martedì 30 giugno 2009

AIUTO al RAMAZZINI

Giochi, musica e scorpacciata di tigelle, crescentine e borlenghi vino nuovo e birra tedesca per aiutare l’Istituto Ramazzini nella ricerca contro il cancro.

Questo il programma per il 3, 4 , 5 e 6 luglio a Zappolino . Gli stand gastronomici apriranno ogni giorno alle 19. Ma ciò che caratterizzerà la ‘Festa di mezza estate’ saranno il concorso di ‘nuove voci’ in calendario nella serata di sabato, ‘il palio dei carrioli, alle 10 di domenica aperto a chiunque si sarà procurato il ‘carriolo’. Poi, alle 22.30, elezione di ‘miss bikini 2009’. Conclude la festa lo spettacolo alle 21.30 di Duilio Pizzocchi e alle 23.00 estrazione della mega lotteria con primo premio un gioiello. Per tutta la durata della festa saranno presenti un maxi scivolo e giostre per bambini e tutte le serate saranno accompagnate da intrattenimenti ludici e musicali.

Nuova Porrettana


Ieri mattina alle 10 è scattata l’ora ‘zero’ della nuova Porrettana con il taglio del nastro di inaugurazione da parte del neo sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti.

Dopo pochi minuti i tecnici di Anas hanno tolto le barriere alle rampe di ingresso e il primo convoglio di auto ha potuto percorrere i sette chilometri di bretella stradale che fungono sostanzialmente da tangenziale agli abitati di Sasso Marconi, Pontecchio e Borgonuovo. La nuova statale ha quattro svincoli in ingresso e in uscita: a Borgonuovo, a Pontecchio Marconi ( all’altezza di via Pila), a San Lorenzo e a Sasso Marconi (riutilizza la ex uscita della A1).

La strada è stata realizzata da Società Autostrade contemporaneamente alla Variante di Valico e sarà presa in carico da Anas che cederà al Comune il tratto storico della Porrettana sostituito dalla arteria appena inaugurata. Al Comune compete anche la manutenzione delle bretelle di allacciamento della nuova Porrettana con la viabilità ordinaria. Rimane da completare la bretella di uscita di San Lorenzo i cui lavori sono stati sospesi poiché nell’area sono state trovate delle ‘fornaci’ romane del terzo secolo dopo Cristo. Fornaci utilizzate probabilmente per la costruzione di un grande edificio di cui si sospettava l’esistenza e di cui sono stati trovati in passato alcuni resti.

A tener banco nella giornata, oltre alla Porrettana che c’è, anche ‘quella che non c’è’. Si tratta del tratto già progettato che attraversando l’abitato di Casalecchio in sotterranea consentirà la soluzione del ‘nodo di Casalecchio di Reno’. Per l’opera, ritenuta indispensabile sia per la mobilità ordinaria, sia per assicurare alla valle del Reno il ruolo di zona industriale che ha avuto fino ad ora, è già approvato in via definitiva il progetto , sono già disponibili 150 milioni di euro (forniti da Autostrade) dei 220 necessari. Mancano quelli delle Ferrovie (il sottopasso ospiterà anche la strada ferrata) e quello dello Stato attraverso il Cipe.

“E’ un’opera fondamentale per il futuro delle valli legate alla Porrettana”, ha detto il sindaco uscente Marilena Fabbri, che ha vissuto in prima persona la vicenda ‘Porrettana’. “Per ottenere in tempi brevi questo risultato è necessario fare quadrato, istituzioni pubbliche e mondo economico. Non è pensabile lasciare l’onere ai soli Comuni”.

Il sindaco Stefano Mazzetti ha sottolineato quanto l’entrata in servizio sia importante: “E’ grazie all’impegno congiunto di tutti gli enti coinvolti che si è raggiunto questo importante risultato.”, ha sottolineato. L’ingegnere Giovanni Dionisi, direttore del III tronco ha invece confermato che il nuovo casello autostradale sorgerà a Borgonuovo.

