domenica 16 luglio 2017

Eolico di Acquafresca, ci sono novità all'orizzonte: ridimensionamento consistente della pala di Gabbiano e spostamento di due colonne in altro sito. La minoranza consigliare non fa però sconti al sindaco Mastacchi.

Il cantiere di Acquafresca
Il progetto di eolico ad Acquafresca anima il confronto politico di Monzuno, scalda gli animi dei residenti e rende bollente l'acqua di Aquafresca.
L'avvio del cantiere ha colto di sorpresa e proprio perchè avvenuto all'insaputa della cittadinanza, in molti hanno puntato il dito accusatore verso l'amministrazione comunale per non essersi resa interprete della volontà popolare, contraria, non tanto all'eolico, ma al progetto di collocarlo in uno dei punti più panoramici e ambientalmente ricchi del Comune.

Ad affondare la dita nella piaga, il gruppo di minoranza in Consiglio comunale, Comunità e Territorio che in un volantino ' cerca di rendicontare l'andamento di un incontro pubblico sul progetto di eolico molto partecipato, tenutosi a Monzuno qualche sera fa'.

Ecco il comunicato: 
 
I consiglieri della minoranza di centrosinistra “Comunità e Territorio” – unici ad opporsi in consiglio comunale all'impianto del minieolico in località Acquafresca – desiderano esprimersi in merito all'assemblea pubblica dell'11 luglio, promossa dall'Amministrazione Comunale presso la Sala della Biblioteca di Monzuno.

I numerosi presenti volevano ascoltare “dal vivo” quanto avesse da dire il Sindaco Mastacchi, dopo un assordante silenzio durato molti mesi durante i quali la sua maggioranza ha dato il VIA LIBERA all' installazione dell'aerogeneratore: niente incontri pubblici per informare la cittadinanza, nessun coinvolgimento delle Consulte di Frazione, zero notizie sul sito o sul giornalino comunale o su volantini,...
Durante l’incontro il Primo Cittadino, supportato dal responsabile SUAP dell'Unione Appennino Bolognese, ha ribadito che è stato seguito il normale iter autorizzativo che non consente al Comune di esprimersi in merito alla localizzazione degli impianti minieolici. Alcuni referenti del COMITATO “Via le pale dall'Acquafresca” hanno invece sostenuto che potevano esserci – all'inizio del procedimento - gli strumenti per eventuali prescrizioni da parte dell'Amministrazione Comunale; hanno lamentato il SILENZIO-ASSENSO del Comune (che invece avrebbe potuto attivare la Conferenza dei Servizi e la Valutazione di Incidenza Ambientale) e l' autorizzazione di una pala “ad altezze variabili” (da un minimo di 35 a un massimo di 65 metri) a scelta della ditta.
L'impressione di molti cittadini è stata questa: IL SINDACO - ANZICHE' ESSERE LA SENTINELLA DEL TERRITORIO E DARE L'ALLARME - SI E' ARRESO A TAVOLINO, SENZA NEANCHE PROVARE AD OPPORSI, scegliendo una linea arrendevole condivisa dalla sua sola maggioranza, ma all'oscuro della cittadinanza tutta.
Al temine dell'assemblea Mastacchi ha chiesto la collaborazione del Comitato e ha riferito che la ditta “I MULINI” ha già avanzato alcune proposte alternative (pala nuova e più bassa, altre torri localizzate altrove, ...). Restano aperte molte domande alle quali ognuno cercherà di dare le risposte che crede in attesa degli sviluppi della vicenda che, a quanto pare, non è affatto conclusa: - DAVVERO BISOGNAVA ARRIVARE A LUGLIO PER COINVOLGERE I CITTADINI? - COME MAI ADESSO LA DITTA E’ DISPONIBILE A RIVEDERE L’IMPIANTO PER IL QUALE HA GIA’ OTTENUTO TUTTI I PERMESSI ? - COME MAI IL COMUNE PUO' EFFETTUARE UNA TRATTATIVA PRIMA RITENUTA IMPOSSIBILE? – SE NON CI FOSSE STATA UNA MOBILITAZIONE POPOLARE ... COME SAREBBE ANDATA A FINIRE ???? Eppure finora l'Amministrazione aveva sempre sostenuto che “ NON C' ERA NIENTE DA FARE ” ...

Gruppo consiliare COMUNITA’ E TERRITORIO Comune di Monzuno:
 
NESSUNA PALA EOLICA ALL'ACQUAFRESCA !!!
Il gruppo “Comunità e Territorio”, pur essendo favorevole in linea di principio alla produzione di energia attraverso fonti rinnovabili , ribadisce la propria contrarietà all'impianto in questione; a prescindere dalla legittimità dei relativi atti presentati e per le ragioni sottoelencate, questo progetto ci appare connotato più da intenti speculativi che non dalla reale volontà di produrre energia pulita nel rispetto dell’ambiente attraverso una scelta progettuale condivisa dalla cittadinanza.
Si ritengono fondate le numerose preoccupazioni espresse dai cittadini:  paesaggio che va salvaguardato da un irrimediabile scempio;  mancata tutela di una zona di crinale che rischia di non essere più attrattiva per camminatori e turisti;  zona limitrofa compromessa da smottamenti e frane;  impianto che nasce già vecchio (dismesso all’estero dopo più di un decennio di attività);  torre di altezza del tutto sproporzionata all’energia prodotta (depotenziata per rientrare nei requisiti previsti dalla legge per il minieolico)  rimborso di eventuali danni a cose o persone;  controlli periodici, futura dismissione e finale ripristino dell’ambiente soprattutto in caso di fallimento della ditta;  danni economici ai proprietari di immobili che vedono svalutate le loro case;  conseguenze negative per alcune specie di volatili migratori;  SICUREZZA di quanti transiteranno nel quadrivio ai piedi dell’impianto: ci sono già esempi di incidenti dovuti al distacco di parti meccaniche, ma un pericolo ben più frequente è costituito dai blocchi di ghiaccio che possono essere “lanciati” con forza dalla pala in movimento nel periodo invernale.
A quest'ultimo proposito il nostro gruppo intende avanzare alla Regione (col tramite dell’Unione dei Comuni) la PROPOSTA DI INTRODURRE PER LE PALE EOLICHE DELLE DISTANZE DI SICUREZZA DALLE STRADE STATALI E PROVINCIALI, come già recepito nelle LINEE GUIDA di varie altre regioni italiane che hanno già deliberato un minimo di 150 o 200 metri.
Un vivo ringraziamento alle persone che non si sono arrese di fronte al “ NON C’E’ NIENTE DA FARE ” !!!!

Monzuno: 15/07/2017
 
I consiglieri comunali Elisabetta Di Natale, Luigi Epifani e Luigi Poli

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