domenica 31 luglio 2016

A Riola “Secondo a nessuno”.


L'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese informa:

Per la rassegna ' Infrasuoni', domani, lunedì 1 agosto, alle 21, il piazzale della stazione di Riola ospiterà il concerto 'Secondo a nessuno', rilettura delle musiche del principe del “liscio” Secondo Casadei.

Sul palco: Claudio Carboni (sax), Daniele Donadelli (Fisarmonica), Maurizio Geri (chitarra e voce) e Michele Marini (clarinetto).

Il concerto nasce da un progetto di Andrea Bonacini e Claudio Carboni da anni impegnati nel recupero e nella valorizzazione della musica da ballo emiliano-romagnola, del Liscio com’è comunemente chiamato. Nel 2008 hanno deciso di porre mano alla letteratura musicale di colui che viene definito il creatore principe del fenomeno “liscio”, entrato di diritto a far parte della tradizione e del costume italiani: Secondo Casadei, padre fondatore dell’omonima orchestra.
Grazie al prezioso aiuto della Casadei Sonora di Riccarda Casadei, figlia di Secondo, Claudio Carboni ha “messo le mani” nell’archivio di famiglia (circa 1.200 brani, di cui 1.078 incisi) ponendo le basi per questo progetto di recupero.
Il complesso a cui si fa riferimento in questa produzione è quello nato nel 1928 che ha rappresentato per l’epoca un’incredibile innovazione per l’orchestra romagnola. Accanto al clarinetto, al violino, al contrabbasso, alla fisarmonica ed alla chitarra, organico della tradizione, viene introdotto un nuovo strumento preso direttamente dalla tradizione swing americana: il saxofono.
Anche il repertorio, quindi, risente di questi nuovi balli d’oltre oceano, i foxtrot, i onestep. La necessità di costruire una produzione filologicamente corretta, ma regolata della necessità di non creare un concerto da balera, ha portato a pensare l’organico di questa produzione in funzione di un atteggiamento rigoroso verso il passato ma al contempo creativo.


Nella giornata successiva, martedì 2 agosto, alle 21, a Cereglio, Suzzano, la rassegna prosegue con l’esibizione del Coro Farthan, diretto da Elide Melchioni, con un programma di canti di tradizione orale, italiani e non.

L’edizione 2016 di “Infrasuoni”, si chiuderà martedì 9 agosto, alle 21, nel borgo di Liserna (Vergato), con il concerto del Duo di Soli: Paolo Caruso percussioni, Giulio Capurso chitarre.

L’ingresso ai concerti di “Infrasuoni” è gratuito.

Appuntamento con la storia di Rocca di Roffeno.

PRIMO APPUNTAMENTO, domani, lunedì 1 agosto, alle 17.30, nella SALA DELLA PRO LOCO di ROCCA DI ROFFENO per l'inaugurazione della MOSTRA DOCUMENTARIA: LE PERGAMENE  E LA STORIA DELL’ABBAZIA.


 Interverranno:

Renzo Zagnoni, per il tema, le origini dell’abbazia e il passaggio a Nonantola
Paola Foschi, le pergamene di Santa Lucia all’Archiginnasio
Paola Porta, i capitelli della cripta e l’antichissimo reliquiario
Stefania Roncroffi, una pagina di antifonario nonantolano recuperata a Bombiana

la mostra resterà aperta fino al 20 agosto, giovedì-domenica, dalle 15.30 alle 19.


Al termine, brindisi offerto dalla Pro Loco



Domani il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin inaugura a Bologna il Polo Cardio-Toraco-Vascolare e il Laboratorio Unico Metropolitano.

Asl informa: 
 
Doppio appuntamento, domani lunedì 1 agosto, a Bologna per il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che inaugurerà il nuovo Polo Cardio-Toraco-Vascolare al Policlinico di Sant’Orsola e il Laboratorio Unico Metropolitano (L.U.M.) all’Ospedale Maggiore.

Insieme al Ministro saranno presenti Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Mario Cavalli, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell'Azienda USL di Bologna, Daniele Manca, Sindaco di Imola, Virginio Merola, Sindaco di Bologna, Luca Rizzo Nervo, Assessore alla Sanità e al Welfare del Comune di Bologna, Francesco Ubertini, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna, Sergio Venturi, Assessore regionale alle Politiche per la salute.

Il via alle 16 al Polo Cardio-Toraco-Vascolare e a seguire, alle 17.15, appuntamento al Laboratorio Unico Metropolitano. La giornata del Ministro a Bologna si concluderà alle 18.15 con un incontro pubblico presso l’Aula Magna dell’Ospedale Maggiore.

Il Laboratorio Unico Metropolitano dell’Ospedale Maggiore di Bologna: 
 
