Alla
pubblicazione della nota dei sindaci di Marzabotto e di Stazzema in
sostegno della legge Fiano che si oppone alla vendita di gadget
fascisti, è seguita la replica piuttosto piccata del gruppo di
minoranza marzabottese 'Uniti per Cambiare Marzabotto', che
riportiamo:
"SIAMO
SERI??
Abbiamo
marciapiedi dissestati, strade stile Grand Canyon, tasse in continuo
rialzo, la Tassa sui Rifiuti alle stelle, patti di stabilità
sforati, totale assenza di vigilanza e controllo sulla sicurezza,
flusso di extracomunitari in continuo arrivo, pronto soccorso e
ospedale a rischio chiusura, famiglie che a metà mese non sanno come
procurarsi da mangiare, centinaia di cittadini senza un posto di
lavoro, case popolari in cui alloggiano prevalentemente stranieri...
e il Sindaco di Marzabotto di cosa si occupa? Dei gadget Fascisti?
Ditemi
che stiamo scherzando! Questa continua caccia alla censura della
storia del nostro paese altro non è che una totale dimostrazione di
paura di non riuscire ad uniformare le menti al solito pensiero
unico...
Questo
atteggiamento, che si tenta come al solito di strumentalizzare
facendo leva sui brutti episodi accaduti per mano del nazismo, altro
non fa che accrescere la ricerca di quello spirito che all'epoca
metteva al centro l'interesse degli Italiani prima di tutto!
Lasciate
che i nostalgici continuino a riciclare gadget fascisti, perchè non
è vietandone il commercio che sopprimerete quel senso di
insoddisfazione stile "si stava meglio quando si stava
peggio"!!!
Al
contrario, se il nostro amico Re ha bisogno di appoggiare certe
posizioni parlamentari per iniziare a trovare una poltrona, prima che
fra qualche anno si trovi senza, allora è un altro discorso..!!!
Da
Marzabotto, dalla nostra storia dovremmo ripartire e cercare di
RESISTERE davanti ad un invasione incontrollata per mano di chi
detiene il business delle cooperative di accoglienza, davanti ad un
sistema bancario corrotto, davanti a chi tenta quotidianamente da 5
anni a questa parte di farci perdere identità, patriottismo e
tradizioni.
Mi
rendo conto che davanti alla parola Fascismo, utilizzata spesso a
sproposito, si crei allerta popolare. Ci dobbiamo per caso aspettare
la telefonata a casa del sistema ALERTSYSTEM con la voce del
Sindaco,che ci redarguisce all'acquisto di gadget fascisti? Ma poi
alla fine perchè nessuno parla dei gadget comunisti? La falce e il
martello appesi alla collanina del piccolo Che Guevara sono ammessi??
E il rispetto alle vittime del comunismo, quelle non destano
solidarietà e benevolenza?
Noi,
per i nostri padri e per i padri dei nostri padri, chiedo all'On.
Fiano che si occupi dei problemi seri dell'Italia e al Sindaco di
Marzabotto rivolgerei una preghiera affinché impiegasse il suo tempo
a trovare soluzioni per i nostri concittadini e non per scrivere
articoli di giornale alla ricerca di un plauso... che per altro
arriverà sempre e solo dai soliti adepti!"
Il
Capogruppo Battistini ha aggiunto - "Tutto ciò sta diventano
patetico e paradossale a Marzabotto così come in altre parti di
Italia. A oltre 70 anni dai fatti ben noti, stiamo davvero ancora
parlando di Fascismo? Quando deciderà il Sindaco di fare pace con se
stesso e iniziare a credere che oltre alla storia e alla memoria,
temi anche a noi molto cari, esistono giovani e futuro?
Stiamo
quotidianamente presentando mozioni, proposte, interrogazioni
propositive al fine di migliorare il nostro territorio, ed insieme,
valorizzarlo e rilanciarlo per le sue peculiarità oltre che per la
sua storia, ma puntualmente veniamo chiamati a giocare al ribasso,
sempre sulle stesse cose, sempre sugli stessi temi, sempre con un
occhio al passato e mai al presente e al futuro. Non si può
continuare così, qualcuno svegli barabba con tutti i giudei...."
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