giovedì 31 marzo 2016

Dopo il fallimento e l’esercizio provvisorio riaprono le terme di Porretta. L’impianto cerca il rilancio definitivo.

Un interno dell’impianto
Un interno dell’impianto 
Un lettore ha inviato questo articolo del Corriere della Sera.


Dopo la chiusura dovuta alla ristrutturazione, le Terme di Porretta riaprono al pubblico. La riapertura dello stabilimento è prevista per lunedì 4 aprile. Alle 11 di sabato 9 aprile è invece in programma l’inaugurazione ufficiale. Per il taglio del nastro e il brindisi inaugurale è stato deciso di organizzare un incontro aperto a tutti per visitare la struttura.

DAL FALLIMENTO AL RILANCIO - Dopo il fallimento e due anni di esercizio provvisorio con diverse aste andate deserte, l’impianto termale è stato acquistato la scorsa estate dal gruppo Tema srl per 7 milioni di euro. Il piano di rilancio presentato aveva soddisfatto anche i sindacati: a Natale era stato annunciato che la riapertura sarebbe avvenuta nel periodo pasquale e il programma è stato rispettato.

Il Comitato di Marconi Alta ha donato una carrozzina per disabili alla Casa della Salute di Casalecchio di Reno.

Asl informa:


Una carrozzina per disabili è stata donata alla Casa della Salute di Casalecchio di Reno dal Comitato di Marconi Alta. La carrozzina è stata consegnata oggi, alle 12.30, alla Casa della Salute, dal Presidente del Comitato, Marco Landucci.

Ad accogliere la donazione Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno e Fabia Franchi, direttore del distretto di Casalecchio di Reno.

La nuova carrozzina si aggiunge alle due già presenti nella struttura e sarà utilizzata per consentire una maggiore mobilità all’interno della Casa a quanti hanno difficoltà a camminare.

La nuova Casa della Salute di Casalecchio di Reno, 4.500 metri quadrati su 4 piani, realizzata dal Comune con un investimento di 11 milioni e 400 mila euro, è stata inaugurata lo scorso sabato12 marzo. 

A Borgonuovo di Sasso Marconi si parla di sicurezza.


Domani, venerdì 1 aprile, alle 20.30, nella Sala conferenze del Centro sociale di Borgonuovo, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e il sindaco Stefano Mazzetti incontreranno i cittadini per discutere di prevenzione, dissuasione e repressione dei fenomeni criminosi sul territorio comunale.

In particolare, le Forze dell’Ordine (interverrà il Maggiore Walter Calvi, del Comando Carabinieri di Borgo Panigale) illustreranno l’andamento delle azioni di presidio del territorio a Sasso Marconi e dintorni, parlando delle sinergie attivate, dei comportamenti corretti che i privati cittadini devono seguire, degli obiettivi e dei risultati conseguiti. Verranno inoltre presentate le principali iniziative di tutela e prevenzione (con i relativi investimenti) messe in campo dall’Amministrazione comunale per consolidare e migliorare i risultati fin qui ottenuti.
Ingresso libero.
Con quella del 1 aprile a Sasso Marconi si chiudono le serate informative dedicate alla sicurezza. Un primo incontro si è svolto a febbraio nel capoluogo: nell’occasione i Carabinieri hanno fornito ai cittadini alcune utili indicazioni per vivere più sicuri tra le mura domestiche e imparare a tutelarsi da truffe e raggiri. I consigli dei Carabinieri sono sintetizzati in un vademecum scaricabile dal sito www.comune.sassomarconi.bologna.it. Disponibile sul sito internet del Comune anche il modulo per collegare il sistema d’allarme della propria abitazione alla linea telefonica del 112.




Casalecchio di Reno. Un incontro con Grazia Gotti e Paolo Nori apre il "Progetto Roald Dahl 2016/17" dedicato allo scrittore.

Domani, venerdì 1 aprile alle 18.30, in Piazza delle Culture, incontro con il progetto "Roald Dahl: un centenario in biblioteca, a scuola, a teatro", in cui figure del mondo culturale bolognese, di diverse provenienze, parleranno del proprio rapporto con lo scrittore britannico.
Dopo l'introduzione dell'Assessore di Casalecchio di Reno Fabio Abagnato, la parola passerà a Grazia Gotti (co-fondatrice della Libreria per ragazzi Giannino Stoppani e dell’Accademia Drosselmeier) per "Roald Dahl: un gioco da ragazzi", allo scrittore Paolo Nori per "Cose da pazzi – Discorso su Roald Dahl", a Virginia Stefanini (bibliotecaria e redattrice di siti e blog sulla letteratura per l'infanzia e l'adolescenza) per "Io adoro Roald Dahl, la parola ai lettori" e a Cira Santoro (direttrice del Teatro Comunale "Laura Betti" e scrittrice) per "La scrittura delle lumache".

L'incontro "Roald Dahl: un centenario in biblioteca, a scuola, a teatro" si ricollega con un anticipo di pochissimi giorni alla Bologna Children's Book Fair che inaugura il 4 aprile, e al successivo Weekend dei Giovani Lettori (8-10 aprile), entro cui si svolgerà il secondo incontro del "Progetto Roald Dahl 2016/17": venerdì 8 aprile alle 16.30, presso BolognaFiere, la tavola rotonda "Roald Dahl: le ragioni di un centenario" metterà a confronto progetti diversi di scuole, librerie e istituzioni culturali italiane che rendono omaggio a Roald Dahl con programmi di promozione della lettura.

Il "Progetto Roald Dahl 2016/17", le cui attività saranno identificate dal disegno dell'illustratore Alessandro Sanna, si svilupperà nei prossimi mesi estivi e autunnali con numerose iniziative legate in particolare al mondo del cinema (che a settembre porterà nelle sale italiane l'atteso film Il GGG diretto da Steven Spielberg) e dei libri.

Ingresso libero

Per informazioni:, tel. 051.598300 – E-mail biblioteca@comune.casalecchio.bo.it

Casalecchio di Reno. LE PASSIONI E LA FORZA DI UN DECENNIO, 1946-1956, nelle conferenze di Leonardo Goni e Marco Poli.


Domani, venerdì 1 aprile, alle 17, presso la Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno, inizia un ciclo di tre conferenze condotto da Leonardo Goni, con la partecipazione di Mauro Ungarelli, per approfondire i 10 anni cruciali che seguirono la fine della II Guerra Mondiale.
Le conferenze proseguiranno venerdì 8 aprile e, con la partecipazione straordinaria di Marco Poli, venerdì 15 aprile.