Primo in Europa per volumi di attività, con 22 milioni di test all’anno, e tecnologie d’avanguardia, con investimenti per 18 milioni di euro, il LUM garantisce la risposta alle esigenze cliniche dell’intera rete sanitaria metropolitana, ospedaliera e territoriale, e a 1.500 diverse tipologie di esami, compresi quelli richiesti dai centri di alta specializzazione del territorio, l’ISNB Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, il Policlinico di Sant’Orsola, l’Ospedale Maggiore, l’Ospedale di Imola, l’Istituto Ortopedico Rizzoli.
Ogni giorno presso il LUM 160 tecnici di laboratorio, 50 biologi, chimici e medici eseguono oltre 70 mila test analizzando più di 14 mila provette di campioni biologici provenienti dagli 11 laboratori degli ospedali di Bologna e provincia e dai 68 punti prelievo distribuiti su tutto il territorio.
Una risposta qualificata e omogenea a tutte le indagini diagnostiche di laboratorio richieste da medici e specialisti del servizio pubblico per il milione di cittadini residenti nella provincia di Bologna. Grazie al mix di competenze professionali e tecnologie d’avanguardia, il LUM riceve inoltre campioni biologici per indagini altamente specialistiche da parte di tutte le Regioni d’Italia, e rappresenta una straordinaria opportunità di formazione per gli specializzandi in patologia clinica e scienze biologiche, oltre che per i futuri tecnici di laboratorio biomedicale. Un luogo che contribuirà allo scambio di conoscenze, al consolidamento delle competenze professionali e alla capitalizzazione di quel know how che fa della sanità dell’Emilia Romagna una tra le più avanzate nel mondo.
Oltre 8 milioni di euro di risparmi
Dall’avvio delle prime misure organizzative nel 2006, con la progressiva centralizzazione da parte delle Aziende Usl e Ospedaliero-Universitaria di Bologna delle linee di produzione degli esami, e sino al 2014, alla vigilia dell’avvio vero e proprio del LUM, sono state ottenute economie di scala per un valore di oltre 8 milioni e 760 mila euro. Ulteriori risparmi, in corso di quantificazione, sono previsti per il biennio 2015-2016, con il LUM ormai pienamente a regime.
Un importante risultato economico ottenuto grazie a scelte organizzative e tecnologiche che garantiscono i più elevati livelli di qualità, sicurezza e affidabilità, e massima efficienza operativa e gestionale.
In particolare, meritano di essere ricordati l’elevata automazione dell’intero processo di laboratorio, dalla fase di pre-analisi al referto, la scelta dei materiali di consumo, l’attivazione di un sistema informatico comune per tutte le aziende sanitarie, la razionalizzazione delle unità operative coinvolte.

A BOLOGNA I RIFIUTI PUGLIESI? NO GRAZIE.


Riceviamo:


Finalmente anche amministrazioni di sinistra si accorgono che qualche cosa non funziona e dicono un chiaro e forte ‘no’ allo smaltimento di 8mila tonnellate di rifiuti pugliesi all’inceneritore del Frullo”.
Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord commenta così la  presa di posizione del sindaco di Castenaso che ha messo sul tavolo un vero e proprio scontro con la regione. “In Consiglio Comunale – precisa  Marchetti – l’Aula ha votato una mozione che incarica il sindaco Stefano Sermenghi e la sua giunta ad adottare ‘ogni più idoneo provvedimento’ per bloccare l’arrivo dell’immondizia pugliese. E il sindaco non sta a guardare – continua Marchetti – tanto che ha inviato un messaggio chiaro al presidente Bonaccini dicendo che non intende accettare supinamente questa decisione e non esclude altre azioni’”
Bene anzi, benissimo,” aggiunge l’esponente del Carroccio. “Capiamo le emergenze, la necessità di fare fronte comune davanti alle calamità, ma non abbiamo intenzione di trasformarci nella spazzatura del Sud Italia. Se la Puglia non è in grado di smaltire correttamente i propri rifiuti trovi altre soluzioni: su tutte quella di una corretta e attenta sensibilizzazione della popolazione al riciclaggio e al recupero delle materie prime. Non è spedendo a casa di altri la spazzatura che si risolvere il problema”.



MENÙ VEGETARIANO NELLE MENSE SCOLASTICHE SENZA PROCEDURE CHE DISCRIMINANO BAMBINI E GENITORI.

Riceviamo:
Nello scorso mese di giugno il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Bertani aveva presentato una interrogazione alla Giunta sulle procedure che riguardano la richiesta di menù vegetariani o vegani, all’interno della ristorazione scolastica regionale, chiedendo alla Regione di adeguarsi alle linee guida nazionali, da poco rinnovati, di non discriminare i genitori e i bambini che a scuola scelgono una dieta vegetariana o vegana, rimuovendo la procedura di convalida per le richieste di diete senza prodotti di origine animale. 
Oggi la Regione risponde affermando che il Ministero della Salute ha ribadito, con un’apposita nota, che “le diete vegetariane e vegane non devono essere accompagnate né comunque giustificate da una prescrizione medica”, la nota è stata trasmessa il 19 luglio 2016 a tutti i Comuni del territorio regionale, all’Ufficio Scolastico Regionale e per conoscenza alle ASL”. Tutte le mense scolastiche sono quindi chiamate ad adeguarsi alle prescrizioni del Ministero.

sabato 30 luglio 2016

La mafia è vicina. In carcere a Bologna un 24enne calabrese per tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso.

Il COMANDO CARABINIERI DI BOLOGNA HA INVIATO:

