Durante
il convegno del 14 luglio a Castiglione dei Pepoli il sindaco
metropolitano Virginio Merola e l’assessore regionale Palma Costi
hanno assicurato il sostegno di Città metropolitana di Bologna e
Regione Emilia-Romagna alla candidatura del Centro Enea del Brasimone
per ospitare progetti di ricerca scientifica europei
L'unione
dei Comune dell'Appennino bolognese informa:
Si
è concluso con la volontà condivisa da parte di amministratori
pubblici e tecnici di sostenere la candidatura del Centro Enea del
Brasimone ad ospitare i progetti europei nell’ambito della
ricerca energetica sostenibile, il convegno organizzato dal Comune di
Castiglione dei Pepoli venerdì 14 luglio a cui ha partecipato un
gran numero di cittadini attenti e interessati.
L’obiettivo
è quello di permettere al Centro Enea ospitato sulle sponde del lago
Brasimone, nel Comune di Camugnano, di ospitare il Divertor
Tokamak Test facility (DTT), una macchina di ricerca destinata a
sviluppare e testare materiali adatti a resistere ad alte temperature
e capaci di funzionare in condizioni estreme, necessarie per produrre
in futuro forme di energia sostenibile.
Per
conto di Enea l’ingegner Mariano Tarantino ha
illustrato le attuali attività del Centro Enea, un centro di
altissimo profilo e all’avanguardia proprio nello studio di nuove
tecnologie legate alla produzione di energia, mentre l’ingegner
Aldo Pizzuto ha spiegato cos’è la DTT, un componente
sperimentale che si pone l’obiettivo di arrivare fra qualche
decennio alla costruzione di centrali che producano energia pulita e
inesauribile, senza pertanto scorie o rischi di inquinamento. Una
ricerca sulla quale l’Europa crede molto. Il professor Federico
Testa, presidente di Enea, ha ribadito come i cambiamenti
climatici facciano della produzione energia pulita e rinnovabile la
sfida del futuro. Il centro sul Brasimone è ideale, perché, oltre a
essere già operante e di proprietà Enea, è già conosciuto nel
mondo per l’alta qualità della ricerca.
Il
sindaco di Camugnano Alfredo Del Moro da parte sua ha spiegato
che nel suo Comune sono pronti ad ospitarlo, convinti dei benefici
che ne deriverebbero, anche se è importante spiegare ai cittadini
l’assenza di rischi rispetto a diverse tecnologie del passato.
Palma
Costi, assessore alle attività
produttive della Regione Emilia-Romagna ha dichiarato che la
Regione ha manifestato ufficialmente al Governo il sostegno alla
candidatura del Brasimone, impegnandosi a investire le quote di
cofinanziamento necessarie. D’altronde l’Emilia-Romagna ha già
tanti segmenti industriali di alto profilo tecnologico e può inoltre
contare su un buon rapporto di collaborazione e di sostegno con la
regione Toscana. A tal proposito il
sindaco di Vernio Giovanni Morganti ha portato i saluti
dell’assessore alle attività produttive della Regione Toscana,
Stefano Cioffo, che ovviamente sostiene il progetto del
Brasimone perché il lago è sul crinale e il suo rilancio avrebbe
ricadute positive anche per l’Appennino Toscano.
L’attrattività
di Bologna metropolitana (si pensi ai casi del Tecnopolo, del Centro
europeo per la meteorologia o della Philip Morris) è stata ribadita
dal sindaco metropolitano Virginio Merola che ha ribadito
l'importanza di lavorare in rete con le altre istituzioni e gli altri
territori: è per esempio in cantiere un patto con Firenze
metropolitana. Non c’è insomma un posto migliore dell’Appennino
bolognese per dare origine ad una vera e propria ‘cittadella della
scienza e della ricerca'.
E
il sostegno al Brasimone arriva anche dal deputato Gianluca Benamati:
cresciuto professionalmente proprio al Centro Enea del Brasimone dove
si è occupato di tecnologie energetiche come ingegnere chimico ha
confermato il suo impegno in prima persona per la candidatura
italiana per la DTT, perché sul Brasimone ci sono le caratteristiche
e le qualità umane, professionali e amministrative necessarie per
farcela. Senza dimenticare i 500/1000 posti di lavoro qualificati che
il progetto potrebbe generare e che potrebbero rilanciare quest’area.
A
conclusione del convegno il sindaco di Castiglione Maurizio Fabbri
ha ribadito che il territorio è pronto a fare il possibile per
ospitare questo grande investimento: i servizi già predisposti, i
collegamenti autostradali, gli investimenti fatti sulla qualità
della vita in Appennino rendono oggi quest’area competitiva. Non
sarà facile ma le premesse ci sono tutte.
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