Le prime due conferenze saranno affidate allo storico Leonardo Goni, coadiuvato da Mauro Ungarelli:

Venerdì 1 aprile, con "Sogni e speranze dell'Italia: dalla ricostruzione al boom", Goni si concentrerà sulle scelte istituzionali compiute, in pochi difficili mesi del dopoguerra, dal nostro Paese e dalla sua Assemblea Costituente, tra il referendum monarchia/repubblica del 2 giugno 1946 e le elezioni politiche del 18 aprile 1948 che sancirono la "scelta di campo" del blocco occidentale, da cui discesero l'attuazione del Piano Marshall nel 1948-51 e il successivo "miracolo economico italiano".
Sguardo puntato sugli equilibri politici globali nella seconda conferenza, "Alba di guerra fredda: le relazioni internazionali tra rischi di guerra e tentativi di pace", in programma venerdì 8 aprile. Anche il deterioramento dei rapporti tra le potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale fu questione di pochi mesi, segnati dal discorso di Fulton in cui il 5 marzo 1946 Churchill evocò la "cortina di ferro" e dal colpo di stato comunista in Cecoslovacchia nel gennaio/febbraio 1948, entro un quadro mondiale modificato negli stessi anni dalla rivoluzione cinese e dalla nascita del conflitto arabo-israeliano, fino al 1956 annus horribilis, tra crisi di Suez (atto conclusivo dell'imperialismo europeo) e invasione sovietica dell'Ungheria (con le conseguenti crisi di coscienza nella sinistra italiana ed europea).

La conferenza di chiusura di venerdì 15 aprile vedrà la partecipazione straordinaria dello storico Marco Poli, per parlare di "Il decennio 1946-1956 a Bologna": le difficoltà della ricostruzione, il ruolo del Sindaco Giuseppe Dozza (che nel 1956 vinse nuovamente le elezioni comunali contro Giuseppe Dossetti) nel gettare le basi del decentramento amministrativo e del "modello emiliano".

Ingresso libero a tutte le conferenze
Per informazioni: Tel. 051.598300 – E-mail biblioteca@comune.casalecchio.bo.it

L'aprile culturale di Monzuno.


Di Ermanno Pavesi
assessore alla cultura del Comune di Monzuno.

E' iniziata la primavera e con il bel tempo s'inizia a uscire di casa.
A Monzuno, anche noi, dopo la pausa invernale, ritorniamo a organizzare le iniziative che hanno riscosso successo negli anni passati.
Avremo un aprile denso di attività. Iniziamo:

Domenica 3 aprile, alle 17, nella sala della biblioteca Mario Marri, Giuseppe Fausto Modugno terrà una conferenza concerto (Debussy, Satie e le avanguardie parigine), all'interno della rassegna 'Musica in
Bianco e Nero'.


Sabato 9 aprile, alle 17.30, nella sala Civica a Vado (sopra il supermercato Coop), per festeggiare i 25 anni del gruppo di Studi Savena Setta Sambro sarà in mostra una ricca raccolta di riproduzioni di
cartoline d'epoca (dalle collezioni private di Emilio Veggetti e Giorgio Quadri), che raffigurano i paesi di Castglione dei Pepoli, Grizzana Morandi, Loiano, Monghidoro, Monzuno, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi e le frazioni limitrofe.



Sabato 16 aprile, presso il camping le Querce (Vallicella di Monzuno, 1), introduzione alla Permacultura, disciplina che studia i modelli per
progettare comunità sostenibili e dove piante, uomini e animali vivono in sinergia per produrre ciò di cui hanno bisogno. Ne parleranno l'agronomo Elisabetta della Valle e l'architetto Maria Luisa Bisognin .




Per i pendolari della Porrettana in arrivo nuovi treni e bonus gratuito per maggio 2016.

di Valerio Giusti 
Comitato per la Ferrovia Porrettana

Nell’incontro odierno con i comitati degli utenti ferroviari della regione la Regione ha confermato che, dal 11 aprile 2016, saranno utilizzati sulla linea Porrettana due nuovi treni Stadler, che fanno parte della prima fornitura di treni promessi per garantire un sistema ferroviario soddisfacente ai pendolari della Valle del Reno.

Nel piano sottoposto in data odierna, questi nuovi treni saranno affiancati da altri due che saranno introdotti a partire dal mese di ottobre 2017.
A quella data, la stragrande maggioranza delle corse per Porretta e Marzabotto saranno coperte da treni moderni e performanti. Restano però alcune incognite: la capacità dei posti a sedere dei nuovi Stadler (265/270) in alcuni orari di punta e la climatizzazione delle 8 corse che resteranno affidate ai treni “Vivalto di prima generazione” che quest’inverno hanno dimostrato un sistema di riscaldamento palesemente “insufficiente e non tollerabile” e temiamo possa essere altrettanto inadeguato il sistema di condizionamento estivo.

A fronte delle nostre proteste, la regione stessa ha chiesto ai gestori ferroviari un “piano straordinario di manutenzione” per garantire la climatizzazione dei treni nelle stagione estiva ma restiamo convinti, vista l’esperienza di questi mesi, che siano treni inadatti a garantire uno standard sufficiente a sopportare le temperature invernali del nostro appennino.
La regione e i gestori ferroviari stanno ancora lavorando per completare il regolamento per la fruizione del Bonus gratuito previsto per il mese di Maggio 2016. Per rispettare il budget disponibile di 2,6/2,7 mln di euro, hanno previsto due requisiti: la residenza in Emilia assieme al possesso di un abbonamento annuale o di due abbonamenti mensili relativi ai primi mesi del 2016.
Il Crufer ha chiesto di rivedere il primo requisito. Avendo in mente tutti i viaggiatori residenti nell’Appennino toscano che utilizzano la linea Porrettana, ho posto il problema di coloro che, pur essendo residenti fuori regione, per motivi di lavoro o studio hanno acquistato un abbonamento regionale.
Nel corso della discussione la Regione ha mostrato di essere disponibile ad apportare alcune modifiche e concedere il bonus quantomeno a coloro che hanno acquistato un abbonamento con “partenza e destinazione” all’interno del territorio regionale. Aggiorneremo tempestivamente.
Sulla bozza è presente un’anomalia in merito alle date in cui chiedere il bonus: dal 25/4 al 24/5. Immagino 25/30mila abbonati della regione in fila nelle poche biglietterie sopravvissute nei pochi giorni dal 26 al 30 aprile.
A meno che qualcuno non si sia sognato che un abbonato vada a chiedere a metà maggio l’abbonamento gratuito valido dal 1° maggio ☺.
Quantomeno Improbabile !!!
Successivamente è stata presentata dai gestori ferroviari la bozza della nuova Carta dei Servizi dei trasporti integrati Emilia Romagna che rispecchia a grandi linee quella precedente con alcune innovazioni come l’eliminazione dei biglietti a fascia chilometrica. Tra gli obiettivi l’impegno a ridurre inquinamento, ridurre i consumi e garantire maggior sicurezza a bordo treno dei passeggeri e del personale viaggiante, anche attraverso una maggior sinergia col personale Polfer.

