martedì 31 marzo 2015

Per novanta bambini di Sasso Marconi la Pasqua sarà più dolce del solito.


La titolare del negozio di abbigliamento BAMBULE'

Una pioggia di  grosse uova di cioccolato sta per cadere sui consumatori di Sasso Marconi. In occasione della feste pasquali i negozianti hanno infatti indetto ognuno una riffa con n palio un bel uovo di cioccolato. Già ora coloro che si recano a fare acquisti  negli oltre 90 esercizi che hanno aderito alla iniziativa ricevono in omaggio un biglietto numerato. Venerdì  le estrazioni e saranno i bambini a pescare i numeri fortunati.   Così  queste festività pasquali regaleranno a 90 piccoli golosi di Sasso Marconi una leccornia in più. Iniziativa lodevole  poiché,  anziché i gadget che di solito vengono dati in omaggio in occasione delle feste e che spesso rimangono inutilizzati perché già posseduti dal cliente, un bell’ uovo di cioccolato  certamente non rimarrà incartato, anzi sporcherà parecchi tovagliolini dei piccoli prediletti dalla fortuna.

Nadia e Erica del negozio 'i Fiori di Marina'.


I negozi che hanno aderito ala riffa espongono un cartello con  l’uovo stilizzato e infiocchettato .

SOPPRESSIONE CORPO FORESTALE, IL M5S LANCIA L’ALLARME: “A RISCHIO SERVIZI FONDAMENTALI”.



Il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stella in Regione ha presentato  una risoluzione per chiedere alla Giunta di mobilitarsi per evitare la scomparsa del Corpo Forestale. “In Emilia-Romagna, grazie alle convenzioni con la Regione, lavoro fondamentale per tutela ambiente, aree protette e controlli alimentari”. Il consigliere Andrea Bertani: “Non stiamo parlando di sprechi ma di una risorsa. Da noi c’è un deficit di personale che sfiora il 40%. Servono maggiori investimenti, magari inglobando il personale delle polizie provinciali”.

“Solo pensare alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato sarebbe un atto di pura follia,” sostengono i consiglieri. “Anzi, visto il prezioso lavoro portato a termine in condizioni di assoluta precarietà ed emergenza la Regione dovrebbe farsi carico in tutte le sedi competenti di chiedere nuove risorse per la sua crescita. Se il suo lavoro venisse meno ci troveremmo con un enorme deficit di controlli su ambiente e non solo”. La risoluzione a firma del consigliere Andrea Bertani è stata  presentata anche in appoggio alla manifestazione nazionale in difesa del Corpo Forestale dello Stato (in programma oggi, martedì 31 marzo, a Roma) che la spending review del governo Renzi vorrebbe scarificare sull’altare degli sprechi. “Il lavoro svolto dagli uomini e le donne del Corpo Forestale è tutto tranne che uno spreco – spiega il consigliere Bertani – Si tratta invece di una risorsa indispensabile per il nostro Paese nella lotta contro i crimini ambientali, sul controllo sull’attività venatoria, sulla pesca e sulla sicurezza della filiera agro-alimentare, grazie agli interventi  sui fenomeni di bracconaggio, di contraffazione ed adulterazione degli alimenti, di maltrattamento ed uccisione di animali. Per non parlare del lavoro svolto in materia di protezione civile. Specificità che non possiamo concederci il lusso di perdere. Sarebbe un regalo a chi ogni giorno si fa beffa dell’ambiente”.
Il Corpo forestale in Emilia-Romagna, grazie alle numerose convenzioni sottoscritte con la Regione, svolge più di una funzione: dalla prevenzione e gestione delle emergenze in collaborazione con l’Agenzia di protezione Civile Regionale oltre alla gestione delle segnalazioni che pervengono ai numeri telefonici di emergenza dell’Agenzia regionale di protezione civile e di ARPA Emilia-Romagna, nei giorni festivi e negli orari di chiusura degli uffici regionali, fino alla collaborazione nel settore ambientale che avviene d’intesa con la Direzione Generale “Ambiente Difesa del Suolo e della Costa” e riguarda in particolare controlli nel settore forestale, paesaggistico e ambientale, nelle aree protette, in agricoltura su Biologico, Dop, Igp e in altri settori (quali il vitivinicolo), censimento e cartografia degli incendi boschivi, certificazioni delle sementi, controlli sulle acque.  Un lavoro, dunque, quello della Forestale, che per Bertani non può essere cancellato con un colpo di spugna ma deve essere ancor di più valorizzato, visto in Emilia-Romagna a novembre dello scorso anno erano presenti 410 unità (con una riduzione complessiva di 11 unità rispetto all’anno precedente), mentre la dotazione organica prevista sarebbe di 641 unità. Quindi con una carenza d’organico pari al 36% che si concentra con particolare gravità nelle province di Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini.
“Per questo la giunta Bonaccini dovrebbe porre in essere, nei confronti del Governo nazionale ed in particolare del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione oltreché della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano, secondo il principio di reciprocità costituzionalmente garantito, tutte le iniziative necessarie atte, non soltanto a scongiurare che il Corpo forestale dello Stato venga soppresso – si legge nella risoluzione a firma del consigliere del M5S - ovvero che ne vengano disperse le relative risorse e dilapidato il suo patrimonio culturale, ma che lo stesso venga ad essere rafforzato, potenziandone l’azione attraverso nuove assunzioni, oltre che con l’assorbimento di personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni, al fine di rendere il suo operato ancora più efficace ed efficiente, per il bene pubblico, della nostra Regione e di quello di tutta la Nazione”.  “In quest’ottica e visto il riordino istituzionale che è in atto anche nella nostra regione e che riguarda le province – conclude Bertani – sarebbe anche interessante valutare un accorpamento degli organici delle polizie provinciali proprio nel Corpo Forestale. Sarebbe un atto di giustizia oltre che di buon senso”.



