domenica 30 novembre 2014

‘Arancia Meccanica’ a Borgonuovo. Rapina in villa: legati e imbavagliati per ore. Con i volti coperti e armati di coltello sono entrati nella villetta di un 94enne: trovati i due badanti e l'anziano hanno legato tutti e hanno cercato invano la cassaforte.



Da  Bologna Today

Nella notte fra venerdì e sabato quattro malviventi si sono introdotti in una villetta a Borgonuovo di Pontecchio Marconi (Sasso Marconi) e hanno immobilizzato il proprietario 94enne e la coppia di badanti che si prende cura di lui.

Dalla ricostruzione fatta ai Carabinieri di Sasso Marconi dalle tre vittime i rapinatori sarebbero entrati dalla porta con il volto celato e poi avrebbero fatto irruzione nella camera da letto del 52enne e della 48enne (marito e moglie), che  vivono con l'anziano e lo assistono.
Legati e imbavagliati, chiusi in una stanza e interrogati sulla collocazione di una cassaforte che in realtà non esiste, le vittime di questo assalto in pieno stile ‘Arancia Meccanica’ sono state poi soccorse dai sanitari (tutti e tre ora stanno bene) e la Polizia Scientifica si è recata sul posto per acquisire tutte le tracce necessarie per l'identificazione. Il sequestro è durato circa tre ore e i malviventi sono riusciti a portare via un bottino che fra contanti e gioielli non supera i 2 mila euro.

Marzabotto. Il rispetto della privacy è divenuto oggetto di confronto politico.


Il rispetto della  privacy è divenuto oggetto del confronto politico a Marzabotto. 

Il tutto ha avuto inizio con la richiesta del gruppo di minoranza ‘Uniti per Cambiare Marzabotto’ dei dati utilizzati dall’ente pubblico per  la stesura di una graduatoria utile a stabilire i beneficiari di sovvenzioni .
Ai consiglieri è stato negato copia delle domande sui cui dati era stato ricavato l’ordine di graduatoria perché contenevano ‘dati sensibili’ e quindi tutelati dal diritto alla privacy.

Gli stessi consiglieri sono rimasti allibiti quando leggendo le delibere di giunta hanno trovato indicato su una di queste  nome e cognome e  altri dati identificativi di cittadini marzabottesi destinatari del provvedimento.
 Irritati e sconcertati si sono chiesti quindi se i dati diventano ‘sensibili’ qualora riferiti a una loro richiesta e invece assolutamente pubblicabili se compresi in un provvedimento di giunta. Ciò ha poi  consolidato il loro sospetto che nel loro caso non si volesse soddisfare la richiesta con ‘la scusa’ della privacy e che il diniego fosse finalizzato a  nascondere provvedimenti  discutibili.  Il tutto ha portato all’ennesima interrogazione per un necessario chiarimento, nella quale si legge:

La tematica privacy è argomento molto dibattuto, anche a livello internazionale.

Anche per il comune di Marzabotto tale argomento è evidentemente meritevole di attenzione. Proprio a tutela della privacy, è stato sollevato una importante questione circa l'indisponibilità di estrarre copia di alcuni documenti relativamente ad un accesso agli atti formalizzato dai consiglieri del Gruppo UCM.  
Inspiegabilmente il comune di Marzabotto lo ha rifiutato  ritenendo di dover vigilare sulla privacy dei suoi cittadini sindacalizzando però unicamente il comportamento della minoranza consiliare. Sull' albo pretorio del comune infatti, alla seguente stringa, che si offre per comodità di ricerca, http://www.comune.marzabotto.bo.it/servizi/albopretoriointegrato/albopretoriointegrato_fase01.aspx?pagina=2,  alla pag. 4, al numero di pubblicazione 1289, sono indicati alcuni dati privati dei cittadini per i quali si è deliberato di modificare le modalità di pagamento relativamente al contributo affitto. La pubblicazione  comprende una serie di dati sensibili quali nome, cognome, indirizzo, data e luogo di nascita dei soggetti destinatari del suddetto provvedimento. La messa a conoscenza on line e la diffusione di tali dati è palesemente contraria alle norme che regolano la privacy.