Il presidente del Crufer ha introdotto, a nome di tutti i comitati, alcune osservazioni in merito alla necessità di una maggior presenza del personale viaggiante per garantire sia una maggior sicurezza che per contrastare fenomeni di maleducazione e ha denunciato l’inesistenza di un servizio di rinvenimento e/o custodia degli oggetti smarriti da parte di Trenitalia invitando a fornire un report sui reclami presentati dai viaggiatori.
In merito al nuovo “Servizio protezione integrato creato da RFI/TRENITALIA per combattere i furti di rame e i mendicanti, che ha visto l’introduzione di squadre di controllo in molte stazioni, non si hanno ancora notizie in merito alla riapertura dei sottopassi del piazzale ovest (appena costruiti e utilissimi per recarsi ai binari di transito) chiusi perché utilizzati come via di fuga da soggetti che da mesi imperversano in stazione tentando di estorcere denaro con la scusa di “aiutare a trasportare bagagli” dei malcapitati che li incontrano.

mercoledì 30 marzo 2016

Sasso Marconi. Il 'matrimonio' fra economia e bene comune è possibile.

Venerdì prossimo, 1 aprile, nella sala polivalente della parrocchia di San Lorenzo a Sasso Marconi, incontro su 'economia al servizio del bene comune'. 

La partecipazione è libera. 
 

Provincia di Bologna. Due incendi in poche ore, di cui uno a San Benedetto.


L'incendio a San Giovanni in Persiceto
Nelle ultime ore, in provincia di Bologna, si sono verificati un paio di incendi che hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri per le valutazioni di competenza.

In via Mascellaro, a San Giovanni in Persiceto, le fiamme hanno avvolto uno stabile in disuso di proprietà di un’azienda agricola che ha sede a Milano, mentre in via del Lavoro, a San Benedetto Val di Sambro, un principio di incendio ha danneggiato lievemente un edificio, anch’esso abbandonato, appartenente all'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL). 
 
In entrambi i casi, le fiamme sono state spente dai Vigili del Fuoco intervenuti e nessuna persona è rimasta ferita.

Sasso Marconi. Controlli ai casolari abbandonati: tre rumeni arrestati dai Carabinieri.


I Carabinieri di Sasso Marconi, durante un servizio di contrasto ai reati predatori, hanno arrestato tre rumeni di 14, 18 e 41 anni, senza fissa dimora, per furto aggravato e ricettazione in concorso.  
Ieri mattina, i militari sono entrati in una villetta in disuso, di proprietà del 'Gruppo Ferrovie dello Stato', situata in via Spolverino, lungo la tratta ferroviaria che collega Bologna a Porretta Terme, ed hanno trovato i tre soggetti che stavano dormendo all’interno di una stanza situata al primo piano. Ispezionando l’area, è stato possibile rinvenire tre computer portatili di provenienza furtiva: due erano stati rubati il 6 marzo scorso presso la Scuola Secondaria di Primo Grado “Don Milani” di Grizzana Morandi, mentre il terzo era stato asportato da uno studio odontoiatrico di Savigno durante la notte. Inoltre, per vivere 'degnamente', i tre soggetti si erano attrezzati con tanto di cucina portatile e termosifone elettrico che alimentavano attraverso un cavo di corrente allacciato abusivamente e pericolosamente a una cabina elettrica sita all’esterno dello stabile.     
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i due soggetti maggiorenni sono stati rimessi in libertà (Art. 121 delle disposizioni attuative del c.p.p.), mentre il 14enne è stato tradotto presso il Centro di Giustizia Minorile, situato in via del Pratello a Bologna, in attesa di ulteriori provvedimenti. I tre rumeni sono noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti di polizia, in particolare il 41enne (v. comunicato stampa del 28 luglio 2015 – all’epoca 40enne).

'Carne e corretta alimentazione', in un incontro a Borgonuovo di Sasso Marconi.


'Carne, scelte etiche e corretta alimentazione, sono i temi trattati nel terzo e ultimo incontro su 'Alimentazione e Salute' che il nutrizionista Andrea Capecchi terrà domani sera, venerdì prossimo, 1 aprile', alle 20.45, nella sala polivalente del Centro Sociale di Borgonuovo.

La partecipazione è libera.







Manutenzione dei sentieri. I volontari del Cai sanno trasformarsi in 'provetti boscaioli' per assicurare la fruibilità dei sentieri.




Di Alessandro Ori 

Per chi frequenta la montagna o l'Appennino il sentiero rappresenta una possibilità concreta per addentrarsi nelle vallate, attraversare i boschi, giungere sulle praterie d'alta quota e infine pervenire alla vetta, da sempre luogo di sublimazione di fatiche e sudori.

Ma il raggiungimento della meta, sia essa l'agognata vetta o semplicemente un punto intermedio (rifugi, bivacchi, casere, forcelle, ecc.) può nascondere qualche inaspettata insidia (ad es.: fenomeni meteo di forte intensità possono provocare frane o smottamenti, schianti di alberi, ecc., che costringono a piccole, ma talvolta pericolose, deviazioni).
Perciò i sentieri  devono essere periodicamente ispezionati al fine di verificarne le condizioni di percorribilità in sicurezza, nonchè lo stato di visibilità dei segnavia biancorossi e delle tabelle indicatrici dei percorsi e, ogni qualvolta ve ne sia bisogno, effettuare la necessaria manutenzione anche se la vastità del territorio in cui si snoda la rete sentieristica comporta un'enorme mole di lavoro. Questo delicato e importante compito è affidato ai volontari del
Club Alpino Italiano, e di altre Associazioni escursionistiche, che si avvalgono dell'opera di numerosi soci che con il coordinamento dalle Sezioni, prestano volontariamente e gratuitamente la loro opera. 


