Il cantiere di Acquafresca |
Il
progetto di eolico ad Acquafresca anima il confronto politico di
Monzuno, scalda gli animi dei residenti e rende bollente l'acqua di
Aquafresca.
L'avvio
del cantiere ha colto di sorpresa e proprio perchè avvenuto
all'insaputa della cittadinanza, in molti hanno puntato il dito
accusatore verso l'amministrazione comunale per non essersi resa
interprete della volontà popolare, contraria, non tanto all'eolico,
ma al progetto di collocarlo in uno dei punti più panoramici e
ambientalmente ricchi del Comune.
Ad
affondare la dita nella piaga, il gruppo di minoranza in Consiglio
comunale, Comunità e Territorio che in un volantino ' cerca di
rendicontare l'andamento di un incontro pubblico sul progetto di
eolico molto partecipato, tenutosi a Monzuno qualche sera fa'.
Ecco
il comunicato:
I
consiglieri della minoranza di centrosinistra “Comunità e
Territorio” – unici ad opporsi in consiglio comunale all'impianto
del minieolico in località Acquafresca – desiderano esprimersi in
merito all'assemblea pubblica dell'11 luglio, promossa
dall'Amministrazione Comunale presso la Sala della Biblioteca di
Monzuno.
I
numerosi presenti volevano ascoltare “dal vivo” quanto avesse da
dire il Sindaco Mastacchi, dopo un assordante silenzio durato molti
mesi durante i quali la sua maggioranza ha dato il VIA LIBERA all'
installazione dell'aerogeneratore: niente incontri pubblici per
informare la cittadinanza, nessun coinvolgimento delle Consulte di
Frazione, zero notizie sul sito o sul giornalino comunale o su
volantini,...
Durante
l’incontro il Primo Cittadino, supportato dal responsabile SUAP
dell'Unione Appennino Bolognese, ha ribadito che è stato seguito il
normale iter autorizzativo che non consente al Comune di esprimersi
in merito alla localizzazione degli impianti minieolici.
Alcuni
referenti del COMITATO “Via le pale dall'Acquafresca” hanno
invece sostenuto che potevano esserci – all'inizio del procedimento
- gli strumenti per eventuali prescrizioni da parte
dell'Amministrazione Comunale; hanno lamentato il SILENZIO-ASSENSO
del Comune (che invece avrebbe potuto attivare la Conferenza dei
Servizi e la Valutazione di Incidenza Ambientale) e l' autorizzazione
di una pala “ad altezze variabili” (da un minimo di 35 a un
massimo di 65 metri) a scelta della ditta.
L'impressione
di molti cittadini è stata questa: IL SINDACO - ANZICHE' ESSERE LA
SENTINELLA DEL TERRITORIO E DARE L'ALLARME - SI E' ARRESO A TAVOLINO,
SENZA NEANCHE PROVARE AD OPPORSI, scegliendo una linea arrendevole
condivisa dalla sua sola maggioranza, ma all'oscuro della
cittadinanza tutta.
Al
temine dell'assemblea Mastacchi ha chiesto la collaborazione del
Comitato e ha riferito che la ditta “I MULINI” ha già avanzato
alcune proposte alternative (pala nuova e più bassa, altre torri
localizzate altrove, ...).
Restano aperte molte domande alle quali ognuno cercherà di dare
le risposte che crede in attesa degli sviluppi della vicenda che, a
quanto pare, non è affatto conclusa: - DAVVERO BISOGNAVA ARRIVARE A
LUGLIO PER COINVOLGERE I CITTADINI? - COME MAI ADESSO LA DITTA E’
DISPONIBILE A RIVEDERE L’IMPIANTO PER IL QUALE HA GIA’ OTTENUTO
TUTTI I PERMESSI ? - COME MAI IL COMUNE PUO' EFFETTUARE UNA
TRATTATIVA PRIMA RITENUTA IMPOSSIBILE? – SE NON CI FOSSE STATA UNA
MOBILITAZIONE POPOLARE ... COME SAREBBE ANDATA A FINIRE ????
Eppure finora
l'Amministrazione aveva sempre sostenuto che “ NON C' ERA NIENTE
DA FARE ” ...
Gruppo
consiliare COMUNITA’ E TERRITORIO Comune di Monzuno:
NESSUNA PALA EOLICA
ALL'ACQUAFRESCA !!!
Il
gruppo “Comunità e Territorio”, pur essendo favorevole in linea
di principio alla produzione di energia attraverso fonti rinnovabili
, ribadisce la propria contrarietà all'impianto in questione;
a prescindere dalla legittimità dei relativi atti
presentati e per le ragioni sottoelencate, questo progetto ci appare
connotato più da intenti speculativi che non dalla reale volontà di
produrre energia pulita nel rispetto dell’ambiente attraverso una
scelta progettuale condivisa dalla cittadinanza.
Si
ritengono fondate le numerose preoccupazioni espresse dai cittadini:
paesaggio che va salvaguardato da un irrimediabile scempio;
mancata tutela di una zona di crinale che rischia di non essere più
attrattiva per camminatori e turisti; zona limitrofa compromessa
da smottamenti e frane; impianto che nasce già vecchio (dismesso
all’estero dopo più di un decennio di attività); torre di
altezza del tutto sproporzionata all’energia prodotta (depotenziata
per rientrare nei requisiti previsti dalla legge per il minieolico)
rimborso di eventuali danni a cose o persone; controlli
periodici, futura dismissione e finale ripristino dell’ambiente
soprattutto in caso di fallimento della ditta; danni economici ai
proprietari di immobili che vedono svalutate le loro case;
conseguenze negative per alcune specie di volatili migratori;
SICUREZZA di quanti transiteranno nel quadrivio ai piedi
dell’impianto: ci sono già esempi di incidenti dovuti al distacco
di parti meccaniche, ma un pericolo ben più frequente è costituito
dai blocchi di ghiaccio che possono essere “lanciati” con forza
dalla pala in movimento nel periodo invernale.
A
quest'ultimo proposito il nostro gruppo intende avanzare alla Regione
(col tramite dell’Unione dei Comuni) la PROPOSTA DI INTRODURRE PER
LE PALE EOLICHE DELLE DISTANZE DI SICUREZZA DALLE STRADE STATALI E
PROVINCIALI, come già recepito nelle LINEE GUIDA di varie altre
regioni italiane che hanno già deliberato un minimo di 150 o 200
metri.
Un
vivo ringraziamento alle persone che non si sono arrese di fronte
al “ NON C’E’ NIENTE DA FARE ” !!!!
Monzuno:
15/07/2017
I
consiglieri comunali Elisabetta Di Natale, Luigi Epifani e Luigi Poli
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