venerdì 4 gennaio 2013

Specializzato in reati predatori che ‘produceva’ in serie e con rara capacità esecutiva, è ‘inciampato’ in un banale taglio da vetro.




Un tentativo di furto all’autosalone ‘Qui Auto’ di Bologna, ha messo in moto i Carabinieri che si sono recati sul luogo con la speranza che i malviventi avessero lasciato qualche traccia. La  vetrata del che conduce al locale, dove sono custodite le chiavi delle autovetture in vendita, era in frantumi e subito hanno notato  numerose macchie di sangue a terra. Il sangue faceva presumere che l’autore del tentato furto fosse  rimasto ferito durante lo sfondamento del portone.  Durate il sopralluogo, nelle immediate vicinanze, i Carabinieri si sono trovati poi di fronte un uomo che perdeva sangue per alcuni tagli alle mani. Alla richiesta  di motivare la sua presenza, questi ha prima risposto dicendo che stava cercando il titolare, poi, imbarazzato dalla situazione, inscenava una sorta di ‘sceneggiata’, spogliandosi e dandosi dei colpi sul capo. I Carabinieri, insospettiti per l’insolito e inspiegabile comportamento dell’uomo, dapprima lo hanno invitato a fermarsi, poi hanno perquisito la sua auto: una Volkswagen Golf parcheggiata a pochi metri di distanza dal concessionario e all’interno del veicolo hanno trovato un piccone macchiato di sangue. Ogni dubbio sembrava risolto, il fermato era  l’autore del tentativo di furto. Dopo l’identificazione, lo hanno accompagnavano all’Ospedale perché gli venissero curate le ferite alle mani.  Durante il tragitto, l’uomo, 35enne, nato a Bologna e residente a San Lazzaro di Savena, ha ammesso spontaneamente di essere stato l’autore del reato. E’ poi risultato  che qualche ora prima, nell’area confinante con l’autosalone, erano stati portati a termine altri furti in appartamento. I derubati hanno informato i Carabinieri di aver visto un uomo a bordo di una Golf, la cui descrizione corrispondeva al 35enne che si trovava in caserma. Una delle vittime è stata invitata per un riconoscimento fotografico e la donna ha riconosciuto con certezza il sospettato. Considerati i gravi indizi di colpevolezza  nonché i numerosissimi precedenti penali di polizia ed altre condanne per reati di varia tipologia, l’uomo è stato  arrestato  con l’accusa di furto aggravato continuato.
L’arresto è stato convalidato e il 35enne è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione con la concessione degli arresti domiciliari.

Foto e notizia dal Comando Provinciale Carabinieri.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Da ciò si deduce che in Italia andare in galera (quella vera)è veramente difficile, non meravigliamoci poi se tutti i delinquenti del mondo aspirano a venire qui.