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 24enne, indagato, unitamente ai suoi genitori, padre 48enne e madre 47enne, per tentata estorsione in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso, ai danni di due corregionali, titolari di un esercizio commerciale situato a Bologna.
Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, Dott. Bruno Perla, nasce da una richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, Dott. Enrico Cieri, scaturita da un’indagine avviata lo scorso gennaio, a seguito della denuncia sporta dai due esercenti presso la Stazione Carabinieri Bologna Indipendenza, che riferivano di aver subito diverse minacce di morte da parte del 24enne il quale, vantandosi di appartenere a una nota famiglia malavitosa calabrese e di conoscere gente della “Banda della Magliana”, aveva avanzato richieste estorsive di denaro: 500 euro al mese, fino al raggiungimento di 15.000 euro. I genitori avevano corroborato le richieste del figlio, facendo alcune telefonate intimidatorie ai commercianti.
Il giovane aveva maturato rancori nei confronti degli esercenti, dopo che, lo scorso novembre, lo avevano allontanato dall’attività, dove era stato assunto da qualche mese, a causa di problemi legati all’uso di stupefacenti.
Il 24enne, gravato da precedenti di polizia per reati in materia di sostanze stupefacenti, è stato rintracciato ieri notte nell’abitazione di un conoscente situata nei pressi di Ostia. Sottoposto a perquisizione, il giovane è stato trovato in possesso di 22,5 grammi cocaina, 5,5 grammi di marijuana e diverso materiale idoneo al confezionamento della sostanza stupefacente che teneva nascosti in casa, nonché un’ascia occultata in un’auto parcheggiata nelle vicinanze dell’abitazione. Nella circostanza, il giovane, oltre a essere sottoposto all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, è stato arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale “Regina Coeli”, anche per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.





Marzabotto. Il Popolo di Kainua si presenta.

Si allarga l'attività del 'Pololo di Kainua' di Marzabotto per far conoscere la storia antica e dare saggi con dimostrazioni tecnico-pratiche delle tipologie di vita attuate nel passato e delle tecniche militari 'messe in campo'.

Sono infatti partiti, per un trasferimento di tre giorni ad Arezzo, il vice comandante del gruppo , Marco Marchi e il guerriero, Alberto Serra. Nella città toscana parteciperanno a un evento multiepoca in cui sono rappresentate tutte le popolazioni europee dell'Evo Antico e del Medio Evo.

I due etruschi di Kainua saranno a disposizione dell'organizzazione e collaboreranno con un altro gruppo etrusco, Gli Antichi Popoli, alla riuscita dell'evento.

Il generale Velthur ( Gianni Passini) non ha partecipato alla trasferta poiché sarà alle 18 di oggi pomeriggio ( sabato 30 luglio) a Piamaggio di Monghidoro per la presentazione del libro di Gianfranco Bracci e Marco Parlanti 'Il Segreto della via Etrusca', illustrato in occasione della Festa degli Antichi Mestieri.

Passini ( nella foto con lo scudo)  darà all'incontro una veste storica indossando gli abiti del generale etrusco da lui rappresentato. All'incontro sarà presente anche un gruppo di lavoratori della Stampi Group, azienda Monghidorese in crisi da tempo e che non corrisponde lo stipendio alle maestranze da diversi mesi.


Domani, domenica 31 luglio, il Popolo di Kainua sarà alle Grotte di Labante di Castel d'Aiano in occasione della Festa degli Antichi Mestieri, organizzata dalla Pro loco di Labante.

Gianni Passini e Luca Pontoni, nelle vesti rispettivamente di generale e di aruspice, illustreranno avvenimenti storici e daranno dimostrazioni degli usi fatti dagli antichi del travertino di Labante, utilizzato per edifici di pregio in epoca etrusca e romana.

Monzuno: L'Accademia dell'Orchestra Mozart a Musica in Bianco e Nero

Ermanno Pavesi ricorda:

Domani, domenica 31 luglio, alle 17, nella Sala della Biblioteca Comunale M. Marri di Monzuno, l'Accademia dell'Orchestra Mozart, presenterà il giovane Quartetto Outis ( nella foto) in occasione dell'ultimo concerto della rassegna Musica in Bianco e Nero.

Questo speciale incontro si è reso possibile grazie alla preziosa collaborazione che lega Monzuno al Maestro Giuseppe Fausto Modugno, celebre pianista e divulgatore musicale, responsabile didattico delle attività dell’Accademia dell’Orchestra Mozart.

Il Quartetto Outis si è costituito nel 2015 per spontanea iniziativa dei suoi componenti (Angioletta Iannucci Cecchi violino, Luca Mardegan violino, Michele Vagnini viola, Clara Sette violoncello) sotto la guida del M° Bellentani, verificando sin da subito una comunione di intenti e di sensibilità sia nell’analisi e interpretazione delle composizioni, sia nella progettualità del gruppo.
 
Il quartetto si è esibito presso le istituzioni musicali di Pesaro, Ferrara (nella stagione del Ridotto del Teatro Comunale) e Bologna. Attualmente si sta perfezionando presso l’Accademia Filarmonica di Bologna sotto la guida della celebre violista e docente Danusha Waskiewicz. A Monzuno i quattro ragazzi presenteranno un programma con opere di J. Brahms e A. Webern. L’Accademia Filarmonica di Bologna, che nel 2016 festeggia i suoi 350 anni, è la più antica istituzione musicale laica della città e una delle più antiche d’Europa. Venne fondata nel 1666 dal conte Vincenzo Maria Carrati con sede nel palazzo di famiglia, nell’attuale via Guerrazzi 13, e vanta fra i propri soci i più celebri musicisti di ogni tempo: nel 1770 anche il giovane Mozart, appena quattordicenne, sostenne l’esame per diventare accademico con il celebre Padre Martini. Fra le iniziative di Alta Formazione della Regia Accademia Filarmonica di Bologna, l'Accademia dell'Orchestra Mozart costituisce dal 2005 un vero polo di attrazione per musicisti italiani e stranieri, rappresentando un’occasione di incontro con indiscussi maestri, come Enrico Bronzi, Alessandro Carbonare, Giuliano Carmignola, Sergej Krylov, Alexander Lonquich, Lucas Macías Navarro, Jacques Zoon e tanti altri, che hanno prestato la loro esperienza, oltre che come docenti, anche come direttori e solisti. L’Accademia dell'Orchestra Mozart è nata come vivaio di giovani talenti nell’alveo dell’Orchestra Mozart, e come questa ha operato negli anni sotto la Direzione artistica di Claudio Abbado. I migliori musicisti sono via via entrati a far parte dell’orchestra principale e alcuni oggi suonano in importanti realtà internazionali.

