro Futuro.
Questo richiede talento, a questo i giovani devono tendere, perchè il talento ti regala la libertà e la forza di ribellarti, forse è per questo che "la politica teme così tanto il talento."

A Pian di Venola il giovedì e dedicato alla 'tombola'.



‘Barra tutti i giovedì del tuo calendario e scrivi ‘tombola in associazione’. Non sfidi la fortuna, ti assicuri serate piacevoli in ottima compagnia e se  la ‘dea bendata’ ti sorriderà potrai anche vincere premi molto interessanti. E la dea bendata prima o poi sorride a tutti.

E’ l’invito  di Annamaria Guariniello dell’associazione Aldino Adami di Pian di Venola a Marzabotto, che ogni giovedì, a partire dal prossimo, 3 aprile,  promette ‘ballotta’ in un ambiente accogliente ricavato dall’ex scuola della frazione, adattato ad usi sociali dai volontari dell’associazione per assicurare un accoglienza adeguata a quanti vorranno verificare che la ‘semplicità di un gioco come la tombola’ riempie in modo piacevolissimo la serata: se piccolo  è bello, semplice è bellissimo. 






Un libro sul 'sito medievale più vasto d'Italia'.



La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna e il Comune di Sant'Agata Bolognese presentano, domenica prossima 6 aprile, alle  16, nella Sala del Consiglio Comunale di Porta Otesia a Sant'Agata Bolognese,  il  volume della collana Quaderni di Archeologia ‘Un villaggio nella pianura. Ricerche archeologiche in un insediamento medievale del territorio di Sant'Agata Bolognese.

Saranno presenti Daniela Occhiali, sindaco di Sant'Agata Bolognese Claudio Broglia, senatore della Repubblica, Paola Marani, consigliera regionale dell'Emilia-Romagna
Marco Edoardo Minoja, Soprintendente per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna, Filippo Brandolini, Presidente Herambiente S.p.A., Silvia Marvelli, Direttore del Museo Archeologico Ambientale
Interverranno i curatori del volume, Sauro Gelichi e Mauro Librenti, dell’Università Ca' Foscari di Venezia e Marco Marchesini, Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna.

È il sito altomedievale più vasto e meglio indagato dell'Italia settentrionale, un unicum, per dirla con gli archeologi, tanto più eccezionale quanto più completa e abbondante è la qualità, quantità e stato di conservazione dei materiali archeologici, archeobotanici e archeofaunistici rinvenuti.
Scoperto nel 1994 nel territorio di Sant'Agata Bolognese e attentamente studiato da un pool di esperti di varie discipline, svela oggi i suoi segreti (a cominciare dal nome, indicato non senza suspance nelle ultime pagine) del  volume.  

Il volume illustra il villaggio altomedievale scoperto nel 1994 a Sant’Agata Bolognese, a tutt'oggi uno dei più importanti siti del Nord Italia. Delle campagne, dell'organizzazione del loro habitat, dello sfruttamento delle loro risorse tra X e XI secolo sappiamo ancora poco, certo molto meno di dire altre regioni d'Europa dove l'archeologia rurale ricopre da anni ben altro ruolo.
Quello di Sant'Agata Bolognese è l'unico scavo che abbia indagato, forse in modo non esaustivo ma certo esteso, un villaggio dei secoli centrali del Medioevo nella pianura padana.
Il volume tocca molti temi, dall'edilizia abitativa alla struttura dell'insediamento, dall'economia ai caratteri della vita quotidiana, e di fatto fornisce lo spaccato di una comunità e (indirettamente) dei suoi signori, delle loro strategie e dei loro modi di rapportarsi con le risorse, in quei secoli centrali del Medioevo (X-XI secolo) che furono davvero centrali per le società dell'Occidente Europeo.
Le innovative metodologie di scavo applicate hanno permesso di capire l’importanza e la complessità cronologica dell’insediamento, mettendo in luce i suoi forti legami con il territorio circostante, come confermano le fonti scritte in cui si evidenziano gli assetti insediativi, politici, patrimoniali e sociali dell’area dove il villaggio era ubicato.
Gli studi condotti sui materiali (ceramica, pietra ollare, oggetti in metallo, macine, fusaiole, vetri, ecc.) hanno evidenziato un elevato tenore di vita e una fitta rete commerciale sia a livello regionale che nazionale. Le analisi ambientali hanno fornito la fotografia di un territorio fortemente “vissuto”, con un’agricoltura sviluppata e abbondante utilizzo del legno come materia prima indispensabile per la vita del villaggio.
L'opera si chiude con la risposta alla domanda che più di ogni altra ha tormentato chi si è occupato di questo scavo: come si chiamava questo villaggio? Perché dargli un nome, cioè identificare un luogo tra le carte d'archivio (sempre poche!) che ci sono rimaste, significa anche riuscire in qualche modo a relazionarlo con qualcuno (da una parte) e in fondo capire come fosse percepito dai contemporanei (abbiamo scavato un villaggio, un castello, un porto? o meglio un sito che veniva qualificato così?)
Questa pubblicazione è il coronamento del rilevante impegno di vari enti, i Comuni di Sant’Agata Bolognese e San Giovanni in Persiceto, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e l’Università degli Studi di Pisa, che hanno effettuato gli scavi, studiato il sito, recuperato, classificato e musealizzato i reperti, e diffuse le conoscenze acquisite con mostre, pubblicazioni e conferenze. Tra gli enti che hanno contribuito alla scoperta dell’insediamento medievale e alla sua valorizzazione va ricordata la Nuova Geovis S.p.A., oggi controllata del Gruppo Hera, proprietaria di alcuni impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti nel comune di Sant’Agata Bolognese: il sito è venuto in luce proprio durante i lavori per l’ampliamento della discarica intercomunale e la società ha messo a disposizione il terreno, finanziato gli scavi e posticipato la realizzazione della discarica.
Il volume è il numero 33 della collana Quaderni di Archeologia dell’Emilia-Romagna promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.

