venerdì 14 luglio 2017

Piquadro, il fatturato vola e sfiora i 20 milioni.

Il giro d'affari è aumentato del 37% rispetto allo stesso periodo del 2016. Oltre 5 milioni di ricavi in un anno, merito soprattutto dell'acquisizione di The Bridge. Palmieri: «Meglio delle previsioni»

Riceviamo

Il presidente di Piquadro Marco Palmieri
Un trimestre da 19,15 milioni di euro, con un giro d’affari in crescita del 37,2% rispetto al periodo aprile-giugno del 2016. Per Piquadro, l’anno fiscale 2017-2018 porta oltre cinque milioni di ricavi in più rispetto a un anno fa. Merito soprattutto dell’acquisizione della fiorentina The Bridge, comprata a novembre dello scorso anno, che ha fatturato già 4,57 milioni. «Va anche meglio delle nostre previsioni — commenta il presidente dell’azienda di Gaggio Montano Marco Palmieri ( nella foto) —. Soprattutto c’è molta domanda, perché il suo è un prodotto diverso dagli altri». Per Piquadro, dopo l’esordio con The Bridge, lo shopping potrebbe continuare nei prossimi mesi: «Ci piacerebbe diventare un gruppo più grande, anche attraverso le acquisizioni — conferma il numero uno dell’azienda di accessori in pelle —. Ma per comprare un’azienda ci vuole qualcuno che la voglia vendere. Stiamo chiacchierando con almeno una decina di soggetti, ci vuole veramente tanto tempo: l’imprenditore italiano vede l’azienda non come asset ma come un pezzo di cuore, per cui non è così immediato arrivare alla conclusione». Insomma, per il momento sulle trattative c’è il massimo riserbo. Intanto, al di là delle acquisizioni in arrivo, la crescita continua anche per la capofila del gruppo che verrà: senza contare The Bridge, il marchio Piquadro ha aumentato i ricavi del 4,4%. Un miglioramento dovuto in parte ai negozi già presenti, che vedono le vendite aumentare (a parità di giorni di apertura) dell’1,1%, in parte alle nuove aperture e in parte all’e-commerce, dove l’impennata è del 29,2%. In totale, il canale Dos cresce del 6,5%. Risultati buoni anche dal canale Wholesale, dove la crescita è del 3,1% grazie alla ripresa del mercato italiano e di quello europeo. Ma per il futuro, la strategia è quella di insistere ancora sui negozi monomarca: «Da qui a fine anno apriremo altri quattro negozi. Senz’altro apriremo in Italia, ma forse uno anche all’estero». In Italia, dove si concentrano tre quarti del fatturato, le vendite sono aumentate del 46,6%, in Europa (che vale il 20,7% del mercato di Piquadro) del 40%, mentre nei mercati extrauropei c’è un crollo del 43,2%: «Ci sono due temi distinti da considerare – valuta Palmieri -. L’Italia sta andando meglio, i consumi si stanno riprendendo mentre nei mercati esteri il calo è dovuto al fatto che l’anno scorso avevamo avuto una situazione straordinaria nel trimestre di riferimento».

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