Il 26 marzo u.s. volontari del Cai Bologna - OVEST hanno eseguito la manutenzione del sentiero n° 209 in Monte S. Pietro, nelle parole di Moreno Zanarini, uno dei partecipanti, il senso di tale intervento ".....Ieri 26 marzo 2016 uscita di manutenzione sentiero 209
a Monte san Pietro. Dal borgo di case Vallona abbiamo raggiunto il torrente Landa e
poi siamo risaliti verso Bregola. Percorrendo i sentieri del nostro territorio
sono tante le occasioni che l’ambiente in cui viviamo ci regala.
Gestiamo il patrimonio sentieristico in grado di fronteggiare tutti i bisogni della rete escursionistica,...
Dalla manutenzione ordinaria, alla segnatura dei medesimi con impegno ed entusiasmo,
valorizzando in maniera sostenibile il meraviglioso ambiente in cui viviamo."
















Marzabotto. Sostegno alla legge 'Inviolabilità del domicilio. Legittima Difesa'.

Il consigliere Comunale Morris Battistini, capogruppo di 'Uniti per Cambiare Marzabotto, ha inviato:

Segnalo che presso l’ufficio anagrafe del Comune di Marzabotto è possibile firmare la petizione a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare 'Misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la difesa legittima'.
E' importante che quanta più gente possibile vada a firmare poiché la legge si propone di garantire pene certe ai malviventi e sopratutto di assicurare che in caso di difesa della propria persona e della propria famiglia in casa propria, oltre la beffa non si subisca anche il danno (in questo caso del risarcimento al ladro o ai suoi eredi per violenze subite).

Il termine ultimo per sottoscrivere la petizione è il 31 maggio 2016.




martedì 29 marzo 2016

A Vado sabato prossimo si cena con e per la Pubblica Assistenza.




L'Assessore alla Cultura del Comune di Monzuno, Ermanno Pavesi, ricorda la 'cena' della Pubblica Assistenza, in programma  sabato prossimo, 2 aprile, a Rioveggio.


 

Camminata a Monte Radicchio con il CSI.

Il C.S.I. SASSO MARCONI informa:
 
Domenica prossima, 3 aprile, il CSI propone una camminata lungo un percorso ad anello che parte dalla località 'Le Piastre' e si snoda all'interno del Sito di Importanza Comunitaria della Rupe di Calvenzano e Monte Radicchio.

 
 

Sasso Marconi. Si incontrano il cultori della 'mela Rosa Romana'.

Domani sera, MERCOLEDI 30 MARZO, dalle 19.30 alle 22, presso 'LA BETTOLA' in via Porrettana 423  a SASSO MARCONI, si terrà un incontro fra i soci e gli aspiranti soci del 'neo consorzio Mela Rosa Romana', fondato dal grizzanese Pietro Vicinelli al fine di recuperare tale coltura nell'Appenino Bolognese.
L'incontro è finalizzato a fare il punto operativo e organizzare le attività future pratiche (esempio ordine piantine, partecipazione al bando per recinzioni ecc..). 

 

PAPERINIK di Sasso Marconi: "ORA RIFIUTI ANCHE IN MEZZO ALLA PORRETTANA! CHI VEDE DENUNCI".


Il Paperinik del Rusco non ha retto all'ennesimo scempio ambientale. Ha reindossato tuta, maschera e guanti ultra protettivi, e , con il senso civico che lo caratterizza , ha pulito questa volta la Porrettana, liberandola da un 'sacco di rifiuti' abbandonato pericolosamente sull'asfalto.

Il discreto 'custode' dell'ambiente ha infatti informato:

Per un giorno intero, dalla mattina del 27 a quella del 28 marzo, un sacco dell'indifferenziato è restato in mezzo alla strada Porrettana in direzione Bologna, lungo il rettilineo prima dell'abitato di Borgonuovo.
Questa mattina, armato come sempre di guanti e sacco, ho raccolto tutto quello che era stato scaraventato fuori, l'ho messo a lato strada e ho aspettato che la camionetta del rusco passasse a raccoglierlo.
I gesti di inciviltà purtroppo non fanno che aumentare. Si è arrivati a mettere in pericolo anche la vita delle persone. Se vi capita di vedere qualcuno che lancia fuori dal finestrino qualcosa, qualunque cosa, segnalate la sua targa alle forze dell'ordine!
E' il nostro paese e la nostra terra: DIFENDIAMOLA!

Paperinik, fedele al suo ruolo di 'eroe dalla identità segreta', si è firmato con un semplice 'ANONIMO CITTADINO'.



Enews di Renzi

Riceviamo:





Il Sangue di Bruxelles

Ancora sangue sull'Europa. Sangue innocente, di studenti, di famiglie, di turisti, di funzionari. A nome del nostro Governo ho risposto parlando da Palazzo Chigi martedì scorso.
Qui trovate i dieci minuti di video. E qui, per gli interessati, il testo.
In tanti mi scrivete: "Matteo, non aver paura di pronunciare la parola giusta. E la parola giusta è guerra". Non credo che la parola guerra sia la parola giusta. E lo dico sapendo di andare contro il pensiero dominante. Non è un problema semantico o lessicale: utilizzare la parola guerra può servire per mettere al caldo le nostre insicurezze. Ma paradossalmente finisce per fare il gioco dei nostri nemici. Sono loro che vogliono parlare di guerra. Sono loro che hanno bisogno della nostra paura. Ci vogliono morti, ma se rimaniamo vivi ci vogliono paralizzati dal terrore. Noi dobbiamo reagire. Distruggendoli, certo. Ma la guerra è fatta da stati sovrani, il terrorismo da cellule pericolose o spietate che non meritano di essere considerate stati sovrani. Loro vogliono farsi chiamare ISIS, Stato Islamico. Noi li chiamiamo Daesh.
Spero che questo possa rispondere al quesito terminologico. La sostanza però è un'altra. Occorre una reazione durissima nella distruzione di queste cellule, certo. E poi occorre un gigantesco investimento educativo e culturale. Perché l'educazione è il principale fattore per la sicurezza di un popolo. E ci investiremo, senza rinunciare alla nostra identità, ai nostri valori, ai nostri ideali.
L'Italia ha scelto una strada: per ogni euro investito in sicurezza, un euro investito in cultura. Per ogni euro investito in polizia, un euro nelle nostre periferie.
Credo che questo serva anche all'Europa.
Per mesi ci hanno spiegato di essere terrorizzati dalle minacce esterne. E poi ci siamo resi conto - qualcuno di noi lo diceva da tempo - che il vero problema è dentro le nostre città, in un radicalismo nichilista che spesso prende in ostaggio l nuove generazioni. Le periferie europee e talvolta le prigioni europee diventano il luogo dove giovani vite vengono attratte da una prospettiva esistenziale folle e autodistruttiva: il controllo sul territorio va fatto anche lì. Con le camionette dell'esercito, certo. Ma anche con i maestri elementari. Con l'illuminazione e le forze di polizia, ovvio. Ma anche con il volontariato e il terzo settore.
è una sfida difficile, durerà mesi, forse anni. Ma l'Italia dei nostri nonni ha attraversato la notte del fascismo, l'Italia dei nostri genitori ha superato il brigatismo e il terrorismo interno, l'Italia di quando eravamo studenti liceali è stata più forte delle bombe della mafia. Supereremo anche questa e mi conforta leggere tante vostre lettere, belle (tra le altre vi segnalo
qui una di Jacopo, qui una di Nicholas). A condizione di restare noi stessi. Di non farci piegare dalla superficialità, dalla demagogia, dal semplicismo vuoto e becero di chi punta a prendere voti anche sulle disgrazie. Dopo vicende come queste compito di chi guida un Paese è cercare di tenere tutti uniti, indipendentemente dalle singole idee politiche. Verr&ag rave; la campagna elettorale e ciascuno dirà la sua. Ma quando c'è una vicenda come quella di Bruxelles, prima di tutto vengono la sicurezza nazionale e i valori condivisi di una comunità.
Le ragazze dell'Erasmus in Catalogna