Due appuntamento 'molto belli' a San Benedetto Val di Sambro.

Marco Finelli informa:


Oggi, sabato 30 luglio, alle 21, Borghi diVini a Qualto di San Benedetto Val di Sambro. L'accogliente e magnifica cornice del borgo, esaltata dalle musiche del  duo rock Malerba, renderà ancora più piacevole gli assaggi di vini e di stuzzichini montanari.



Domani, domenica 31 luglio, dalle 9 alle 19, a Piano del Voglio si tiene la 'Festa Tosco Emiliana' con offerta di salumi, parmigiano, trippa, ribollita, lampredotto.

Alle  16 arriveranno I Toscanti per una bella carrellata di stornelli toscani.





A Sasso Marconi concerto rock-clown questa sera a Fontana e spettacolo comico domani nel teatro coperto del capoluogo.

Per la rassegna 'Strani teatri di strada', oggi, sabato 30 luglio, nella piazza del BORGO di FONTANA andrà in scena “Freakclown”, l’originale spettacolo rock clown dei “The Zeppas”.



Cloni dei Led Zeppelin o copia dei Motley Crue? Cugini dei Kiss Kiss o parenti dei Van Halen?... Con i loro 14 centimetri di tacco, questo scatenato duo condurrà il pubblico in un coinvolgente viaggio musicale nell’olimpo delle rockstar, dando vita a un concerto ‘rock clown’ tra sudore, emozioni, pantaloni attillati, capelli  cotonati e, naturalmente, stivali a zeppa! 
Domani, domenica 31 luglio, nella Piazzetta del Teatro del CAPOLUOGO, Matthias Martelli indosserà invece i panni di un bizzarro “Mercante di monologhi”.



Protagonista dello spettacolo è un giullare moderno che, con il suo vecchio carretto di legno rigonfio di vestiti, si diverte a cambiare continuamente identità… Tra comicità, musica, magia e trasformismo, Matthias Martelli - da esilarante mercante di parole qual è - dà vita ad una galleria di personaggi assurdi, così assurdi da sembrare reali, tanto che al pubblico verrà spon-taneo chiedersi: “Ma in che mondo viviamo?”…

Entrambi gli spettacoli iniziano alle
21.15 e sono ad ingresso gratuito.

La rassegna “Strani teatri di strada” si chiude il prossimo fine settimana, con gli ultimi due appuntamenti in programma sempre nel Borgo di FONTANA e nella PIAZZETTA DEL TEATRO del capoluogo.


Per tutti i dettagli sulla rassegna (a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune e dell’Associazione “Cà Rossa”), consultare il sito internet
www.comune.sassomarconi.bologna.it




Prorogata al 6 agosto la scadenza per Videocontest 2016.


RICEVIAMO



Viste le richieste di parecchi partecipanti al Videocontest di prorogare il termine della scadenza, prevista per il 29 luglio,  la Cassonetto Film Productions ha deciso di posticipare la consegna dei materiali al 6 agosto 2016 per dare a tutti la possibilità di partecipare al concorso di cortometraggi di Sasso Marconi.

Ricordiamo a tutti che la serata finale è prevista per sabato 24 settembre presso il Cinema Teatro di Sasso Marconi.

Nel frattempo ringraziamo i partecipanti che hanno già inviato i loro materiali e rimaniamo in attesa degli altri concorrenti.
 

I contatti per la consegna dei materiali sono:

Infoline  347.5095766 (mercoledì dalle 15 alle 19)
Mail  videocontest2016@gmail.com >> inviate a questo contatto i file tramite wetransfer
Sito www.officinedistrada.it oppure sulla Pagina Facebook

Risolviamo il nodo di Casalecchio con la limitazione del traffico ? Ma non si era detto che limitare il traffico non serve a niente ?

Altra doccia fredda per i pendolari della 4 ruote e per residenti della valle del Reno e del Setta. A ottobre entrerà in azione la limitazione del traffico che coinvolge i comuni di Casalecchio di Reno e di Sasso Marconi. Chi sperava nella soluzione del nodo di Casalecchio con la realizzazione del cosiddetto 'tubone', un bypass sotterraneo ottenuto con il prolungamento della Nuova Porrettana fino alla tangenziale di Bologna, per arrivare a una 'viabilità scorrevole e quindi meno inquinante' sconta ora l'ennesima delusione. Inspiegabile poi perchè non sia dia il via ai lavori poiché da oltre un lustro sono disponibili i soldi necessari.

C'è da chiedersi poi perchè la limitazione non coinvolga l'autostrada, probabilmente la principale fonte inquinante e perchè si continuino a promettere ' progressi occupazionali' in un'area orfana di mobilità adeguata. E se il progetto non fosse proprio quello di soffocare l'economicità e l'occupazione in queste due vallate, tradizionalmente piuttosto attive nel settore industriale?

Ecco l'articolo di un ufficio stampa dal titolo 'Liberiamo l'aria 2016-2017' che rivela il futuro prossimo dei comuni 'inquinati'.

