Convinto
di essere la 'preda' dei Carabinieri si è dato alla fuga. I
militari, insospettiti dal comportamento inatteso del fuggiasco e
convinti che fosse la sua 'coscienza sporca' a spingerlo a darsela a
gambe levate, lo hanno inseguito, acciuffato e verificato che anche
'la fedina' del soggetto 'era sporca'.
I
Carabinieri di San Ruffillo hanno denunciato un quarantenne pugliese
per furto aggravato, ricettazione, porto di armi o oggetti atti ad
offendere e violazione del rimpatrio con “Foglio di via
obbligatorio” dal Comune di Bologna. E’ successo questa
notte, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del
territorio, coordinati dalla Compagnia Carabinieri Bologna Centro,
nell’ottica della prevenzione dei reati predatori durante il
servizio estivo. In particolare, una pattuglia di San Ruffillo stava
controllando le strade del Quartiere Savena quando, giunta
all’altezza di via Benedetto Marcello, ha notato l’atteggiamento
sospetto di un uomo a piedi con uno scooter fermo al suo fianco. Il
soggetto, alla vista della pattuglia ha buttato a terra il motociclo
e ha iniziato a correre. Inseguito dai Carabinieri, è stato
raggiunto e identificato in un quarantenne pugliese con precedenti di
polizia per reati contro il patrimonio e le sostanze stupefacenti,
nonché destinatario di un provvedimento della Questura di Bologna
che gli intimava di non fare ritorno nel Comune di Bologna
fino al 2018. In seguito, i Carabinieri hanno accertato che lo
scooter era stato rubato una decina di giorni fa a un trentenne
residente nel rione Bolognina. Il quarantenne, dopo essersi
attribuito la responsabilità del furto del motociclo e aver ammesso
di essere un ladro di biciclette,
per giustificare il possesso di una grossa cesoia che aveva con sé,
ha tentato di motivare anche il possesso di una borsa contenente una
consolle per videogiochi, numerosi DVD e CDROM, dicendo di averla
trovata per terra, accanto a un cassonetto per la spazzatura. I
Carabinieri, però, considerate le circostanze e la pericolosità del
soggetto, tra l’altro inottemperante all’adempimento del “Foglio
di via”, non gli hanno creduto e lo hanno denunciato anche per
ricettazione.
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