Sasso Marconi. Il Vagabondo invita al concorso di 'Scatti Bestiali'.






Sonia de Il Vagabondo, l’associazione che  gestisce in convenzione il canile Comunale di Sasso Marconi, ha inviato l’invito a partecipare al concorso fotografico, dal simpatico titolo ‘Scatti Bestiali’, organizzato allo scopo  di autofinanziare le attività del canile, tra cui le cure veterinarie e le spese di mantenimento.
Sonia, nella certezza che in tanti condivideranno la finalità dell’iniziativa che il fine il benessere per gli amici animali, ha inviato il regolamento per facilitare la partecipazione.



domenica 30 marzo 2014

Il tour di Fabrizio de Andrè.


A Sasso Marconi
Di Andrea Micheletti :
tel. 338 9072642
mail andrea.micheletti76@gmail.com

Volta la Carta, la manifestazione dedicata a Fabrizio de Andrè giunta alla  XIII edizione, è iniziata quest'anno con una bella mattinata dedicata alle scuole.
Dopo la bella esperienza dell'incontro con il Presidente della Fondazione Gaber Paolo Dal Bon (Siamo Tutti Signor G, 30 ottobre 2013), stamattina alcuni studenti dell'Istituto ‘Benito Ferrarini’ di Sasso Marconi e dell'Istituto Alberghiero ‘Bartolomeo Scappi’ di Casalecchio hanno avuto la possibilità di incontrare Romano Giuffrida, autore di libri e documentari ed critico attento di Fabrizio De Andrè, accompagnato alla chitarra da Tiziano Belleli.

Dopo una breve introduzione sul cantautorato italiano, l'attenzione del pubblico si è concentrata sull'ambito dei cantautori cosiddetti ‘impegnati’ e sul tema della musica che può diventare espressione di impegno sociale e politico. I ragazzi, spesso abituati ad espressioni musicali decisamente più “leggere” e meno attente al testo, si sono dimostrati estremamente interessati alle esperienze italiane degli anni 60 e 70. Le insegnanti hanno chiesto di poter replicare l'esperienza, e si pensa di lavorare ad un progetto duraturo nel tempo per portare la musica d'autore all'interno delle scuole.
Il Presidente dell'Associazione, Danilo Malferrari, ha consigliato ai ragazzi di approfittare degli strumenti che la rete mette loro a disposizione per approfondire quanto detto, e per recuperare quelle canzoni che avevano più attirato la loro attenzione.
Volta la Carta prosegue con la serata Nero Faber, in compagnia della musica noir Club dei Vedovi Neri e dell'attore Matteo Belli, sabato 10 maggio.