Traffico in tangenziale

Nuove regole per 13 Comuni del territorio metropolitano

Migliorare il presente proteggendo il futuro è l'obiettivo principale del Piano Aria Integrato regionale-PAIR 2020 che da quest'anno coinvolgerà per la prima volta anche 11 Comuni dell'agglomerato di Bologna (Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Zola Predosa) oltre a Bologna e Imola già interessate dalle limitazioni dal 2015.

Il Piano regionale nasce dalla necessità di proteggere la salute dei cittadini e la qualità dell’ambiente in cui viviamo facendo rientrare il livello delle sostanze inquinanti attraverso
90 misure di intervento su diversi ambiti (mobilità e trasporti, energia, attività produttive, agricoltura, edilizia). Adottato a luglio 2014 dalla Regione Emilia-Romagna e in via di approvazione, il Piano è attualmente in salvaguardia quindi a tutti gli effetti vigente.

Tra le misure connesse alla mobilità il PAIR prevede l'adozione di alcune regole di
limitazione della circolazione a decorrere dal 1 ottobre 2016 nel territorio dei Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti nonché nei Comuni appartenenti all’agglomerato di Bologna(65% della popolazione totale della provincia, 24% del territorio provinciale).
Per la precisione le limitazioni verranno applicate
dalle 8.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche (prima domenica del mese, tranne quella di gennaio), dal 1 ottobre al 31 marzo, per alcune classi di veicoli benzina e diesel.
Sono esclusi dalle limitazioni tutti i veicoli elettrici, ibridi, a metano e GPL, o con almeno 3 persone a bordo (car pooling) e i veicoli in deroga che verranno specificati nelle ordinanze dei singoli Comuni. Possono inoltre circolare i veicoli a benzina EURO2 e successivi e i diesel EURO 4 e successivi. Per quanto riguarda motocicli e ciclomotori, possono circolare quelli di classe EURO 1 e successivi.

In caso di superamento del valore limite giornaliero del PM10 per
7 giorni continuativi, si applica la limitazione della circolazione anche alla domenica successiva allo sforamento e le limitazioni interesseranno anche tutti i veicoli diesel EURO IV.

La Città metropolitana di Bologna si sta occupando insieme a Regione, Anci regionale, Arpae e Comuni, del
coordinamento tecnico per l'applicazione del Piano a livello metropolitano con l'obiettivo di definire i criteri di individuazione delle aree interessate alle limitazioni, i percorsi di accesso a parcheggi e stazioni SFM e di uniformare ordinanze comunali, cartellonistica e comunicazione, in modo da semplificare o omogeneizzare le regole, consentendone una più semplice comprensione per i cittadini.

'Liberiamo l'aria'



venerdì 29 luglio 2016

Mirco Baldi. " La Memoria non va a Corrente Alternata'.

Di Mirco Baldi

ex capogruppo del gruppo civico 'Voltiamo Pagina'.

Vorrei riportare all'attenzione dei miei concittadini una interrogazione fatta nel 2012 con cui si sottolineava il mancato inserimento di un nominativo nell'elenco lista dei rastrellamenti del 22 luglio del 1944 a Grizzana Morandi. Interrogazione che ad oggi, dopo 70 anni dai fatti e quattro dalla nostra segnalazione, non ha avuto risposta e tanto meno si è provveduto alla correzione. Tutto è ancora come prima.


Al testo dell'interrogazione , che allego, aggiungo queste mie considerazione che titolo 'MEMORIA A CORRENTE ALTERNATA ':

In questi giorni abbiamo letto su giornali e su social una levata di scudi contro un'iniziativa intrapresa da Appennino Tricolore a Marzabotto di critica al nuovo insediamento per migranti Da quello che abbiamo letto sembrava che le lancette della storia fossero tornate indietro di almeno 70 anni.
Premesso ciò e per sgomberare il campo da dubbi o incomprensioni, il VALORE STORICO del Comune di Marzabotto è un fondamento della nostra democrazia....vi è un però che NON convince e qui tiriamo in ballo la MEMORIA collettiva per ricordare tutte le persone che in quelle stragi persero la vita per mano dei nazisti.

Ricordo di nuovo che, quale gruppo civico Voltiamo Pagina, abbiamo presentato l'11 luglio 2012 protocollo n. 5086 un'interrogazione al fine da dare pieno compimento alla 'Memoria' delle vittime delle SS in territorio di Grizzana Morandi. Ad oggi, 201,6 tale lista non è ancora stata aggiornata....cosa dovremmo pensare ?
Non pensiamo certo a una congiura dei "comunisti" . Però saremo grati se dopo 70 anni da quei fatti e QUATTRO ANNI dalla nostra richiesta la MEMORIA fosse esaudita anche ricordando e scrivendo questo nominativo dimenticato nelle pieghe della storia.

 

L'impegno di capogruppo della lista civica Voltiamo Pagina è stato affidato a Bruno Bonifaci ( nella foto) che ha sottoscritto l'intervento di Baldi.

Ondata di calore in arrivo domani, 30 luglio, a Bologna e nei comuni limitrofi.

ASL informa:


In arrivo domani, sabato 30 luglio, una ondata di calore con possibili disagi per i cittadini residenti a Bologna e nei comuni limitrofi di Casalecchio di Reno, Castel Maggiore e San Lazzaro di Savena.

È previsto che l’ondata persista almeno fino a domenica 31 luglio.
Sono stati allertati, come di norma, i pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, oltre che gli infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana.