Vincenzo Cennamo, responsabile della Gastroenterologia dell’Azienda, a Uno Mattina domani 1 aprile.



ASL informa:

Domani, 1 aprile, Vincenzo Cennamo, responsabile della Gastroenterologia dell’Azienda Usl di Bologna, sarà ospite di Uno Mattina, in onda su Rai 1. Nel corso della trasmissione  presenterà, tra l’altro, una nuova app, da lui stesso ideata, dedicata alla gestione delle patologie dell’apparato digerente, per chi ne soffre e per i medici.
L’applicazione consente, infatti, al paziente di registrare quotidianamente i propri sintomi e al medico di monitorarne lo stato di salute e il rispetto del percorso terapeutico.


Sasso Marconi. Violenza e donne: dove nasce la furia?



Dal Comune di Sasso Marconi:

Prosegue a Sasso Marconi il ciclo di conferenze “Dalla Coscienza al Ben-Essere”, promosse dallo scrittore e counselor Piero Mazza con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Si tratta di incontri gratuiti, che intendono offrire ai partecipanti nuove chiavi di lettura per sviluppare le proprie capacità e creare così le condizioni per un miglioramento del benessere interiore e dei rapporti interpersonali.

La prossima conferenza è in programma mercoledì 1 aprile nella Sala comunale ‘Renato Giorgi’ (ore 21) ed è dedicata al tema “violenza e donne: dove nasce la furia?”. Un tema scottante e al tempo stesso molto attuale, che Piero Mazza affronterà con una chiacchierata fuori dagli schemi convenzionali.
Ogni esperienza che viviamo viene incasellata nella nostra mente in modi diversi: a volte ce la rappresentiamo con un unico significato che spesso, però, non è sufficiente né definitivo. Ci diamo da fare per punire un atto, qualunque esso sia, anche se questo, spesso non appaga né risolve la ferita che la vittima ha interiorizzato. Alla base della nostra storia c’è ben altro, c’è una traccia che possiamo riconoscere e risolvere, a volte anche prima che avvengano i fatti.

Per informazioni, tel. 339 3932516 (pieromazza@miformo.eu)


Casalecchio 'presenta' Mauro Fornasari.



Da oggi,  martedì 31 marzo,  a mercoledì 15 aprile nella Casa della Conoscenza di  Casalecchio di Reno è visitabile la mostra ‘Mauro Fornasari ( nella foto), diacono della Chiesa di Bologna (1922-1944)’.
 In 6 pannelli di testi e immagini lo storico Alberto Mandreoli  ripropone una  vicenda a lungo rimasta poco nota. Il diacono fu  assassinato dalle brigate fasciste il 5 ottobre 1944. Nato a Longara nel 1922 da una famiglia contadina, dopo gli sudi  in seminario, Fornasari si impegnò nell'aiuto ai giovani che si nascondevano dalla chiamata alla leva repubblichina. Il suo fu un impegno non politico (non sono attestati contatti tra Fornasari e la Resistenza attiva) ma sociale. Proprio per questo impegno sociale, la morte, con il drammatico prelevamento a Longara nella notte del 4 ottobre 1944 a opera di una banda di fascisti e il ritrovamento del cadavere il mattino dopo a Gessi di Zola Predosa. Una persona comune, rimasta vittima della barbarie della Seconda Guerra Mondiale in giovane età, e prima di poter diventare sacerdote, solo per aver ‘amato il prossimo’, come ricorda suor Silvia Minguzzi: "don Mauro era un uomo dimentico di se stesso, proteso verso gli altri […] Forse la sua presenza disturbava a Longara. Le persone protese al bene danno fastidio".

La mostra sarà liberamente visitabile da martedì a venerdì dalle 8.30 alle 19.30. Al sabato dalle 8.30 alle 19. Mercoledì 15 aprile alle 18, il curatore Alberto Mandreoli illustrerà la mostra a margine della presentazione del suo ultimo libro Vangelo e coscienza. Antifascismo e Resistenza dei cattolici bolognesi.