giovedì 10 gennaio 2013

Legambiente ricorre alla Unione Europea contro il Passante Nord, la procedura di affido dell’opera senza gara è illegittima.



Di Claudio Corticelli. 

Si tratta dell’opera più impattante prevista sul territorio bolognese: se realizzata, trasformerebbe in maniera irreversibile gli assetti ambientali, agricoli e urbanistici, incentivando inoltre il traffico su gomma.

Nonostante i dubbi di associazioni, comitati e cittadini, proprio per l’impatto e la reale utilità dell’opera, ma anche la sua priorità in una fase di crisi economica come quello che sta attraversando il Paese, è ferma l’intenzione della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Bologna e di alcuni Comuni a voler procedere nella realizzazione dell’intervento. In particolare è proprio per la sua dimensione economica (circa 1,3 miliardi di spesa) e infrastrutturale che rende del tutto evidente come non si possa trattare di un “adeguamento della viabilità esistente”, ma di una vera e propria nuova infrastruttura autostradale.

Per questi motivi Legambiente ha presentato una Denuncia formale alla Commissione europea, a cui spetterà la decisione sulla legittimità della procedura di realizzazione dell’opera. Già nel 2009, a seguito di un reclamo presentato dall’associazione ambientalista, la UE aveva dato comunicazione che per assicurare la conformità al diritto comunitario degli appalti pubblici e delle concessioni nel caso di realizzazione del Passante Autostradale di Bologna sarebbe stata necessaria una gara di appalto. All’epoca la procedura d’infrazione fu chiusa dopo che le Autorità italiane si erano impegnate in tal senso. Legambiente, nel suo esposto, ha sottolineato come dalle notizie di stampa sarebbe intenzione delle Autorità italiana realizzare l’opera senza alcuna gara, in quanto verrebbe considerata un adeguamento dell’autostrada esistente. La richiesta di Legambiente alla Commissione è di intervenire per assicurare la reale applicazione del diritto comunitario in materia di infrastrutture e appalti.

Nella nota di Legambiente, la Direzione nazionale e il Comitato regionale, sottolineano come fin dall’inizio della discussione sulla proposta di Passante autostradale si sia scelto un approccio costruttivo per risolvere i problemi della mobilità di Bologna. Legambiente ha infatti proposto, assieme ai comitati, soluzioni alternative più utili, meno impattanti e dispendiose, che interverrebbero “sul serio” ampliando la sede attuale della tangenziale di Bologna. Un’operazione che non consumerebbe un centimetro di territorio agricolo – mentre il Passante Nord distruggerebbe 720 ettari di terra ed eliminerebbe 8000 ettari di colture di qualità –, e che sarebbe molto più economica, con circa 500 milioni di euro di investimenti. Oltretutto i dati di traffico sulla rete autostradale evidenziano un calo rilevante che riguarda sia le auto che i Tir in tutta Italia, Bologna compresa, e a maggior ragione la priorità di spesa deve riguardare il potenziamento del trasporto ferroviario e  integrato per le persone e le merci.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Leggendo la parte iniziale dell'articolo si evince che per disincentivare il traffico su gomma è sufficente non migliorare la viabilità attuale.
Senza inventare l'acqua calda, come tra le righe un poco si legge, sarebbe necessario analizzare meglio la situazione.
Sembrerebbe e lo è, che nel nostro paese lungo e stretto le soluzioni più logiche siano da ricercare nello sviluppo della mobilità e del trasporto, sopratutto merci, dei sistemi ferroviario e marittimo.
Fino ad ora, per evidenti interessi che non sono di sviluppo e sostenibilità ambientale, abbiamo fatto come gli struzzi, testa sotto la sabbia ed esposizione di parti nobili per fare felici gli "sporcaccioni".
E' ora di cambiare, investire e programmare per il futuro che non deve essere solo il domani mattina ma per un arco temporale ben più lungo. Il trasporto su gomma DEVE essere ovviamente contenuto, ma dove non è materialmente possibile occorre agevolarlo per ridurre tempi di percorrenza a vantaggio dei costi, dell'inquinamento, dell'intasamento della viabilità urbana.
Se si facessero funzionare gli spostamenti treno/navi delle grandi quantità (e voluminose)di merci, lo smistamento in una viabilità migliorata sarebbe possibile con mezzi meno ingombranti, meno inquinanti perchè consumano meno, meno spreconi delle strade ed annessi.
Pensiamo ai benefici che potrebbero avere, con una seria moderna e ragionata rete stradale, le attività che insistono ad esempio nelle valli del Setta e del Reno; creazione di posti di lavori, ricchezza, senza trascurare la vivibilità delle valli stesse.
E' nei momenti di crisi che occorre investire in idee ed opere per riavviare il nostro, che piaccia o no, sistema di vita.
Condivido a pieno però che non è sufficente fare, occorre farlo con molta molta attenzione e non solo nei confronti del territorio.
alan delon

Anonimo ha detto...

In parte mi riallaccio a ciò che dice alan delon per segnalare un articolo de il sole 24 ore di sabato 19 gennaio dal titolo - i clan perdono la "monnezza"
con sottotitolo - trasportare i rifiuti via mare conviene e toglie potere alla criminalità.
Quante belle ed utili cose si possono fare utilizzando la testa di coloro che ragionano per il paese e non per il proprio portafoglio.
Spillo

Anonimo ha detto...

Oggi ho percorso in auto la statale 64 da Porretta a Sasso ed ho avuto modo di ripensare all'articolo della passante Nord.
Ma quelli di Legambienta hanno mai percorso questa CAVEDAGNA? Con quale competenza parlano di viabilità e tutela dell'ambiente?
Siamo il settimo paese più ricco del mondo, si ma di buche, deviazioni mal eseguite, lavori iniziati anni orsono e mai portati a termine, tamponamenti e posa in opera di cartelli di pericolo che spesso sono a terra o anch'essi rotti.
Un degrado perfettamente specchio del nostro Paese.
Politici, amministratori comunali di cosa parlate quando discutete della montagna con le sue risorse ambientali, turistiche, termali ecc. quando non sono neppure raggiungibili con un viaggio decoroso?
Come fanno i poveri pendolari a percorrere e restare incolumi su detta statale? Come fanno i trasportatori a percorrere il tratto fino alla Toscana senza danneggiare i propri costosi mezzi?
Branco di ladri ed incapaci parlate anche di queste cose terrene nei vostri comizi elettorali o vi vergognate?
Capisco che la vergogna è una roba da onesti cittadini ma spero che i vostri figli un giorno capiscano quanto siete stati inutili e dannosi per la società.
Pensate che abbia sputato troppo veleno? Se sì ciò è la riprova che a voi interessa solo fare fumo e demagogia per il vostro sporco tornaconto, provate a porre semplici domande ai valligiani e..............auguri.
Uno dei tanti indignati

Anonimo ha detto...

riassunto dei tre commenti:
i politici blatterano e la gente soffre! quindi? smettete di chiacchrare o fare gli avvocati guazzabugli e lavorate per rendere l'ambiente vivibile ma sopratutto utilizzabile dall'uomo. smettete di mangiare, e molto, senza rendere.
un'altro dei tanti indignati