Inoltre, per gli anziani particolarmente fragili l’Azienda Usl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, il progetto di sostegno e-Care, che prevede telefonate con frequenza settimanale, eventuali interventi di assistenza a domicilio, attività di socializzazione presso strutture ricreative.
Attivo anche il numero verde gratuito 800 562 110, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18,  il sabato dalle 8.30 alle 13, per informazioni sui rischi per la salute e sui comportamenti da adottare in caso di ondata di calore.
Sempre per informazioni, infine, è disponibile anche il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033, gratuito e attivo tutti i giorni feriali, dalle ore 8,30 alle ore 17,30, il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30.
Come affrontare le ondate di calore
Tra le precauzioni per affrontare le ondate di calore è bene ricordare di limitare, per quanto possibile, la permanenza all’aperto nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 17), di bere molto e spesso, anche quando non si ha sete, evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri e, in generale, bevande ghiacciate o fredde. E’ bene, inoltre, fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea, e utilizzare i climatizzatori regolando la temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto a quella esterna. Se si utilizzano ventilatori, infine, evitare di rivolgerli direttamente sul corpo.
Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, delle donne in gravidanza, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco), di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, oltre che di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione di calore.

Sasso Marconi. Ruba uno scooter e si allontana, ma i Carabinieri lo fermano a un posto di controllo.


Ruba lo scooter a Sasso Marconi e dopo giorni continua a girare tranquillamente con il mezzo rubato nella vicina Borgonuovo. Che l'imprudente amante delle due ruote finisse nella rete dei Carabinieri quindi non stupisce.
I Carabinieri di Sasso Marconi infatti hanno denunciato un 23enne italiano per furto aggravato.

Il giovane, che ha qualche precedente di polizia, è stato identificato ieri notte sulla Statale Porrettana, all’altezza di Borgonuovo, mentre si trovava in sella a uno scooter Malaguti F12. Dal controllo dei Carabinieri è emerso che il mezzo era stato recentemente rubato a un cliente di un bar di Sasso Marconi. Lo scooter è stato sequestrato in attesa di essere restituito al legittimo proprietario, un 34enne italiano.

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

Sasso Marconi. La Caritas parrocchiale chiama alla 'solidarietà alimentare'.

Foto d'archivio
La parrocchia di Sasso Marconi destina il prossimo fine settimana alla raccolta di beni alimentari per la Caritas parrocchiale.

Chi vorrà potrà portare nella chiesa del Santuario quanto ha deciso di destinare al fine proposto dalla parrocchia . 

I volontari della Caritas provvederanno poi a distribuire quanto offerto a coloro che si trovano in necessità.

Festa Agreste a Monzuno. E' quella rimandata per pioggia.


L'assessore di Monzuno, Ermanno Pavesi, informa:


Per tutto il giorno di domenica prossima, 31 luglio, è Festa Agreste (il 19 giugno venne rimandata per pioggia) al Campeggio Le Querce. 

Il programma prevede , animazioni bambini, giochi campestri,  Nutella Party,  e mercatino dell'artigianato, 
Inoltre, mercato dei prodotti locali con salumi, formaggi, miele, marmellate, dolci montanari e stuzzicherie varie.

Funzionerà lo stand delle crescentine e delle tigelle.




In occasione della festa verrà presentato, alle 10,  il libro 'Il canto consapevole' di Barbara Truzzi, che inaugurerà anche la sua personale.


Lo prossima domenica di Sasso Marconi è quella di Collezionando.

Domenica prossima, 31 luglio, dalle 9 alle 18, il centro di Sasso Marconi darà spazio a 100 bancarelle di ' COLLEZIONANDO ', il mercatino mensile dell’usato che si tiene ogni quarta domenica del mese .

In esposizione e vendita, oltre ad oggetti di modernariato, opere d’arte e d’ingegno.



giovedì 28 luglio 2016

Le dettagliate considerazioni di Marco:

Immagine web



Marco naviga e non dimentica, anzi registra:

Ribadisco quanto scritto nelle mail sottostante. Aggiungendo che al di là che il trasporto regionale è cofinanziato dalle regioni, la sicurezza in questo caso non può essere demandata alle singole Prefetture, bensì a livello nazionale.
Non dovrebbe essere difficile, né si dovrebbe togliere nulla alla libertà personale del singolo obbligandolo a circolare con un documento e rendendone obbligatoria l'esibizione eliminando la parte dove si parla di declinare le proprie generalità.




Di letteratura credo ce ne sia a sufficienza.






Prendendo spunto dall'ennesima aggressione ad un capotreno

http://www.renonews.it/unione-comuni-dellappennino-bolognese/vergato/2016/01/02/vergato-aggredisce-capotreno-arrestato/

http://vergatonews24.it/2016/01/02/vergato-aggredisce-il-capo-treno-perche-non-ha-il-biglietto-e-ubriachi-al-volante-arrestati/

http://notiziefabbriani.blogspot.it/2016/01/a-vergato-un-viaggiatore-portoghese.html

mi sono poi andato a leggere una risposta, datata 27 luglio 2015, ad uno dei tanti atti ispettivi rivolti al competente Assessore per fatti sicuramente più gravi di quello pubblicato oggi, avvenuti in altra Regione

http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=all&pg=AIS/10/2015/AIS_10_789_c1/AIS_10_789_c1_v1.pdf&blob=1&pg_t=application/pdf&pg_a=n&pg_dir=a&id_doc=71ccab91-640c-2edd-0249-55b2404ca34b


Verso la fine della risposta, esordisce con questa conclusione:

<<alcuni dei quasi 1000 treni del trasporto regionale ...... hanno quindi, tra i passeggeri, un carabiniere o un agente di polizia, pronto a intervenire i caso di bisogno.