Perché - lasciatemelo dire - nonostante una retorica stanca e polverosa l'Italia è una comunità, molto più di quello che sembra. Ce ne siamo accorti il primo giorno di primavera, quando la vicenda terribile delle giovani vittime della strada in Catalogna ci ha reso tristi, insieme. Sette di queste ragazze Erasmus erano italiane, Francesca, Lucrezia, Valentina, Elena, Serena, Elisa ed Elisa. Sono andato a Tarragona a salutare le loro famiglie, portando loro l'affetto di tutti voi, di tutti gli italiani.
Tutti i giorni, lo sappiamo, muoiono innocenti sulla strada. E il nostro impegno per la sicurezza non è finito con l'approvazione della legge dell'omicidio stradale, ma deve continuare e continuerà, giorno dopo giorno. E allora perché la vicenda catalana ci ha colpito in modo così profondo? Forse perché sono sette ragazze così sorridenti e piene di vita che ti sembra impossibile pensare che non ci siano più. Forse perché l'Erasmus ha ormai segnato diverse generazioni, da toccare praticamente ogni famiglia italiana. E sembra impossibile morire durante l'Erasmus che è un'esplosione di vita. Un inno alla vita. Ma forse soprattutto perché ci sentiamo comunità molto più di quello che pensiamo. E se siamo una comunità, il dolore di quei genitori non può esserci estraneo, lontano.
La Rai

Nelle prossime settimane discuteremo del contratto di servizio per la RAI, di concessione, di temi che solitamente vengono affrontati solo dagli specialisti. Mi piacerebbe che ne parlassero gli italiani. Perché la Rai non è del Governo, non è del Parlamento, non è del ministro. La Rai è delle italiane e degli italiani.
E allora ho chiesto agli uffici competenti di aprire un dialogo in tutte le forme, in tutti i luoghi possibili, su cosa si aspettano i cittadini dalla Rai.
Che tipo di servizio educativo? Che tipo di missione informativa? Quale rilancio culturale? Quale protagonismo industriale? Quali idee per i nostri figli?
E - adesso lo confesso - io ho un piccolo conto aperto con la Rai.
No, non vi spaventate. Non mi riferisco ai talk-show. Qualcuno dice che io voglio i talk-show come piacciono a me. Se guardate, siamo al Governo da due anni e i talk-show si moltiplicano. E per chi ancora li segue non sarà difficile notare come io ci partecipi sempre meno, ma i miei oppositori talvolta sembrano vivere negli studi televisivi, qualcuno sembra quasi dormire negli studi televisivi. Buon per loro, se si divertono: viva il pluralismo.
Quello che devo confessarvi è che una delle mie prime iniziative da giovane studente universitario fu quella di chiedere insieme a un gruppo di amici di togliere la pubblicità dalla tv dei bambini. Eravamo giovani ingenui e forse illusi. Infatti non ci filò nessuno, nemmeno per sbaglio.
Oggi sono molto contento di segnalarvi la decisione del DG della Rai, Antonio Campo dall'Orto, che ha disposto che dal 1° maggio 2016 la tv dei bambini (Rai Yo-Yo), ma anche Rai Cinque e Rai Storia non avranno più la pubblicità. è una cosa piccolissima, mi rendo conto. Però ci tenevo a condividerla, da padre prima ancora che da presidente del consiglio.
Ovviamente le sfide strategiche della Rai sono molto più grandi.

Leggo come sempre volentieri le vostre email all'indirizzo:
matteo@governo.it

A proposito di confronto e di proposte, un gruppo di ricercatori italiani che studiano e lavorano all'estero ha scritto un
appello su Repubblica. Qui trovate il link alla mia risposta. Che non si limita a riportare tutto quello che stiamo facendo per la ricerca in Italia, perché dia chance ai più meritevoli ma riesca anche ad attrarre studiosi dall'estero. Come accade ai laboratori di fisica del Gran Sasso che ho visitato di recente. Ma che intende coinvolgere chiunque abbia idee e voglia e non si rassegni mai all'idea di un paese fermo. Che noi siamo determinati a rimettere in moto anche in un settore così decisivo per il futuro come quello dell'università e della ricerca.
Le Bufale

Dalla settimana scorsa abbiamo inaugurato la rubrica "Le bufale". Capita spesso di leggere polemiche nei confronti del Governo, e fin qui tutto bene: la polemica è il sale della democrazia. Quando però si fa polemica contro la realtà, è giusto iniziare a rispondere. Con i fatti, con i numeri. La scorsa enews ho parlato di lavoro. Per chi se la fosse persa,
qui c'è il link. Nelle prossime puntate parleremo di tutto quello che volete, vado a richiesta: banche, finte trivelle, tasse.
Fatemi sapere, io rispondo.
Questa puntata de "Le bufale" la dedichiamo a chi dice: con il Governo Renzi, il Mezzogiorno è scomparso dalla scena politica.