Nozze d'Oro con il Lavoro


“ Il tuo aiuto prezioso, la tua grande esperienza ci hanno accompagnati nel corso di 50 anni nella cura dell’azienda Funi. Con riconoscenza, gratitudine e affetto per tanta fattiva collaborazione”. E’ la scritta della targa che è stata consegnata domenica scorsa a Giorgio Rimondi per la sua fedeltà al lavoro. Fedeltà che lo ha legato all’azienda vitivinicola Funi di San Lorenzo in Collina per ben 50 anni. Un ruolo che ha portato Giorgio ad essere un punto di riferimento essenziale nell’organizzazione produttiva dell’azienda che offre al mercato i noti ed apprezzati vini delle colline bolognesi. Le ‘nozze d’oro’ con il lavoro sono state festeggiate in un incontro conviviale alla Grotta di Mongardino dove Vittorio, Clara, Giampaolo e Daniela della famiglia Funi hanno ricordato il percorso dell’azienda in questo mezzo secolo e sottolineato il loro compiacimento per la presenza costante e sicura di Giorgio. Alla festa era presente anche Giorgia, la nipotina del vitivinicoltore festeggiato, la più divertita della festa.

lunedì 29 giugno 2009


E’ decisamente stato fortunato il piccolo capriolo ‘alla cuccia’, a incontrare Joara Emeri. Il piccolo ‘batufolo’ di pelo e ossa, tremante perché incapace di capire cosa doveva fare di fronte a quella presenza insolita , deve essersi rilassato quando si è reso conto che la piccola Joara non aveva cattive intenzioni, anzi… pareva molto compiaciuta di averlo incontrato.

La bambina avrebbe voluto abbracciare quel piccolo animale indifeso e rassicurarlo che nessuno gli avrebbe fatto del male perché a difenderlo c’era lei.

Non si spiegava poi perché la mamma lo avesse abbandonato. Cosa poteva aver fatto per meritare una così severa punizione?

A darle le spiegazioni necessarie il nonno Aleardo che ha spiegato come le mamme dei caprioli lasciano i loro piccoli in un posto da loro conosciuto, poi si recano alla ricerca di cibo. All’ora opportuna ritornano dal piccolo per allattarlo. Il profumo consente alla mamma di riconoscerlo.

Ha quindi chiesto a Joara di non toccare il piccolo per non confondere poi la mamma. Joara ha obbedito scrupolosamente e ha lasciato il posto perché la mamma del suo bamby non la vedesse.

Joara, che già ha curato e allattato una lepre, pare destinata a seguire le orme di Licia Colò e diventare la ‘amica degli animali’.

Emil Fierando a Monzuno



I più attenti alla presenza delle api sono stati i bambini del paese, affascinati da quella massa di piccoli corpi racchiusi fra due vetri che consentiva di ammirare il lento e continuo muoversi delle api in una sorta di sublimazione della cooperazione e della operosità.

Tutto il mondo animale in un modo o nell’altro è amico dell’uomo. L’ape però lo è per antonomasia: con il suo migrare di fiore in fiore consente alle piante la produzione della frutta e all’uomo di impossessarsi di tutto ciò che questa operazione le permette di portare all’arnia.
La genuina curiosità dei bambini è poi stata appagata con la dimostrazione di ‘smielatura’ offerta dagli apicoltori di Monzuno che hanno voluto ricordare, nella giornata di festa ‘Emil Fierando’, Antonio Monti il loro grande maestro, scomparso il 19 febbraio scorso, che avrebbe compiuto 101 anni il 10 maggio. Una vita, quella di Antonio, trascorsa accanto alle api per le quali costruiva insostituibili arnie. Un amore per questo grande amico dell’uomo con cui ha ‘contagiato’ tanti suoi compaesani.

