Veduta aerea dell'Oasi San Gherardo
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Il Rondone maggiore, la Taccola, la Poiana, il Gheppio e il Lodolaio si metteranno 'in posa', domani, domenica 9 luglio, per 'premiare' quanti vorranno aderire all'offerta di visitare nell'oasi naturalistica di San Gherardo a Sasso Marconi. Dal capanno anfibio si potranno invece osservare le libellule impegnate a pattugliare le sponde e le acque del bacino.
Farà gli onori di casa il naturalista Andrea
Serra.
Camminando poi all'interno dell’Oasi, si potranno scoprire diverse piante erbacee ed arbustive ben adattate agli ambienti aperti e soleggiati, mentre la vicina vallecola del Rio Conco mostrerà una flora del tutto diversa, tipica delle boscaglie meso-igrofile. E nelle vicinanze del fiume Reno, aridi prati e il bosco ripariale con pioppi e salici: ambienti del tutto contrastanti, a pochi metri uno dall'altro.
Camminando poi all'interno dell’Oasi, si potranno scoprire diverse piante erbacee ed arbustive ben adattate agli ambienti aperti e soleggiati, mentre la vicina vallecola del Rio Conco mostrerà una flora del tutto diversa, tipica delle boscaglie meso-igrofile. E nelle vicinanze del fiume Reno, aridi prati e il bosco ripariale con pioppi e salici: ambienti del tutto contrastanti, a pochi metri uno dall'altro.
La visita termina con un'occhiata alla caratteristiche geologiche dell'Oasi: i catini calanchivi di San Gherardo e le falesie arenacee del Balzo dei Rossi che testimoniano l’evoluzione del grande golfo marino presente nella collina bolognese per buona parte del Pliocene.
La visita inizia alle 10 (ritrovo c/o la 'Casa della Natura' dell'Oasi San Gherardo, in via Rio Conco a Pontecchio Marconi), è adatta a tutti e dura di circa 2 ore.
Si raccomanda vestiario adeguato per escursioni in natura (copricapo, pantaloni lunghi e calzature adeguatamente robuste e comode, tipo scarponcini da trekking leggeri) e una buona provvista d’acqua.
Acquedotto Romano in un'immagine di repertorio
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Contemporaneamente alla visita all'Oasi,
è in programma una visita guidata all'Acquedotto Romano, a cura del
Gruppo Speleologico Bolognese /Unione Speleologi Bolognesi.
La visita inizia con una breve passeggiata verso l'accesso dell'Acquedotto presso il Rio Conco, poi si percorre il cunicolo sotto la cascata e si esplora un breve tratto dell’acquedotto sotterraneo, per far quindi ritorno all'Oasi.
Ogni visita dura circa 80/90 minuti, compresi gli spostamenti da e verso la della Casa della Natura dell'Oasi San Gherardo, punto di partenza dell'escursione.
La visita speleo-archeologica all'Acquedotto Romano non presenta particolari difficoltà, ma non è adatta a bambini di altezza inferiore a 1 m. o a persone molto corpulente, non in grado di superare il diaframma di accesso all'Acquedotto (altezza 90 cm, larghezza 70x45 cm).
All'interno dell’acquedotto scorre sempre una certa quantità d’acqua (20-30 cm. circa) e si verifica il fenomeno dello stillicidio d'acqua alle pareti. E' quindi necessario portare da casa stivali di gomma e vestiario adeguato e robusto da sporcare (ad es. una tuta da lavoro o una vecchia tuta da ginnastica), mentre l'Oasi fornirà apposito casco di protezione dotato di lampada frontale.
La visita inizia alle 10. Ritrovo c/o la 'Casa della Natura' dell'Oasi San Gherardo.
La visita inizia con una breve passeggiata verso l'accesso dell'Acquedotto presso il Rio Conco, poi si percorre il cunicolo sotto la cascata e si esplora un breve tratto dell’acquedotto sotterraneo, per far quindi ritorno all'Oasi.
Ogni visita dura circa 80/90 minuti, compresi gli spostamenti da e verso la della Casa della Natura dell'Oasi San Gherardo, punto di partenza dell'escursione.
La visita speleo-archeologica all'Acquedotto Romano non presenta particolari difficoltà, ma non è adatta a bambini di altezza inferiore a 1 m. o a persone molto corpulente, non in grado di superare il diaframma di accesso all'Acquedotto (altezza 90 cm, larghezza 70x45 cm).
All'interno dell’acquedotto scorre sempre una certa quantità d’acqua (20-30 cm. circa) e si verifica il fenomeno dello stillicidio d'acqua alle pareti. E' quindi necessario portare da casa stivali di gomma e vestiario adeguato e robusto da sporcare (ad es. una tuta da lavoro o una vecchia tuta da ginnastica), mentre l'Oasi fornirà apposito casco di protezione dotato di lampada frontale.
La visita inizia alle 10. Ritrovo c/o la 'Casa della Natura' dell'Oasi San Gherardo.
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