Domani,
domenica 30 luglio, Castiglione dei Pepoli riabbraccerà il suo
figlio più celebre, il baritono Leo Nucci, per festeggiarne i 50
anni di carriera con una serata che ripercorrerà le tappe
salienti del suo straordinario percorso artistico.
Il
cantante d’opera Leo Nucci, nato a Castiglione 75 anni fa e
perennemente in giro per il mondo a incantare le platee teatrali con
la sua voce, ha infatti accettato l’invito dell’amministrazione
comunale a tornare nel suo paese natale per una serata che lo veda
protagonista, nelle strade dove ha mosso i primi passi.
Leo
Nucci ha cominciato a mostrare il suo talento già da ragazzino, dopo
i primi studi di canto, tanto da trasferirsi a Bologna per diventare
professionista. Il suo esordio, esattamente 50 anni fa nel 1967 al
Teatro Nuovo di Spoleto nel ruolo di Figaro ne “Il barbiere di
Siviglia” di Gioachino Rossini. Dopo una carriera che lo porta a
essere considerato il più grande baritono del mondo dal dopoguerra,
non sembra intenzionato a smettere, visto che continua a tenere
spettacoli nei teatri più prestigiosi e a raccogliere premi e
onorificenze. In particolare è stato consacrato come interprete
verdiano per antonomasia nel ruolo del Rigoletto, che ha interpretato
oltre 500 volte.
Nonostante
viva altrove, il legame con Castiglione è rimasto forte: l’artista
torna in paese frequentemente e ha deciso di condividere questa festa
con i suoi compaesani attraverso una serata “intima”: sarà
infatti intervistato da Enrico Stinchelli, autore e conduttore del
programma radiofonico di Radio 3 'La Barcaccia' a
partire dalle 21,30 in Piazza della Libertà. L’intervista sarà
correlata da filmati e immagini che ripercorreranno questi intensi 50
anni di attività artistica.
La
serata è organizzata dal Comune di Castiglione dei Pepoli in
collaborazione con l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese,
la Pro Loco e l’associazione culturale Officina 15.
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