La fiera ha portato a Monzuno anche altri produttori della Strada dei Vini e dei Sapori dell’Appennino bolognese e ‘artisti dell’artigianato locale’ con offerte singolari: dalla birra ottenuta dal farro, al pane di qualità realizzato dai panificatori dell’associazione ‘Montagna Amica’, ai latticini e all’aceto di mela, singolarità molto apprezzata. Non sono mancati gli ormai più che apprezzati vini dei ‘Colli bolognesi’.
I panificatori hanno dato una dimostrazione di preparazione del pane che, dopo essere stato impastato, è stato cotto in un forno a legna preparato per l’occasione. Il pane cotto è poi stato offerto in degustazione. Dimostrazioni anche di ‘arte casearia’.
La manifestazione è stata l’occasione per il neo sindaco Marco Mastacchi di stare tra i concittadini e partecipare per l’intera giornata alla grande festa in cui l’Appennino ha offerto quanto di meglio possiede: degustazioni gratuite di latte e biscotti, formaggi e confetture, pane, salame e vino.

Infine si è inaugurata la nuova sala dedicata a Ivo Teglia, figura storica della cooperazione locale. Ivo Teglia, presidente dell’allora Cassa Rurale ed Artigiana di Monzuno, ha guidato la ‘Cassa’ dagli anni ottanta fino al nuovo millennio, gettando le basi per le fusioni che hanno portato all’attuale Emil Banca. La sala, destinata a iniziative culturali di privati e di enti pubblici a cui sarà concessa gratuitamente, è stata ampliata e finemente ristrutturata.

domenica 28 giugno 2009



MATTEO NARDELLA scrive


Nell'immagine, la riproduzione contenuta nel VAS, pag 40, dell'area di realizzazione dell'invaso contrassegnata dalla linea rossa.



IL MARE AL CENTRO DI MARZABOTTO!!


un altro inquietante progetto destinato a cambiare le caratteristiche ambientali e climatiche del paese: l’INVASO LATTERIA, localizzato su un vasto terrazzo tra la sponda sinistra del Reno e l’abitato di Marzabotto.
Per realizzare tale invaso il 7 aprile 2009 il Consiglio Provinciale, con deliberazione n. 38, ha adottato la variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) in recepimento del Piano di tutela delle acque della Regione Emilia Romagna, per la gestione delle risorse idriche dei prossimi dieci anni. Tale variante prevede la realizzazione di una nuova cava per la raccolta delle acque del fiume Reno di ben 22,51 ettari per una profondità di 7 metri ed un volume totale di 1.560.000 mc su di un area integra, sia fisicamente che paesaggisticamente, fra Marzabotto e il fiume. La cava, già proposta in sede preliminare di PIAE (Piano Integrato Attività Estrattive) ma non accolta, è stata giudicata dalla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) di criticità ambientale di fascia A e quindi ad altissimo impatto! Oggi questo ennesimo scempio sta per diventare realtà sul territorio del nostro comune, alle porte del capoluogo! . Un invaso artificiale, grande quanto l'intero abitato di Marzabotto,che cambierà il volto del nostro territorio, con evidenti conseguenze sul clima (il tasso di umidità è irrimediabilmente destinato ad aumentare) e effetti sulla popolazione, flora e fauna . Per estrarre quel volume di inerti dello scavo le strade dell'abitato saranno, per anni, attraversato da migliaia di camion carichi di ghiaia, con conseguente inquinamento da polveri e rumore.


Nel sottostante link del sito della Provincia troverete tutta la documentazione in merito,
http://www.provincia.bologna.it/ambiente/Engine/RAServePG.php/P/280911030300/M/257111030303


la mappa della cava/invaso è nel VAS.pdf pag 40 invaso Latteria.
http://www.provincia.bologna.it/ambiente/Engine/RAServeFile.php/f//acqua/pta/VAS.pdf