Immaginare che tutti i treni debbano essere scortati dalla polizia ferroviaria appare una ipotesi alquanto improbabile per i rilevanti costi, anche organizzativi, che ciò comporterebbe.>>


Allora io dico che anche il costo sanitario (cure sanitarie del capo treno) e di giustizia (nomina del difensore d'ufficio e costi di traduzione degli atti (e della persona da Vergato a Bologna qualora il soggetto fermato non parla correntemente l'italiano) spalmati:  il primo su tutta la popolazione fisica e giuridica regionale che paga l'irpef regionale; la seconda sull'intero territorio nazionale, ha un rilevante costo che non verrà certo recuperato nei confronti di certe categorie di persone di sicura indigenza.

Altra cosa di non poco conto che rilevo, il fatto che si debba fare  ricorso alle risorse umane e finanziarie dei Carabinieri quando in questo contesto il Corpo di Polizia che ha competenza risulta essere  la Polizia Ferroviaria. 

Tale "distrazione temporanea" in termini di pattuglie  fa in modo che poi una parte del territorio rimanga "scoperto" da controlli istituzionali dell'Arma. Soprattutto fuori dai Capoluogo di Regione e Provincia dove essi hanno quasi l'esclusiva per il controllo del territorio in relazione alla sicurezza e ordine pubblico che per la prevenzione ela repressione dei reati.

http://www.poliziadistato.it/articolo/view/23465/

lascio a voi il compito di analizzare gli "n" uomini in divisa in "n" caserme e gli "n" passeggeri per dare la giusta dimensione (non politica) in proporzione tra offerta della sicurezza e su quanti obiettivi questa offerta deve dare riscontro (stazioni, linee ferroviarie, treni)

https://www.ansf.it/documents/19/1563708/protocollo_intesa_ANSF-POLFER.pdf

http://www.publicpolicy.it/ferrovie-mit-aggressioni-44084.html

Una via di mezzo potrebbe essere la possibilità di far co-finanziare alla Regione, con risorse Europee, di Trenitalia-Tper e dei Comuni toccati dalla linea e da quelli limitrofi,  l'apertura di una "filiale" di Polizia Ferroviaria (con max 2 tre agenti in servizio dalle 6 alle 22) a metà percorso tra Porretta e che so Sasso Marconi.

e di spendere poche migliaia di euro per l'acquisto di spray al peperoncino da parte di Trenitalia in concorrenza con la Regione (per i treni cofinanziati) in vendita nelle armeria (aventi le caratteristiche che si possono leggere su questo sito)

http://www.poliziadistato.it/articolo/11279-Spray_per_la_difesa_personale/

da consegnare in dotazione a bordo dei treni, al solo scopo di evitare e di subire aggressioni fisiche da parte dei piu' esagitati e/o riottosi non potendo, come pubblici ufficiali, utilizzare mezzi coercitivi come le forze di polizia.

Da ultimo, sempre dalla risposta del competente Assessore si rileva che i capi treno sanno della presenza delle forze dell'ordine a bordo dei treni. 

Ma noi passeggeri no.

Come da annuncio ci invitano sempre a rivolgerci al Capo treno in caso di necessità poichè è la figura di riferimento. 

Provocatoriamente chiedo, da come stanno evolvendo le cose, se dovremo rivolgerci  al Paradiso  prima di salire a bordo di un treno.

Marco.





C’è un obbligo di avere con sé un documento d’identità da far visionare in caso di un controllo di polizia o quando un pubblico ufficiale in servizio di controllo a bordo dei treni chiede il riconoscimento di un passeggero sprovvisto di titolo di viaggio?
Io questo obbligo non sono riuscito ad individuarlo, né ho rilevato sanzioni qualora un cittadino a passeggio sulla parte di crosta terrestre politicamente chiamata Italia né al passeggero sprovvisto di titolo di viaggio sulle medesima porzione di crosta terrestre di cui sopra.
La Carta d’Identità è prevista dal Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza che, all��art. 3 impone l’obbligo al Sindaco di rilasciare la carta, ma nessun obbligo di in capo al cittadino di richiederla.
Quindi  ne discende che nessuno può imporci di avere un documento.
Al successivo art. 4 osservo però che
L'autorità di pubblica sicurezza ha facoltà di ordinare che le persone pericolose o sospette e coloro che non sono in grado o si rifiutano di provare la loro identità siano sottoposti a rilievi segnaletici. Ha facoltà inoltre di ordinare alle persone pericolose o sospette di munirsi, entro un dato termine, della carta di identità e di esibirla ad ogni richiesta degli ufficiali o degli agenti di pubblica sicurezza.” 
Come stabilire se una persona è “pericolosa o sospetta” potrebbe richiedere defatiganti esercizi mentali.
osserviamo però che il Testo Unico prevede che l’obbligo possa essere imposto solamente alle succitate categorie, di fatto escludendo tutti gli altri, che possono quindi andare in giro con le tasche vuote (anche perché c’è crisi).
Però il primo comma prevede che chi rifiuta o non è in grado di “provare” la propria identità possa essere sottoposto a rilievi segnaletici.
Che nel lato pratico lo si può tradurre nell’ “essere portato in caserma o commissariato ed essere sottoposto ad accertamenti”.
Chi è che può chiederci informazioni circa la nostra identità?
Non solo le forze di polizia, ma qualunque pubblico ufficiale, come stabilisce il Codice Penale, art. 651 (ma quello citato prima non si chiama “Testo Unico” perché dovrebbe raccogliere tutte le norme di pubblica sicurezza in un solo testo?):
Chiunque, richiesto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, rifiuta di dare indicazioni sulla propria identità personale, sul proprio stato, o su altre qualità personali, è punito con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda fino a euro 206”.
Quindi anche altri soggetti con la qualifica di pubblico ufficiale possono chiederci  “indicazioni” circa l’identità, ma, di nuovo, non scaturisce nessun obbligo di possedere un documento, dato che queste indicazioni il cittadino può fornirle semplicemente a voce.
Possiamo allora stare tranquilli e non avere documenti?
Di converso, a titolo esemplificativo, se siete alla cassa di un supermercato e volete pagare con la carta di credito e questa non è accompagnato dal documento di identità, non potete certo raccontare di voi alla cassiera per procedere all’acquisto della merce scelta dagli scaffali.
Se dobbiamo ritirare  un esame medico, se sottoscriviamo un’utenza telefonica o quant’altro ci viene chiesto un documento d’identità, quindi meglio averlo con noi, anche nel caso di un controllo di polizia.
 
