Da
Coldiretti:
Sale
in conto dei danni per l’agricoltura bolognese già in grave
difficoltà a causa della siccità. Il violento nubifragio che nel
tardo pomeriggio di ieri si è si è abbattuto con vento forte e
grandine sul territorio a nord del capoluogo, colpendo i Comuni nella
fascia da San Giovanni in Persiceto (con epicentro a Decina di
Persiceto) a Minerbio passando per San Giorgio di Piano, Malalbergo e
Baricella, ha aggravato la situazione. È quanto emerge dal
monitoraggio di Coldiretti Bologna sugli effetti della perturbazione:
si registrano danni a strutture, con capannoni scoperchiati,
seminativi, con il mais e soia stesi a terra, ortaggi (meloni,
cocomeri, zucchine) e, soprattutto, alberi da frutta. Questi ultimi
sono stati "rasati" da chicchi di grandine grandi come
noci, mentre la frutta in raccolta è stata buttata a terra
completamente danneggiata. Nella zona di Altedo tre ettari di pesche
dell'azienda Mantovani sono andati distrutti.
Le
precipitazioni - continua Coldiretti Bologna - non hanno peraltro
scalfito lo stato di siccità dei campi perché l’acqua per poter
essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non
violento mentre questi eventi estremi, simbolo di una stagione
schizofrenica, non fanno altro che peggiorare la situazione. Al
momento Coldiretti Bologna è impegnata a fare la prima stima dei
danni, che si preannunciano importanti poiché nei campi era in corso
la raccolta dei frutti di un anno di duro lavoro.
“Le
nostre campagne attendevano con ansia un po' di pioggia e invece,
purtroppo – afferma il Presidente di Coldiretti Antonio Ferro – è
arrivata una bomba di grandine e vento distruttiva. Al momento –
prosegue - sono in corso rilevamenti al fine di accertare le perdite
economiche e fondiarie. Invitiamo tutti gli associati a fornire
segnalazioni presso i nostri uffici, indispensabili per attivare
tutte le procedure del caso con la conseguente individuazione dei
benefici di legge applicabili”.
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