In relazione al procedimento di approvazione della variante al PTCP per il recepimento del Piano Tutela delle Acque (PTA) della Regione Emilia gli enti e organismi pubblici, le associazioni economiche e sociali e quelle costituite per la tutela degli interessi diffusi, i singoli cittadini nei confronti dei quali le previsioni del Piano adottato sono destinate a produrre effetti diretti potranno formulare osservazioni, secondo quanto disposto dall'art. 27, comma 6, L.R. 20/2000, redatte in carta semplice e presentarle presso il Servizio Tutela Ambientale del Settore Ambiente della Provincia di Bologna entro il termine di 60 giorni decorrenti dal 6 maggio 2009 (entro il 5 luglio 2009) al seguente indirizzo: Provincia di Bologna Settore Ambiente
Servizio Tutela Ambientale Via S.Felice 25, 40122 Bologna
Alla c.a. Michele Cerati
Altri recapiti: Michele Cerati Telefono 051 6598056 Email: michele.cerati@provincia.bologna.it

Inviato da
Matteo Nardella

sabato 27 giugno 2009

I Celti a Marzabotto







Marzabotto per tre giorni è tornata Kainua e rivive le emozioni degli antichi abitanti della città Etrusca . L’ampio parco Bottonelli, ospita l’accampamento delle milizie storiche e ospita la rievocazione dello scontro storico avvenuto a Marzabotto fra le orde celtiche e gli eserciti etruschi che avranno la peggio. Ne seguirà l’occupazione celtica di Kainua.

Oggi (domenica 28 giugno) il parco apre alle 11 con il mercato antico e gli stand gastronomici e segue un ricco programma di iniziative fra cui, alle 11.30, sfilata in abito storico lungo le strade della Città. Alle 15, spettacolo ironico sul mondo degli antichi, ‘ La Grotta delle Sibille’. Alle 16, conferenza ‘ giocattoli nell'Antichità’ a cura di Gianpaolo Stella.

Alle 16, Olimpiadi dell'Antichità . Alle 17, grande battaglia campale tra Falange Etrusco/greca e le Orde Boiche. Alle 17.30, rappresentazione dei rituali degli antichi presso il Tempio del Dio Tinia: presentazione delle nuove Sacerdotesse al Tempio. Giochi ed attività per bambini durante tutto il festival.

Alle 21.15 presso l'area archeologica rappresentazione de ‘Gli Uccelli di Aristofane’.

La nuova Giunta comunale di Sasso Marconi


Nuova giunta comunale nel segno della continuità quella di Sasso Marconi: cinque degli otto componenti infatti hanno ricoperto l’incarico anche nel mandato amministrativo appena concluso.

Le novità sono, oltre al sindaco Stefano Mazzetti che ha conservato per sé le deleghe per gli ‘affari generali e i rapporti con le istituzioni’, il vicesindaco Marilena Lenzi (cui è stata assegnata l’Istruzione, le politiche giovanili, pari opportunità e cooperazione internazionale) e Raffaele Amendola (Sport, tempo libero e trasporti pubblici). Le conferme sono, Massimo Masetti (Sanità, Servizi Sociali, protezione civile, informatica, decentramento e partecipazione), Adriano Dallea (cultura e comunicazione), Silverio Ventura (attività produttive, commercio, turismo, bilancio e personale), Andrea Mantovani (Urbanistica e lavori pubblici) e Pierpaolo Lanzarini (ambiente, verde pubblico e viabilità). Ha sorpreso la nomina a vicesindaco di Marilena Lenzi quando il ‘toto vice’ dava per certo l’incarico a Silverio Ventura. Quest’ultimo ha comunque commentato con soddisfazione il fatto che la scelta sia caduta sulla collega, unica presenza femminile in Giunta. Ha inoltre fatto parlare il fatto che la Giunta ha perso la rappresentanza di centro moderato, rappresentato nello scorso mandato da ben due esponenti della ex Margherita. La componente moderata è rappresentata ora dal solo Pietro Fortuzzi che siede però nel tavolo dei consiglieri.

