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Agenti
della Polizia Municipale, anzi vigilesse, trasformati in 'vigili del
fuoco' ieri alla Posta di Sasso Marconi. Con il sole cocente delle
ore della canicola ha preso fuoco uno dei contenitori di rifiuti
dell'Ufficio Postale e per il timore che le fiamme si propagassero
all'erba seccata dalla siccità di questi giorni, è stato dato
l'allarme ai Vigili Urbani. Nelle convinzione che l'intervento
immediato fosse più risolutivo di quello dei Vigili del Fuoco
dislocati a Monzuno o in città, le agenti sono intervenute
immediatamente, hanno tolto l'estintore dalla parete e lo hanno
azionato rivolgendolo alle fiamme. La carica però non è stata
sufficiente a domare le fiamme che, anche se attutite, hanno
continuato la loro opera distruttrice e hanno lasciato intatto il
timore che si propagassero.
Per
niente scoraggiate le vigilesse hanno chiesto aiuto ai residenti
vicini e dalle case popolari sono arrivate alcune taniche di acqua,
grazie alle quali è stato possibile terminare il lavoro lasciato a
metà dall'estintore.
Superato
il pericolo alle vigilesse è rimasto il compito di risalire alle
cause dell'incendio: autocombustione, distrazione di un fumatore o
ragazzata? Ma forse ogni traccia che poteva indirizzare le
inquirenti è andata in fumo con i rifiuti bruciati.
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