L’accaduto
forse spiega perché lungo le sponde dei fiumi o nelle piazzole delle strade
poco frequentate della collina troviamo cumuli di rifiuti abbandonati. Qualcuno,
all’atto di cambiare la batteria, per non pagare gli oneri dello smaltimento sembra preferisca servirsi di chi
li porta nelle discariche abusive. In questo modo migliora il proprio utile se
il cliente paga intero il prezzo della merce cambiata (il prezzo è determinato
anche dagli oneri di smaltimento) o riesce a fare ‘concorrenza sleale’
smerciando il proprio prodotto a un prezzo più basso. Froda così, non solo il
cliente o il concorrente, ma danneggia fortemente l’ambiente.
Ecco un caso
che potrebbe provare quanto detto .
Durante un
controllo i Carabinieri di Minerbio hanno
incrociato un Volkswagen Krafter, con due persone sospette a bordo. Il veicolo
è stato inseguito e fermato poco dopo. Gli occupanti, alla vista dei militari,
si sono agitati e preoccupati hanno fatto ai Carabinieri diverse domande per
capire la ragione del controllo. Avendo ipotizzato
di essere in presenza di un illecito, i Carabinieri hanno ispezionato il bagagliaio del veicolo e hanno
trovato sotto un lenzuolo quaranta batterie esauste per auto di varie
dimensioni, tipologia e peso. Il materiale, trattandosi di rifiuti ‘pericolosi
e speciali’, è stato sequestrato. I ‘trasportatori’, due cittadini rumeni
incensurati di ventiquattro e trent’anni, sono stati denunciati perché sprovvisti
dell’autorizzazione per svolgere quel genere di raccolta, trasporto, recupero e
commercio di rifiuti e per gestione di rifiuti non autorizzata.
Sarebbe
interessante sapere se l’illecito è frutto di una illecita attività dei due
protagonisti o se qualcuno si è servito di loro per tentare di smaltire,
evidentemente in modo illegale, materiali di quel tipo e quale era il punto
d’arrivo del trasporto.
Comando
Provinciale Carabinieri di Bologna
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