Con
una DICHIARAZIONE CONGIUNTA il SINDACO DI STAZZEMA e il SINDACO DI
MARZABOTTO intervengono a sostegno della PROPOSTA DI LEGGE DELL’ON. FIANO
CONTRO LA PROPAGANDA DEL REGIME FASCISTA ATTRAVERSO LA LIBERA VENDITA
DI OGGETTI E SUL WEB:
Il
Sindaco di Stazzema Maurizio Verona ed il Sindaco di Marzabotto
Romano Franchi, rappresentanti di comunità colpite da due delle più
sanguinose stragi nazifasciste del 1944 in quella che è stata
definita “Guerra ai civili” intervengono a difesa della Proposta
di Legge del deputato Emanuele Fiano che mira a punire la propaganda
del regime fascista e nazifascista con immagini e contenuti di cui
intende vietare la produzione, la distribuzione, la diffusione e la
vendita di beni mobili raffiguranti immagini o simboli del disciolto
partito fascista con l’obiettivo di integrare la legge 20 giugno
1952, n. 645 – la cosiddetta legge Scelba, ossia quella che dà
attuazione alla XII disposizione transitoria della Costituzione che
vieta la ricostituzione del dissolto Partito fascista. “Oggi ad
oltre 70 anni dalle stragi che hanno colpito i nostri territori
all’interno di una strategia che mirava a colpire in maniera
terroristica la popolazione civile, assistiamo ad un proliferare
messaggi che inneggiano a quelle ideologie, nazista e fascista, che
di quelle stragi furono colpevoli. Non è possibile derubricare a
folklore o richiamare la libertà di parola allorché si parla di
nazismo e fascismo che avevano nel loro Dna la violenza, la
soppressione del dissenso, l’idea di un pensiero unico, valido per
tutti e in cui non era possibile il dialogo. L’Italia, la Germania
sono oggi due paesi democratici e le nostre Comunità sono impegnate
da tempo nel gettare le basi di una Europa in cui mai più la razza,
il colore della pelle, la religione, il diverso credo politico
possano essere motivo di esclusione, denigrazione, marginalizzazione,
violenza. I simboli hanno la loro importanza ed il proliferare di
oggetti che esaltano il Duce ed il fascismo venduti liberamente nelle
bancarelle, nei mercatini alla stregua di gadget o souvenir offendono
la memoria di chi è morto per l’affermarsi di quelle ideologie che
seminarono odio e violenza sul presupposto di una razza superiore ad
un’altra. Sosteniamo per questo l’on. Emanuele Fiano e la sua
proposta di legge che impedisce l’ostentazione pubblica e la
diffusione di messaggi per i quali i nostri ragazzi, in modo
particolari, non hanno ancora gli strumenti giusti per comprendere.
Occorre vietare la libera vendita di questi oggetti di dubbio gusto,
ma porci soprattutto il problema di una grande azione culturale da
svolgere soprattutto attraverso la scuola per far conoscere e far
comprendere cosa fu il fascismo in Italia e cosa fu il nazismo per la
Germania. Il web è uno straordinario strumento di democrazia e di
ricchezza, ma veicola anche messaggi ed idee che niente hanno a che
vedere con la democrazia e che senza filtri divengono pericolosi come
accade anche con la propaganda terroristica. La proposta di Legge
dell’on. Fiano metterebbe fine a questa odiosa vendita alla luce
del sole di oggetti che richiamano ed inneggiano al fascismo che non
significa mettere un freno alla libertà di opinione: il fascismo
non fu un movimento di pensiero, ma una dittatura che annullò
qualsiasi libertà e qualsiasi possibilità di esprimere il proprio
pensiero, perseguitando gli oppositori politici, uccidendo chi
denunciava i crimini commessi, discriminando gli ebrei, inviando
centinaia di migliaia di soldati a morire in Russia, sui monti della
Grecia ed Albania, sostenendo l’esercito tedesco e le SS nel
disegno di uccisione della popolazione civile anche in Italia. Non è
un caso se dal confino
a Ventotene nacque il sogno dell’Europa in cui queste idee di
discriminazione non avessero più ragion d’essere. Oggi l’Italia
è un Paese in cui la democrazia non è rischio, ma occorre non
abbassare la guardia: fascismo e nazismo partirono come idee ed in
brevissimo tempo si trasformarono in regimi che inglobarono lo Stato
e si appropriarono dell’istruzione dei giovani. Invece che
permettere la vendita di accendini del Duce e bandiere con i fasci
littori, che si insegni davvero delle colpe di cui si macchiò il
fascismo. Certamente, faremo un servizio migliore ai nostri ragazzi e
se la proposta di legge Fiano fosse approvata potrebbero farsi meglio
una idea della storia”.
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