Tutto ciò premesso SI INTERROGA il SINDACO e il CONSIGLIO COMUNALE per sapere se hanno preso contezza della grave violazione in cui si è incorsi con la suddetta pubblicazione;  se intendono prendere provvedimenti ed azionare un controllo maggiore sull'operato del Comune che rappresentano e, nello specifico, vigilare sugli atti che vengono resi pubblici, in modo da poter vedere con più facilità la trave nel proprio occhio, che la pagliuzza nell'occhio della nostra minoranza consiliare, sempre a maggior garanzia di tutela dei cittadini.

Ci aspettano quattro anni da incubo: tasse e spesa pubblica fuori controllo.




Un lettore segnala questo articolo ricavato da  analisi di Unimpresa. Lo riportiamo, come richiesto, sperando che l’analisi sia stata redatta da un ‘falso profeta’.

Ma quale spending review, ma quale calo delle tasse: il quadriennio 2015-2018 sarà da incubo con una stangata fiscale da 68 miliardi e una spesa pubblica fuori controllo in aumento di 35 miliardi. Secondo l'analisi del Centro studi di Unimpresa nel 2018, sulle casse dello Stato peseranno uscite per 810,8 miliardi in aumento di 35,6 miliardi (+4,60%) rispetto ai 775,1 miliardi con cui si chiuderà il 2014; in aumento costante anche il gettito fiscale che fra quattro anni arriverà a quota 847, 8 miliardi, in crescita di 68,3 miliardi (+8,76%) rispetto ai 779,4 miliardi che lo Stato incasserà quest'anno. Resterà stabilmente sopra il 43% la pressione fiscale che si attesterà al 43,2% nel 2018 sostanzialmente invariata rispetto al 43,3% del 2014.
Spesa pubblica - Le elaborazioni di Unimpresa, basate su dati del ministero dell'Economia e delle Finanze, rivelano anzitutto che la spesa statale è destinata a crescere continuamente. Alla fine del 2014 dalle casse dello Stato usciranno 775,1 miliardi , cifra che salirà a 775,5 milioni l'anno prossimo con un incremento di 377 milioni (+0,05%); nel 2016 le uscite si attesteranno a 787,04 miliardi in crescita di 11,5 miliardi (+1,48%) sui 12 mesi precedenti; nel 2017 lo Stato arriverà a spendere 796,2 miliardi, ben 9,2 miliardi in più (+1,18%) sull'anno precedente; nel 2018 la spesa sfonderà il tetto degli 800 miliardi per arrivare a 810,8 miliardi con una crescita di 14,5 miliardi (+1,83%) sul 2017. Complessivamente, nell'arco di quattro anni è dunque previsto un aumento di 35,6 miliardi della spesa pubblica (+4,60%).
Tartassati - In costante salita anche il gettito fiscale che quest'anno arriverà a 779,4 miliardi. L'anno prossimo dalle tasche di famiglie e imprese usciranno in tutto 789,3 miliardi, vale a dire 9,8 miliardi in più (+1,26%) rispetto al 2014; nel 2016, poi, si arriverà a entrate pari a 808,6 miliardi in salita di 19,3 miliardi (+2,45%) sui 12 mesi precedenti; nel 2017 tasse e oneri sociali arriveranno a 826,9 miliardi, con un incremento di 18,2 miliardi (+2,26%) sul 2016; nel 2018, poi, si arriverà a sfiorare la vetta degli 850 miliardi con le entrate che si attesteranno a 847,8 miliardi in salita di 20,8 miliardi (+2,53%) sull'anno precedente. Complessivamente, nell'arco di quattro anni è dunque previsto un aumento di 68,3 miliardi delle entrate nelle casse dello Stato (+8,76%). In questo arco di tempo, la pressione fiscale resterà sostanzialmente invariata: 43,3% nel 2014, 43,4% nel 2015, 43,6% nel 2016, 43,3% nel 2017 e 43,2% nel 2018.
L'allarme - "Siamo di fronte a dati spaventosi: è la prova che la spending review non esiste e che il taglio delle tasse è un miraggio. Lo Stato continuerà a spendere sempre di più e il peso del fisco sui contribuenti è destinato a salire. Come cittadini, come imprenditori e come rappresentanti di persone che lavorano e cercano di portare il Paese fuori dalla recessione ci sentiamo letteralmente presi in giro dal governo di Matteo Renzi" commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. "In questi giorni - aggiunge - si parla della riforma dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori come se fosse la panacea di tutti i mali, ma si tratta, e lo abbiamo già detto più volte, di un falso problema. La sensazione è che si sia innescata una battaglia ideologica che ha, alle sue fondamenta, una precisa strategia politica ma che in realtà non risolve i problemi delle aziende italiane".