Amministrative 2009 a Marzabotto

A proposito dei risultati elettorali di Marzabotto, Stefano Muratori scrive:


Caro Ugo,
anch’io sono un iscritto del PD, e prima di tutto credo che come partito dovremmo essere capaci di prendere atto che gli elettori del PD di Marzabotto si sono schierati in maggioranza con la lista di Romano Franchi (il quale era fino a poco prima delle elezioni iscritto al PD e non lo è più, ma non per sua scelta).
Ti chiedo di considerare attentamente i dati (che riporto di seguito) delle elezioni europee a confronto con quelle comunali.

>

2004 europee

%

2009 europee

%

IDV

83

1,86

382

8,9

IDV

Ulivo

2086

46,7

1757

41,0

PD

Socialisti

96

5,06

86

2,0

Sinistra Libertà

Comunisti Italiani

130

PRC

307

6,87

182

4,25

PRC

Bonino

90

2,01

97

2,26

Pannella

Lega

88

1,97

308

7,2

Lega

FI

678

22,8

909

21,2

PDL

AN

340

UDC

87

1,95

211

4,93

UDC

Altri

483

10,8

350

8,2

Altri

TOTALE

4468

4282

TOTALE

2004

comunali

%

2009

comunali

%

Masetti

2685

64,6

2390

57,8

Romano

Minelli

770

18,5

943

22,8

Cardi

Proietti

703

16,9

805

19,5

Morotti

Non validi

221

5,3

138

3,3

Non validi

TOTALE

4379

4276

TOTALE




Escludendo per un attimo il dato dell’elezione comunale, a Marzabotto le cose sono andate in modo molto simile al resto d’Italia.
Il PD perde il 5,5 % se lo confrontiamo all’Ulivo; la sinistra “alternativa”, fra PRC e Sinistra Libertà, perde il 5,5 %; solo l’IDV guadagna un bel 7 %.
La Lega guadagna il 5 %.
Siccome i dati di Marzabotto rispecchiano quelli nazionali penso che si possa assumere che le polemiche e le divisioni locali non hanno influito in modo sostanziale sulle posizioni politiche.
L’ordine dei partiti uscito dalle Europee a Marzabotto è il seguente
1° PD con 1757 voti
2° PDL con 909 voti
3° IDV con 382 voti
4° Lega con 308 voti
Quindi il PD, non è stato clamorosamente sconfitto come alcuni dicono. Certo che non possiamo essere contenti, e le divisioni a tutti i livelli sono probabilmente una delle principali cause del disorientamento dei nostri potenziali elettori.

Nei dati delle comunali vediamo che nonostante la destra sia cresciuta a Marzabotto alle elezioni europee, la Morotti con la lista sostenuta dal PDL e dalla Lega non prende che 805 dei 1217 voti disponibili.
D'altra parte Cardi dei potenziali 1757 voti del PD + 382 dell'IDV (dati delle Europee) ne perde almeno 1196. Se consideriamo che almeno il 40% degli elettori dell'IDV abbiano votato per Cardi (assunzione prudente visto che l’IDV sosteneva la lista di Cardi), almeno il 55 % degli elettori che a Marzabotto hanno votato per il PD alle Europee, non hanno votato per Cardi. E secondo me sono stati di più.