Proprio ieri è stato firmato il decreto ministeriale sul credito di imposta per chi investe al Sud. Che unito agli incentivi sul lavoro, ridotti ma pur sempre presenti, e al superammortamento del 140%, costituisce una invitante occasione per chi vuole credere nel futuro del Mezzogiorno.
A queste iniziative vi prego di sommare:
  • La cultura - cominciando con Pompei, dove ormai la notizia non sono più i crolli, ma le inaugurazioni. Segnatevi poi la data del 30 aprile per i Bronzi di Riace. E il meglio deve ancora venire.
  • Bagnoli - dove nonostante il tempo che ci ha fatto perdere il Comune, abbiamo vinto mercoledì scorso al Tar contro l'amministrazione De Magistris e adesso possiamo finalmente partire: sarò personalmente a Napoli in Prefettura per la cabina di regia il prossimo mercoledì 6 aprile. Napoli è una città unica e quando il potere locale collabora si raggiungono risultati insieme (si pensi alla metropolitana): ma quello che deve essere chiaro su Bagnoli è che noi andremo avanti comunque, con o senza il Comune. Perché quella è un'autentica vergogna nazionale. E noi faremo a Bagnoli quello che abbiamo fatto con la Variante di Valico o con l'Expo o con la riforma del Senato: proprio perché tutti dicono "è impossibile!", noi lo faremo.
  • La Napoli Bari - accelerata grazie allo sblocca Italia. E più in generale gli investimenti per il miglioramento delle linee ferroviarie (circa 500 milioni) sia nella dorsale tirrenica che in quella adriatica.
  • Matera 2019 - con i progetti di collegamento più rapido con Bari e soprattutto culturali (il 6 aprile visiterò anche Matera, insieme al Governatore Pittella con il quale sono già stato qualche mese fa allo stabilimento bellissimo della Fiat di Melfi).
  • Le crisi aziendali - dalla più grande, Ilva, fino alle presunte piccole, da Carinaro a Termini Imerese. Senza dimenticare quelle appena sistemate, la IrisBus in Irpinia e quelle che ancora sistemate non sono, a cominciare dalla drammatica vicenda del Sulcis
  • Della parte infrastrutturale calabrese abbiamo già discusso in una recente enews dopo l'abbattimento dell'ultimo diaframma della Salerno Reggio Calabria. Adesso c'è da spendere tutto quello che va speso in Sicilia dove tra strade, dissesto e bonifiche ci sono risorse per quasi cinque miliardi che però vanno spese nel modo più efficace e puntuale. Stiamo cercando di spendere il più velocemente possibile questi soldi (anche perché meno velocemente sarebbe difficile, visti i tempi a cui siamo abituati) ma abbiamo il dovere di spenderli bene.
  • Sulla banda larga tutti i territori stanno ricevendo una particolare attenzione, ma il nuovo modello studiato insieme a Enel vedrà tra gli altri il protagonismo di Bari e Cagliari. Questione di giorni e saranno resi noti i dettagli.
  • L'opera di pulizia su realtà indecorose come le Ferrovie Sud Est in Puglia o la riduzione delle partecipate previste dalla Legge Madia sono ulteriori tasselli di un mosaico molto più ampio che vede il Mezzogiorno finalmente centrale nelle politiche del governo non con l'assistenzialismo o con l'elemosina, ma con la richiesta ai soggetti sociali e civili più forti di farsi sentire, di mettersi in gioco, di non sprecare tempo ed energia per fare giochini della vecchia politica, ma per mettersi finalmente in condizioni di competere.

Diciamo la verità: il Sud non ripartirà mai finché la classe dirigente del Paese, e del Mezzogiorno in particolare, non rottamerà la rassegnazione e la lamentela. Le cose stanno finalmente accadendo, i fondi ci sono, l'impegno è tanto. Il Governo sta impiegando l'energia più grande per far ripartire il Sud e per sconfiggere la terribile piaga della disoccupazione. Ma dobbiamo remare tutti dalla stessa parte.

C'è un sacco di gente splendida al Sud. Leggo i giornali di questi giorni e penso a Valentina che è una studentessa che ha vinto le Olimpiadi di Italiano o a Giuseppe che è un poliziotto e ha disarmato un rapinatore senza utilizzare la sua arma e dunque senza mettere nessuno a rischio. Dall'imprenditore che ci crede nonostante tutto al volontario che manda avanti una comunità con il proprio servizio. Questo Sud è più forte e più grande delle lamentele di chi sa solo criticare. Tutti, tutti insieme, possiamo salvare il Mezzogiorno. A condizione, finalmente, di prendere degli impegni. Di rispettarli. Di far accadere le cose. Di crederci fino in fondo.
Pensierino della Sera

Vorrei fare gli auguri di Buona Pasqua a tutti gli italiani, ma - me lo permetterete - soprattutto a chi in questo anno ha perduto qualcuno di caro, un amico, un congiunto, un genitore, un figlio. La Pasqua è per credenti e non un'occasione di festa, certo. Ma anche una opportunità, laica e religiosa, di riflettere sulla vita e sulla morte. E allora il mio Buona Pasqua è innanzitutto per quelli che in questo ultimo anno sono stati colpiti da un lutto. Tra i tanti, un pensiero speciale alla famiglia di Giulio Regeni, il giovane italiano ucciso in circostanze ancora tutte da chiarire al Cairo quasi due mesi fa. Un pensiero accompagnato da un impegno: l'Italia non si accontenterà di nessuna verità di comodo. Consideriamo un passo in avanti importante il fatto che le autorità egiziane abbiano accettato di collaborare e che i magistrati locali siano in coordinamento con i nostri, guidati da una figura autorevolissima come il Procuratore di Roma Pignatone e accompagnati da investigatori di prim'ordine. Ma proprio per questo potremo fermarci solo davanti alla verità. Non ci servirà a restituire Giulio alla sua vita. Ma lo dobbiamo a quella famiglia. E, se mi permettete, lo dobbiamo a tutti noi e alla nostra dignità.

Buona Pasqua, a tutte e tutti.

Con il consueto sorriso e a presto,
Matteo
PS. Ci siamo fatti l'idea che Lampedusa sia un'isola "buona". Di gente con tanti valori che si fa in quattro per salvare gli altri. Vero. è così. Ma Lampedusa è anche un'isola bella, piena di attrattive per il turismo o più semplicemente per chi ama la natura. Ieri, venerdì di Pasqua, sono andato a Lampedusa a trovare il Sindaco Giusi Nicolini. Abbiamo fatto una breve riunione di Giunta per parlare dei problemi della sua comunità, abbiamo incontrato i cittadini, il dottore e i volontari che hanno salvato migliaia di vite, i pescatori, siamo stati alla spiaggia dei conigli (impressionante nella sua bellezza), siamo andati a vedere la Porta d'Europa di Mimmo Paladino. Perché ieri - casualmente - era il 25 marzo, il giorno in cui 59 anni fa furono firmati i trattati istitutivi dell'Europa. E il 25 marzo noi siamo andati a Lampedusa, laddove un gruppo di cittadini sta spiegando alle istituzioni continentali cosa son o i valori, cosa significa essere italiani ed europei. Non c'era alcuna emergenza o strage, non ho comprato nessuna villa a Lampedusa, non ho fatto promesse: ho portato a quella comunità l'abbraccio di tutti voi. L'abbraccio - e il grazie - di tutti gli italiani. Per questa isola che è buona. E bella.

lunedì 28 marzo 2016

Terremoto in Appennino.

