domenica 27 gennaio 2013

A bordo di un furgone con quaranta batterie esauste. Due rumeni denunciati dai Carabinieri.




L’accaduto forse spiega perché lungo le sponde dei fiumi o nelle piazzole delle strade poco frequentate della collina troviamo cumuli di rifiuti abbandonati. Qualcuno, all’atto di cambiare la batteria, per non pagare gli oneri dello  smaltimento sembra preferisca servirsi di chi li porta nelle discariche abusive. In questo modo migliora il proprio utile se il cliente paga intero il prezzo della merce cambiata (il prezzo è determinato anche dagli oneri di smaltimento) o riesce a fare ‘concorrenza sleale’ smerciando il proprio prodotto a un prezzo più basso. Froda così, non solo il cliente o il concorrente, ma danneggia fortemente l’ambiente.
Ecco un caso che potrebbe provare quanto detto .
Durante un controllo i Carabinieri di Minerbio  hanno incrociato un Volkswagen Krafter, con due persone sospette a bordo. Il veicolo è stato inseguito e fermato poco dopo. Gli occupanti, alla vista dei militari, si sono agitati e preoccupati hanno fatto ai Carabinieri diverse domande per capire la ragione  del controllo. Avendo ipotizzato di essere in presenza di un illecito, i Carabinieri  hanno ispezionato il bagagliaio del veicolo e hanno trovato sotto un lenzuolo quaranta batterie esauste per auto di varie dimensioni, tipologia e peso. Il materiale, trattandosi di rifiuti ‘pericolosi e speciali’, è stato sequestrato. I ‘trasportatori’, due cittadini rumeni incensurati di ventiquattro e trent’anni, sono stati denunciati perché sprovvisti dell’autorizzazione per svolgere quel genere di raccolta, trasporto, recupero e commercio di rifiuti e per gestione di rifiuti non autorizzata.

Sarebbe interessante sapere se l’illecito è frutto di una illecita attività dei due protagonisti o se qualcuno si è servito di loro per tentare di smaltire, evidentemente in modo illegale, materiali di quel tipo e quale era il punto d’arrivo del trasporto.


Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

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