Io ci rilevo una bestiale incoerenza. Spero la sappiate rilevare Voi e possiate proporre un cambio nella normativa sulla Pubblica Sicurezza che dovrebbe essere di rango superiore alle esigenze di una carta di credito o alla diritto alla privacy rispetto al potenziale portatore di patologie. Rispetto a possedere il documento anche per i controlli di polizia.
Marginalmente vi offro questo florilegio circa il ginepraio dei documenti di identità di altri paesi a noi vicini.





Lizzano in Belvedere. In quattro assaltano una casa per svuotarla. Provvidenziale un controllo dei Carabinieri.

A Lizzano in Belvedere, i Carabinieri della stazione locale, coadiuvati da quelli di Gaggio Montano, hanno arrestato quattro moldavi, un 19enne due 20enni e un 25enne, per tentato furto aggravato in concorso ai danni di un’abitazione situata nell’Appennino bolognese che avevano raggiunto a bordo di una BMW. L’auto, parcheggiata lungo la strada e chiusa a chiave, ha attirato l’attenzione dei Carabinieri. Questi, avvicinandosi per un controllo, hanno udito dei forti rumori metallici provenire da una casa situata nelle vicinanze. I militari, precipitatisi sul posto, si sono accorti che alcuni ragazzi stavano scappando nel bosco per evitare di essere fermati a seguito del tentato furto con scasso che avevano messo in atto cercando di entrare da una finestra dell’abitazione. Fermati poco dopo mentre tentavano di raggiungere la BMW, i quattro soggetti sono stati arrestati e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, tradotti nel Carcere di Bologna in attesa della convalida dell’arresto.  



Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

SAECO DI GAGGIO MONTANO: LEGA, M5S E FI SPRONANO LA GIUNTA A PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI.

Riceviamo:
 Adesso basta con le promesse e con le parole al vento. Servono i fatti e servono subito. La situazione economico-lavorativa dell’Appennino bolognese non può essere lasciata ancora in un angolo come se il problema non riguardasse la nostra regione”.
Così Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord illustra un’interrogazione a sostegno dei dipendenti della Philips-Saeco di Gaggio Montano (BO) sottoscritta anche dai consiglieri Raffaella Sensoli e Silvia Piccinini (M5S); Galeazzo Bignami ed Enrico Aimi (FI)”.
Questa larga condivisione – spiega Marchetti -, vuole riportare sotto la luce dei riflettori, una situazione come quella dell’appennino, troppo spesso dimenticata”.
Il 4 febbraio 2016 – si legge nel testo dell’interrogazione - presso il Ministero dello sviluppo economico, alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, del sindaco del comune e della Città metropolita di Bologna Virginio Merola, e del Sindaco di Gaggio Maria Elisabetta Tanari è stata sottoscritta un’intesa per accompagnare la fase di riorganizzazione aziendale della Philips-Saeco di Gaggio Montano e consentire a coloro che hanno accettato volontariamente la mobilità di potersi ricollocare nel mondo del lavoro”.
Tra gli interventi per le misure di politica attiva del lavoro per favorire il reinserimento occupazionale di lavoratori in mobilità – continuano i firmatari del documento - è stato messo a disposizione un milione di euro dal Fondo sociale europeo 2014-2020 mentre la Regione e il Ministero dello Sviluppo Economico  hanno avviato un’analisi complessiva sulla reindustrializzazione della parte del sito produttivo non più utilizzato dalla multinazionale olandese”.
Per questo – sostiene Marchetti -, alla luce delle difficili condizioni dal punto di vista occupazionale e industriale in cui versa l’Appennino bolognese e vista l’approvazione in aula dell’atto di indirizzo n.1772 con cui (a fine 2015) si invitava la Giunta a perseguire ogni ulteriore iniziativa che sarebbe stata ritenuta utile a contribuire alla positiva soluzione della crisi della Saeco, salvaguardando la produzione nello stabilimento gaggese, impegnandola altresì a utilizzare la Conferenza per la montagna come momento per la predisposizione di politiche industriali per tutto l’Appennino vogliamo sapere che cosa è stato fatto. Alla Giunta – conclude – chiediamo di sapere il costo e l’esito dell’analisi avviata tramite una società specializzata per la reindustrializzazione della parte del sito produttivo non più utilizzato e in che modo la Regione si è attivata per la predisposizione di politiche industriali per la montagna. Il tempo delle parole è finito. La nostra gente chiede interventi concreti”.