Foto dei Carabinieri di Budrio. |
Non
si è fatto mancare nulla. Ha rimediato un tale elenco di inputazioni
da avvicinarsi al primato. Un quarantottenne italiano è stato
arrestato dai Carabinieri di Budrio e di Molinella per tentata
violenza sessuale, lesioni personali, minaccia aggravata, porto
abusivo di armi od oggetti atti ad offendere, falsità materiale
commessa da privato, detenzione illegale di arma da fuoco e
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
E’
accaduto ieri notte, quando la Centrale Operativa del 112 di
Molinella è stata “tempestata” da una serie di telefonate di
cittadini residenti nei pressi di via Andrea Costa, a Budrio, i quali
riferivano di udire le grida soffocate di una donna, apparentemente
giovane, provenire da un appartamento non meglio indicato, situato
nelle vicinanze. La notizia è stata inoltrata subito a tutte le
pattuglie dell’Arma che in quel momento controllavano il
territorio. Individuata l’abitazione, i militari hanno bussato
insistentemente alla porta che veniva aperta da un uomo. Questi,
identificato nel quarantottenne italiano, sosteneva di aver avuto una
“piccola discussione” con la sua fidanzata. La donna, ventenne
italiana, in stato confusionale, intimorita e provata, si è
avvicinata ai Carabinieri e ha chiesto di essere accompagnata fuori.
Prima di uscire, la stessa, incoraggiata dalla presenza dei militari,
si è rivolta all’uomo chiedendogli di restituirle il telefonino
che le aveva sottratto durante la lite e lui, senza fare una piega,
lo estraeva dalla tasca dei pantaloni e glie lo restituiva. Uscita di
casa, la ragazza lamentava forti dolori al petto, motivo per il quale
è stata trasportata d’urgenza presso una struttura ospedaliera
situata in zona. Durante il tragitto, la donna ha riferito di essere
stata picchiata con calci e pugni, privata del suo cellulare,
insultata e minacciata con una pistola puntata alla testa, perché si
era rifiutata di assecondare le pulsioni sessuali dell’uomo, con
cui aveva da poco interrotto una relazione sentimentale iniziata
qualche mese prima e terminata poco prima dei fatti. Sottoposto a
perquisizione personale da altri militari rimasti sul posto, il
quarantottenne è stato trovato in possesso di un coltello a
serramanico che nascondeva nella tasca dei pantaloni. La
perquisizione domiciliare, invece, ha permesso di trovare una
pistola semiautomatica marca Beretta, calibro 7,65, risultata rubata
a marzo a un cittadino di San Giovanni in Persiceto, un altro
coltello, modello da macellaio, una patente di guida intestata a
un’altra persona, un panetto di hashish del peso di un centinaio di
grammi, due bilancini di precisione e alcuni smartphone. Il
materiale rinvenuto è stato sequestrato e il quarantottenne, gravato
da precedenti di polizia, è stato rinchiuso nel carcere di Bologna a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La vittima è stata
dimessa dall’Ospedale con sette giorni di prognosi.
Dal
Comando Provinciale Carabinieri Bologna
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