Perché il voto è andato così ?
Io abito nella zona “popolare” di Marzabotto centro, e questa è anche la zona che ha storicamente espresso percentuali di voto altissime per la sinistra. In questa zona molti anziani (zoccolo duro della sinistra marzabottese) assieme ad altrettanti giovani si sono fatti promotori del sostegno a Romano. Dobbiamo chiederci il perché è successo questo, e credo che le tue allusioni maliziose siano un indicatore di quanto sia urgente ricominciare a confrontarsi di più, apertamente ed in pubblico.
Tutti sappiamo che già da tempo circolavano parecchie voci critiche verso l’amministrazione uscente e verso la mancanza di dibattito pubblico (non so se a torto o ragione, ma la realtà è quella). Erano critiche diffuse ed alimentate dal passaparola popolare. I temi che hanno lasciato più perplessità a mio avviso sono stati quelli dell’uscita dalla giunta di Dante Franchi e del conseguente rimpasto, che non è stato accompagnato da alcun chiarimento pubblico. Poi c’è stato il Turbogas che è stato presentato come una cosa fatta, poi la causa legale contro il Bar della Colonia che si è dimostrata ingiusta; ed infine la pessima conduzione dell’Ufficio Tecnico Comunale, che per i semplici cittadini trova infinite difficoltà, in contrasto con gli ampliamenti degli indici e la libera mano alle imprese speculative per operazioni di dubbia convenienza per i cittadini di Marzabotto. Questo è quello che ho sentito fra le persone del mio vicinato. Non posso asserire che siano critiche giuste. Non sono sicuro di quanto sia effettivamente vero, ma le opinioni si sono formate con il passaparola anche per una certa chiusura dell’amministrazione e probabilmente del PD stesso. Credo che su questo si possano esprimere opinioni divergenti, ma la buona fede di chi critica non dovrebbe essere messa in discussione per evitare di essere offensivi verso persone che si sono impegnate per il paese prima di me e di te e lo hanno sempre fatto per senso civico.

Poi c’è stata la forzatura della scelta del candidato del PD senza una vera consultazione fra gli iscritti e fra gli elettori. Come sai bene c’è stata una riunione dell’Unione Comunale dei Circoli del PD (26 membri fra i quali tutti gli amministratori uscenti) che ha frettolosamente deciso a maggioranza senza consultare “la base” fra 3 candidati:
Romano Franchi (proposto da alcuni militanti del PD che erano critici verso l’amministrazione uscente)
Valter Cardi (proposto da una “cordata” guidata dai cacciatori)
Patrizia Zanasi (assessore uscente, certamente fra i più apprezzati della ex amministrazione)
In quella occasione Romano, che non era presente, è stato duramente attaccato dal sindaco uscente e da una schiera di persone coordinate
Romano non ha accettato questa imposizione e questo trattamento poco rispettoso dei sentimenti di larga parte dei sostenitori stessi del PD, ed ha poi deciso con il supporto di larga parte di questi ultimi di procedere ugualmente realizzando una sua lista civica.
In seguito i dirigenti del PD hanno deciso di procedere allo scontro con Romano pur sapendo che a Marzabotto la maggioranza degli elettori del PD hanno vissuto una storia dentro la quale Romano rappresenta una specie di mito. Io ho sostenuto Romano in modo aperto e ho spiegato perché fin da subito. Perché mi fido di lui come persona e so che ha esperienza e competenza ed è un mediatore moderato e rispettoso delle idee di tutti. Non ho nulla contro Cardi, ma non lo conosco. Non ho invece ancora sentito chiare spiegazioni del perché voi che avevate un’altra idea siate stati così contrari a Romano tanto da voler fare una forzatura per metterlo da parte.

Adesso, ad elezioni avvenute è necessario confrontarsi apertamente e (per quanto mi riguarda) fraternamente, e darci alcune risposte reciproche.

Se c’erano motivi politici o altro per fare ciò che è stato fatto questi motivi debbono essere chiariti molto bene ora. Se non c’erano motivi si deve comunque chiarire che senso ha mantenere ferma una posizione che era priva di motivazioni fin dall’inizio.

Per quanto mi riguarda la discussione su questi argomenti può essere affrontata in modo civile, educato e rispettoso, partendo dal presupposto che nelle persone di una parte e dell’altra ci sia buona fede, e partendo dal rispetto e dall’ascolto del punto di vista altrui.
Poi non trovo corretto che ti rivolga a Dante Franchi come interlocutore della parte che ha vinto. Tieni conto che la maggioranza degli elettori del PD ha votato per Romano Franchi.
Dante ha tante idee buone e sicuramente può aiutarci a capire, ma credo che il PD debba partire dal riconoscimento che i suoi problemi non sono causati da chi si colloca alla sua sinistra, bensì da una specie di sindrome autodistruttiva di cui il principale colpevole forse è stata la remissività e la scarsa partecipazione attiva di tutti noi io per primo.
grazie

Stefano