Foto Ansa
Tre scosse di terremoto in meno di mezz'ora questa notte sull'Appennino bolognese. La prima all'una e 07, La seconda venti minuti dopo, con magnitudo 2.0. La terza, più forte, all'1.30, di magnitudo 2.6.

I comuni più vicino all'epicentro sono Monghidoro, Loiano, Monzuno, Monterenzio e Castel del Rio. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato che le scosse avevano una profondità di 33 chilometri e 31 chilometri le prime due. Di 24, la terza.

Non si sono registrati danni a persone o cose. 

 

Battistini e Salamone: giovani sperenze delle amministrazioni locali.

L'Associazione Nazionale Comuni d'Italia (ANCI) Giovani Emilia Romagna ha due nuovi consiglieri, Marris Battistini di Marzabotto e Eugenio Salamone di Sasso Marconi. 
I due neo eletti rappresentano quindi la Vallata del Reno. All'interno dell'organismo non vi sono infatti altri giovani consiglieri della vallata.
La novità si è concretizzata al congresso che si è tenuto giovedì scorso, 24 marzo, nell'auditorium della Regione Emilia Romagna.

La riunione aveva lo scopo di eleggere il nuovo coordinatore regionale e un coordinamento formato da 40 membri. L'incarico di coordinatore regionale è stato assegnato a Benedetta Brighenti, vicesindaco di Castelnuovo Rangone e, come già detto, nel coordinamento Regionale, sono stato eletti anche Morris Battistini, Capogruppo Consigliere Comunale di UNITI per CAMBIARE MARZABOTTO ed Eugenio Salamone, capo del gruppo consiliare di Sasso Marconi, Un'Altra Sasso, entrambi all'opposizione nei loro Comuni.
L’associazione dei giovani amministratori è una struttura, interna all’ANCI, che ha l’obiettivo di mettere in rete, valorizzare e promuovere i giovani amministratori attivi e presenti in tutti i Comuni.
Gli scopi principali sono: la formazione di giovani amministratori, la promozione del cambiamento e dell'innovazione nelle Istituzioni, puntando sulle nuove leve.

I giovani amministratori impegnati nell'organismo regionali sono sindaci, assessori, consiglieri già oggi attivi nelle comunità locali e rappresentano uno dei fattori su cui si punta per l’ammodernamento dei Comuni. Alla seduta congressuale hanno partecipato il Presidente Nazionale di Anci Giovani Gianluca Callipo e il direttore di Anci Regionale Gianni Melloni.
Il coordinamento ha all’interno giovani provenienti da tutta la Regione ed è rappresentativo di tutte le forze politiche.

"Sono onorato di aver ricevuto questo incarico e di poter rappresentante la valle del Reno in ANCI Giovani Emilia Romagna – ha dichiarato Battistini -. Mi rende ancora più orgoglioso poter rappresentare la mia Marzabotto vestendola della freschezza e della verve che solo i giovani amministratori come me possono avere. Marzabotto, che per svariati motivi storici oltreché per la peculiarità che ritrova nell'area archeologica con il suo importantissimo Museo Etrusco, ha valore a carattere Nazionale, è bene che già a partire da questi enti ritrovi la sua giusta risonanza. Porterò, inoltre, il valore aggiunto che non solo Marzabotto, ma tutti i comuni dell'Unione dell'Appennino di cui faccio parte meritano grazie alle loro specificità. Sensibilizzare i comuni sull'importanza, nel futuro, dei giovani amministratori di oggi non sarà impresa facile, ma questa sarà certamente la consapevolezza di domani, a cui noi dedichiamo il nostro lavoro ogni giorno."



Eugenio Salamone, dopo aver anch'egli sottolineato la soddisfazione di essere compreso nel gruppo di oltre 1000 amministratori under 35 dei vari comuni che caratterizzano, dalla montagna al mare, la nostra bellissima terra, ha detto: "Da qui è partito un percorso di coinvolgimento di tutte quelle forze giovani cariche di grinta, idee e voglia di fare che speriamo possa dare nel tempo a tutti i giovani amministratori della nostra regione strumenti utili per restare al passo con la sfida che li attende. I membri del Coordinamento, previsti dallo statuto, sono solo 40, ma nessuno deve sentirsi escluso dal partecipare a questo importante percorso. Non ci sono preclusioni verso nessuno e verso nessuna idea, come ha ben dimostrato la nostra nuova Coordinatrice, è benvenuto il contributo di tutti!"


Grizzana Morandi. Ubriachi al volante: 48enne denunciata dai Carabinieri.


Bere troppo non va be se non si viaggia con l'autista. 

Lo ha appreso a sue spese una signora di Grizzana Morandi.

Ieri notte infatti , i Carabinieri di Vergato, durante un controllo alla circolazione a Grizzana Morandi, hanno denunciato una 48enne del luogo, alla guida di una Opel Corsa, per guida in stato di ebbrezza alcolica. La conducente, positiva all’alcol test, si è vista ritirare la patente di guida.

Marzabotto: la vicenda 'dei fiori'. Il sindaco Franchi, solo 'spazzatura'. Valter Cardi, non c'è stato alcun ordine.


Il sindaco Franchi interviene sulla 'gettonatissima' diatriba 'fiori per la recente inaugurazione della Casa della Cultura e della Memoria ' di Marzabotto, che ha generato un acceso confronto amministrativo, poiché si accusa il Comune di aver fatto un ordine alla fioraia di 'casa' poi disdetto all'ultimo minuto, quando la commerciante si era già procurata il corredo di fiori richiesto. Quindi per lei, oltre la perdita della fornitura, anche l'aggravio dell'inutile acquisto. L'accusa era quella di boicottare gli operatori locali.

Il sindaco in una nota, precisa che l'ordine non è mai stato fatto e liquida le accuse degli oppositori di 'Uniti per Cambiare Marzabotto' come 'affermazioni al limite della decenza, quasi spazzatura'.