Cogliamo l'occasione per ricordare che l'Associazione Le Nuvole ha in programma tre serate nel teatro Spazio Reno di Calderara di Reno, in occasione della rassegna Fili di Parole (di cui cura da anni la Direzione Artistica):

GIOVEDI' 3 APRILE 2014 – INGRESSO GRATUITO
TEATRO SPAZIO RENO, CALDERARA DI RENO - ORE 21.00
CHE SOGGETTO QUEL FRED! ...PRESENTAZIONE LIBRO + DVD
con: Franz Campi, Gianna Molinar, Marco Carena (chitarra) e Daniele Comba (tromba)
Dopo tre anni di fortunate repliche di ‘Sono Fred dal whisky facile’, Ermitage, che ha prodotto dvd e cd di Lucio Dalla, Stefano Bollani, Eugenio Finardi, Marco Tamburini, ecc., ha deciso di realizzare “Che soggetto quel Fred!”, cofanetto che racchiude un cd con le canzoni del grande Fred Buscaglione reinterpretate da Franz Campi, ed un documentario inedito per ricordarlo.
Ricordiamo che lo spettacolo è stato ospitato dall'edizione 2012 di Fili di Parole.
Per realizzare il volume, Franz Campi e Stefano Neri hanno girato l’Italia sulle tracce di chi ha conosciuto Fred, dei suoi parenti, amici, collezionisti di cimeli, fans appassionati, big dello spettacolo e della musica italiana.. raccogliendo nuove testimonianze, storie, aneddoti e analisi di quello che non fu solo un cantante bensì un vero e proprio fenomeno sociale della fine degli anni ’50 e che ancora oggi è ricordato ed amato dal pubblico di ogni età.
Tra gli intervistati nel video: Paolo Belli, Andrea Mingardi, Paolo Limiti, Prof. Antonio Faeti, Letizia Buscaglione, Giorgio Chiosso, Paolo Zavallone, Roberto “Freak Antoni”…
Foto di: Luca Bolognese, Stefano Aldrovandi, Sergio Marchioni, Andrea Micheletti, Maria Cristina Campi, Daniele Cati, Marco Vaccari.
Foto di copertina: Stefano Aldrovandi, Daniele Cati, Luca Bolognese.
Il disegno è ispirato alla copertina della rivista “Candido” - Ed. Rizzoli
 GIOVEDI' 10 APRILE 2014 – INGRESSO GRATUITO
TEATRO SPAZIO RENO, CALDERARA DI RENO - ORE 21.00
SOGNO E SON DESTA
con: Barbara Baldini e Luca Signorelli - Spettacolo di teatro-canzone
Chiudere gli occhi è un atto di completo affidamento e il sogno ci visita all’improvviso prefigurando una vita che è la nostra e tuttavia ci è sconosciuta. Ma ci mostra anche una sua verità e può diventare anche una porta di accesso alla vita vera.
Dimmi, verrai con me a vedere l’anima?
Sempre con te …. ed avanzai nel sogno
Forse è un sogno voler raccontare dei sogni:
Sogni nel cassetto, sogni infranti, sogni realizzati, sogni perduti, sogni giocati, sogno impazziti, sogno o inganno? Mi sembra di aver vissuto un sogno! E ogni sogno ti porta sempre un po’ più in là, oltre i confini e c’è chi era incapace a sognare e chi sognava già.
Ma ora che abbiamo imparato a sognare non smettiamo più anzi vogliamo raccontare per sapere se il nostro sogno assomiglia al tuo.
Racconti, storie, desideri cantati, ricordi, verità sognata o sogni reali? Risvegli…
“Bisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile.
Ma non esiste un sogno perpetuo.
Ogni sogno cede il posto a un sogno nuovo,
e non bisogna volerne trattenere alcuno” (H.Hesse)
 GIOVEDI' 17 APRILE 2014 – INGRESSO GRATUITO
TEATRO SPAZIO RENO, CALDERARA DI RENO - ORE 21.00
HURRICANE – IL MIRACOLOSO VIAGGIO DI RUBIN CARTER
con: Delirici Associazione Culturale - Spettacolo di teatro-canzone
Nel 1966 Rubin Carter, pugile nero di 29 anni, viene arrestato per l’omicidio di 3 bianchi a Paterson, nel New Jersey.
Ha così inizio una delle vicende giudiziarie più controverse degli Stati Uniti d’America.
A favore di Carter, detto Hurricane, l’Uragano, si attivano interi settori dell’opinione pubblica liberal e molti personaggi famosi come Muhammad Alì e come Bob Dylan, che per Carter scrive una ballata divenuta popolarissima.
La storia che vi racconteremo durante lo spettacolo non è solo lo scrupoloso resoconto della vicenda giudiziaria ed umana di Rubin Carter, della sua “attesa” di libertà, dal carcere e da altri demoni, ma è anche un affresco di 40 anni di storia Americana: anni di tensioni razziali, di battaglie per i diritti civili ...anni in cui si è cominciato a riconoscere i pregiudizi e a spazzarli via, proprio come fa un uragano.