I Carabinieri con una Messa ricordano i coniugi Weber.




Alle 8.15 di domani, lunedì 1° dicembre, il Cappellano Militare della Legione Carabinieri Emilia-Romagna, don Giuseppe Grigolon, celebrerà una Santa Messa in suffragio dei CONIUGI WEBER, presso la Cappella della caserma ‘L. Manara’, in via dei Bersaglieri nr. 3.
L’annuale ricorrenza deriva da vicende accadute durante l’ultimo conflitto mondiale. Edoardo WEBER (Torino 1889 – Bologna 17.5.1945 – morte presunta dichiarata dal Tribunale di Bologna il 20.10.1950), fondatore dell’omonima fabbrica di carburatori, immigrato a Bologna il 6.4.1925, scomparve a Bologna il 17.5.1945, dopo essere corso in aiuto di alcuni suoi operai fermati da una squadra di partigiani.
Nel dopoguerra l’Arma condusse le indagini per risalire alle cause della sparizione, ricostruendo la vicenda e individuando il luogo del probabile assassinio e della sepoltura: una fossa comune con una ventina di cadaveri nei pressi della Certosa, dove è stata successivamente realizzata una tomba monumentale della famiglia.
Anna BOLELLI (Bologna 3.3.1897 – 29.12.1985), moglie di Edoardo, come segno di riconoscenza all’Arma, elargì una donazione all’Istituzione, che ne onora ogni anno la memoria con una santa messa in suffragio. 

 Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

Casalecchio di Reno. L'ANIMA NELL'ERA DELLA TECNICA in quattro lezioni pubbliche mattutine con Alberto Gualandi e Michele Gardini.



Domani, lunedì  1 dicembre, alle  11, presso la Casa della Conoscenza  di  Casalecchio di Reno, si terrà a prima lezione pubblica di un  ciclo di incontri su coscienza e scienza nel quale verranno affrontati i  testi di altrettanti  autori del '900 filosofico tedesco.  Il ciclo è ideato e condotto dai filosofi Alberto Gualandi e Michele Gardini per il Liceo Leonardo Da Vinci di Casalecchio di Reno.

L’onnipervasività della tecnica, la sua intrusività nell'inconscio collettivo e individuale, il suo ruolo nella costruzione di una soggettività funzionale agli imperativi produttivi e consumistici della società capitalistica, sono temi che si impongono spesso nella pratica educativa odierna, e che sono stati analizzati, seppure in modo provvisorio e controverso, dalla filosofia del '900, in particolare nell'ambito tedesco. Un'occasione per riscoprire queste analisi, di forte valenza antropologica, politica, etica e educativa, e stimolare ulteriori riflessioni.

Il primo appuntamento è con Arnold Gehlen e L'uomo nell'era della tecnica (1956), con la sua prospettiva socio-antropologica che verrà trattata da Alberto Gualandi.
Il testo di Gehlen è una parziale risposta al celebre La questione della tecnica (1953) di Martin Heidegger, con la sua nozione di ‘impiegabilità come fondo’ della natura, di cui Michele Gardini parlerà giovedì 22 gennaio.
Mercoledì 25 febbraio, Alberto Gualandi si confronterà con La coscienza al bando (1961) di Günther Anders.
Conclusione del ciclo martedì 31 marzo con Michele Gardini e un altro celebre testo della filosofia novecentesca: Le origini del totalitarismo (1951) di Hannah Arendt, analisi ormai classica di antisemitismo storico e alienazione delle masse.

Alberto Gualandi è autore e curatore di numerose opere, edite in Italia e in Francia, dedicate al problema della natura umana, al rapporto tra scienza e filosofia, e alla filosofia della psichiatria, tra cui le monografie su Deleuze e Lyotard (Les belles lettres, 1999) e il testo L'occhio, la mano e la voce. Una teoria comunicativa dell'esperienza umana (Mimesis, 2013).
Michele Gardini è autore e curatore di volumi e saggi relativi a temi di estetica, fenomenologia e filosofia dell’esistenza, tra cui le monografie dedicate a Derrida (CLUEB, 2002) e a Heidegger  (Quodlibet, 2006), nonché lo studio di Simmel su Goethe (Quodlibet, 2012).

Per informazioni, tel. 051.598300  oppure  E-mail biblioteca@comune.casalecchio.bo.it