Valter Cardi, presidente del Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, chiarisce a sua volta i contorni della vicenda in una lettera nella quale precisa 'nessun ordine, ma solamente un contatto verbale e informale'. Non è vi quindi, egli dice, 'insoluto'.

Quindi tutta la polemica viene smorzata e liquidata come 'ordinario scontro politico'.

Ecco le comunicazioni ufficiali: 


 

Mobilità pedonale e sostenibile, due volumi della Regione. Online ‘A piedi e in bici con le amiche e con gli amici’ e ‘Interventi per alimentazione e attività fisica: cosa funziona’ .

Da E.R. Ambiente.

Pubblicazione richiesta.





Mentre ‘Siamo nati per camminare 2016’, la sesta edizione della campagna regionale per promuovere la mobilità sostenibile sui percorsi casa-scuola macina e raccoglie adesioni a pieno ritmo, il Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione presenta due volumi che affrontano i temi della mobilità pedonale e sostenibile.
Il primo ‘A piedi e in bici con le amiche e con gli amici. Come promuovere la mobilita scolastica ciclopedonale nella scuola primaria’ si propone come una guida pratica per interventi di mobilità scolastica. Gli autori, assunti i panni di un ipotetico operatore della salute, raccontano l'avvio di un progetto di promozione dell’attività fisica con bambini e bambine della scuola primaria, seguendo una metodologia di lavoro improntata al modello Precede-Proceed proposto da Lawrence W. Green e Marshall Kreuter: un metodo che, quasi come una bussola, consente di monitorare, orientare, documentare e valutare efficacemente il lavoro svolto. Il testo fornisce suggerimenti operativi e approfondimenti bibliografici, spiega le ragioni delle scelte e racconta dettagliatamente le tappe dell’itinerario progettuale, dalla raccolta dei dati necessari per capire il contesto e le sue problematicità, fino all’implementazione e alla valutazione del progetto. Si comprende così che Precede-Proceed è un modo di pensare, un metodo di lavoro che non nega la complessità, né la enfatizza, ma aiuta a riconoscerla e ad affrontarla con sistematicità, consentendo di promuovere azioni efficaci.
Il secondo è la traduzione del documento OMS ‘What Works’ intitolato ‘Interventi per alimentazione e attività fisica: cosa funziona’. Questo documento propone una rassegna di letteratura sugli interventi efficaci su alimentazione e attività fisica e nel capitolo ‘Politica e ambiente’ si parla anche di mobilità casa scuola mentre nel capitolo ‘Comunità’ di Pedibus. Quali sono i principali interventi che si sono dimostrati efficaci nella promozione dell’attività fisica e di una corretta alimentazione? Quali azioni sono risultate valide nel ridurre il rischio delle malattie croniche correlate a stili di vita non salutari? Per provare a rispondere a queste domande e per offrire a decisori e operatori esempi concreti, evitando la dispersione di risorse in azioni inutili, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel 2009 ha pubblicato il rapporto ‘Interventions on diet and physical activity: what works’ (in breve “What works”). Il lavoro presentava, in diversi documenti, i risultati di un’indagine fatta sulla base di 395 pubblicazioni scientifiche selezionate dagli autori per la loro correttezza scientifica tra oltre 1700 studi esaminati (937 studi sull’alimentazione e 776 sull’attività fisica). Questa pubblicazione, nata sotto il cappello strategico della ‘Global Styrategy on Diet, Physical Activity and Health’ (Dpas) adottata nel 2004 dall’Assemblea mondiale della sanità, ne fa proprie le linee guida e il mandato: combattere inattività fisica e cattiva alimentazione (principali cause di gran parte delle malattie non trasmissibili che affliggono la popolazione) e seguire obiettivi e strategie comuni. Anche al passare di qualche anno dalla sua pubblicazione, “What works” rimane un documento di particolare interesse per tutti coloro che si occupano di promozione della salute.


Il sindaco delude? Va a casa.

Con il commento  'Speriamo che la votino in fretta come quando si devono aumentare le loro prebende ', rivolto evidentemente ai parlamentari, un lettore ha inviato questo articolo di Francesco Cerisano che tratta di una proposta di legge:


Se diretta è l'investitura, diretta potrà essere anche la revoca. I sindaci che tradiscono il mandato degli elettori potranno essere mandati a casa senza attendere la fine della legislatura. Basterà aspettare 18 mesi e raccogliere le firme del 15% dei votanti dell'ultima tornata elettorale.
Non servirà nessun quorum per la validità del referendum i cui costi saranno a totale carico del comune. Se sfiduciato dai propri cittadini, il sindaco si intenderà revocato e il Viminale dovrà indire nuove elezioni entro i tre mesi successivi. La proposta di legge di Pino Pisicchio (AC n.3660) è appena stata presentata alla camera e fa già molto discutere. Perché i sindaci (e soprattutto quelli dei piccoli comuni che si sentono accerchiati da progetti di associazionismo forzoso imposti in nome dell'efficienza e dei risparmi di spesa) la interpretano come una spada di Damocle agitabile per sovvertire l'esito democratico delle elezioni. «Ma in realtà», spiega Pisicchio, «si tratta di uno strumento di democrazia continua, particolarmente necessario in questo periodo storico in cui la crisi dei partiti ha prodotto un forte deficit democratico». «Fino alla fine degli anni 80», osserva il deputato pugliese, «gli italiani iscritti ai partiti erano 4 milioni e mezzo, in pratica il 10% del corpo elettorale. Ora questo numero sta precipitando, c'è una forte disaffezione, l'astensionismo sta raggiungendo livelli record e si fa fatica in questo quadro a parlare di democrazia compiuta». La scelta della classe dirigente diventa quindi un problema reale e le possibilità di commettere errori sono molto elevate. Il ragionamento allora diventa molto semplice: visto che è impossibile mandare a casa i deputati, perché la Costituzione non lo consente, tanto vale iniziare dai comuni «dove si verifica non di rado che il rapporto di fiducia tra il capo dell'amministrazione locale, investito dal voto popolare, e il corpo elettorale non sia più in sintonia». E dove, prosegue Pisicchio, spesso i consigli comunali, spinti da una logica di autoconservazione, «finiscono per creare condizioni di tutela del sindaco» anche quando ormai la sua immagine è compromessa. Pisicchio, che è presidente del Gruppo Misto, spera che i lavori in commissione affari costituzionali possano iniziare prima dell'estate. E punta a raccogliere un ampio consenso sul testo ma soprattutto una discussione rapida. «Lo spiegherò nella conferenza dei capigruppo», dice. «Non a caso ho formulato la proposta alla vigilia delle amministrative».