martedì 25 luglio 2017

Sasso Marconi: grosso incendio in via Castello. A fuoco sterpaglie e una casa rurale.

Un grosso incendio si è sviluppato oggi, martedì 25 luglio, in via Castello a Sasso Marconi. Ad andare a fuoco sterpaglie e sottobosco, ma le fiamme si sono propagate e hanno avvolto una casa rurale. 
Sono intervenuti due Squadre Incendi Boschivi e due Autobotti dal Comando Vigili del Fuoco di Bologna, una squadra dal Distaccamento Dante Zini di Zola Predosa e un elicottero AB412 dei VVF per il lancio dell'acqua.

Aggiornamento:

 

A mezzanotte sono ancora all'opera i Vigili del Fuoco in via Castello, nel fondo a termine della piana, prima dell'agriturismo Il Monte. Le fiamme sono ancora attive in alcuni punti del bosco e il fumo rende sgradevole persino il passaggio in automobile. L'incendio è partito a metà del pomeriggio e coloro che hanno dato l'allarme hanno tentato, nell'attesa dell'arrivo dei pompieri, di soffocare le fiamme o almeno circoscrivere l'azione del fuoco. Ma il loro tentativo è stato vanificato dall'alzarsi del vento che soffiando da ovest ha spinto il fuoco nella boscaglia sottostante, dove l'azione dei Pompieri è stata resa difficile dall'impraticabilità dell'area dovuta a un lungo periodo di abbandono. Le fiamme hanno incontrato anche un'area boscata con conifere la cui combustione ha innalzato il fuoco che ha raggiunto parecchi metri di altezza.
Il consuntivo è di almeno una decina di ettari di verde distrutti dalle fiamme e la casa colonica che si trovava al centro dell'area interessata è semicrollata ( pare che la stalla abbia retto al passaggio dell'incendio, ma la praticabilità dovrà essere verificata) . Il fuoco non si è limitato a divorare il solo fondo in cui ha avuto inizio, ma si è allargato anche a parti di quelli confinanti.
Non si è ancora riusciti a capire come l'incendio sia scoppiato. Si fanno le ipotesi di una autocombustione o di una disattenzione. Certo che la situazione climatica, con un lungo periodo di siccità unita a momenti di raffiche di vento caldo, deve far moltiplicare le attenzioni e le cautele in chi si trova a frequentare zone incolte e abbandonate per cercare di ridurre al minimo i rischi concreti di incendi che, come le cronache di questi giorni ci raccontano, sono pericolosi non solo per l'ambiente ma anche per le persone.

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