domenica 17 giugno 2018

A Marzabotto, festival antirazzista o cosa?

Decisa denuncia del capogruppo consiliare di Marzabotto, Morris Battistini, che, con una visita direttamente sul posto, ha dato quest'anno seguito alla sua protesta dello scorso anno sulla edizione a Marzabotto del festival antirazzista Reno Splash ponendo l'accento allora , fra l'altro, sulla sporcizia abbandonata nel campo il ritrovo.

Battistini scrive:

Ieri abbiamo fatto irruzione nel “festival” antirazzista che da anni produce inaccettabili scene di persone ubriache e sotto effetto di sostanze in giro per le vie del paese!
Quest’anno abbiamo voluto entrare e testimoniare con immagini come tutto non fosse in realtà proprio come si sostiene spesso in consiglio comunale: tutto bello, regolare e utile.

A metà del giro nel parco, accompagnati dalla Vice Sindaco come se non potessimo girare da soli, siamo stati aggrediti e scacciati in malo modo”.

Battistini invia anche la nota da lui lasciata sui social... oltre a qualche immagine:

Diciamo solo una parte di ciò che è accaduto ieri , ma ne avremmo da aggiungere una seconda ben peggiore che però ora è al vaglio degli organi di polizia!
Siamo stati in visita al Reno Splash, noto festival antirazzista in cui si dispensano valori di #pace, integrazione e democrazia verso “TUTTI”!!! Peccato che durante il nostro giro, dopo aver ripreso la pianta dall’aspetto di Marijuana alta quasi un metro coltivata in vaso, che ci hanno detto essere CANAPA AGRICOLA, siamo stati aggrediti da una decina di “utenti” del famoso #festival perché, a loro dire, il nostro era un intento provocatorio. Siamo stati trascinati fuori a forza di spinte, urli, strattoni e percosse da gente che abbiamo per fortuna già identificato. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi della Vice Sindaco di Marzabotto, presente all’evento! Abbiamo ritenuto di far intervenire le forze dell’ordine affinché si ristabilisse il rispetto delle regole e della libertà individuale di poter esprimere il proprio pensiero. All’arrivo del #Maggiore dei Carabinieri, sono state sequestrate per i dovuti controlli sia la pianta di MARJIUANA o CANAPA, e altre sostanze trovate in vendita nei vari banchetti! Inutile dirvi che l’odore nauseante di cannabis si sentiva già dal parcheggio del Parco Bottonelli! Morale?!! Ciò che doveva essere un festival antirazzista dal sapore di pace e integrazione si è dimostrato il solito ritrovo stile centro sociale in cui offendere e aggredire chi si non ha stessi pensieri e opinioni!!! A queste condizioni in qualità di Capogruppo Consigliare Comunale, ritengo che questa festicciola vada sospesa e cessata una volta per tutte in un comune come Marzabotto ma sopratutto in un parco come quello intitolato a Peppino Impastato!”

Le foto:







15 commenti:

Anonimo ha detto...

Ormai a questi festival pseudoantirazzisti partecipa solo la feccia, droga, alcolici e pastasciutta antifascista. Patetici.
Morris continua così.

Anonimo ha detto...

Festival????? Quello è un raduno di fannulloni perditempo.......anzichè in parchi pubblici andrebbe fatto nel giardino di casa di qualche politico rosso che tanto li ama!!!!!

Anonimo ha detto...

i soliti festival e festini di ubriaconi e drogati bon da gnenta! con la scusa del razzismo sono solo una parte società marcia! da ex di sinistra una bella ruspa anche li

Anonimo ha detto...

I " sinistri " fanno così: quando si vedono in buca si abbandonano alla violenza verbale e fisica ! Vorrei sapere se anche la vicesindaco Cuppi è stata strattonata e spintonata o, forse, per fortuna che c'era anche lei, altrimenti poteva succedere qualcosa di molto più brutto !

Anonimo ha detto...

Boh!
Tutto è possibile, ma di questo sfacelo le uniche foto che si è riusciti a produrre rappresentano solamente:
- una pianta, presumibilmente legale dato che la coltivazione di canapa a basso contenuto di THC è legale
- dei sacchi di immondizia, con alcune bottiglie di vetro oridnatamente deposte a fianco (forse pronti per il conferimento nella raccolta differenziata)
- le pattuglie delle forze dell'ordine.

Certo non si poteva "postare" l'odore e capisco che se è avvenuta un'aggressione non ci si può aspettare foto dell'aggressione stessa... Ma della conseguente denuncia alle F.d.O., sì.

E, magari, anche qualche foto dell'immondizia abbandonata a fine festival, tanto per supportare qunto affermato...

Anonimo ha detto...

In risposta al primo commento:
Feccia patetica, ovvero droga, alcolici e pastasciutta antifascista?

Ma lo sai che c'è chi, per aver distribuito pastasciutta antifascista, ha dato la vita?
E' così bello, il fascismo, da dare della feccia patetica a chi lo contrasta?

Cosa avrebbero fatto, durante il fascismo a chi si prendeva la sua libertà di espressione?

Anonimo ha detto...

"scene di persone ubriache e sotto effetto di sostanze in giro per le vie del paese!"

mi scusi Battistini, ma a Milano Marittima o a Riccione, cioè nei luoghi VIP che lei frequenta, queste scene non si vedono?

Poi è bello vedere come lei possa riconoscere a vista d'occhio una pianta di marijuana affermando che non sia la specie agricola, è proprio un esperto!

Anonimo ha detto...

http://www.bolognatoday.it/cronaca/reno-splash-carabinieri-Battistini.html

Anonimo ha detto...

LEGGETE COSA è SUCCESSO AL RENO SPLASH! QUESTA è LA VERITà! ANCHE QUEST'ANNO SEQUESTRATE PIANTINE E PRODOTTI STRANI....
https://www.renonews.it/unione-comuni-appennino-bolognese/marzabotto/2013/06/17/marzabotto-due-denunce-durante-controlli-per-reno-splash/

Anonimo ha detto...

Mitico Battistini, questa roba è un atto intollerabile alla democrazia. Scandalo che avvenga col patrocinio del Comune di Marzabotto!!!

Anonimo ha detto...

Il peggio di tutta la storia è stata la fenomena che ha portato li i figlioletti a giocare in mezzo al fumo della cannabis e ha detto che si"respirava un'aria meravigliosa" A TAL CRED!!!!
Non c'è niente d fare...i sinistroidi incalliti vedono il buono ovunque a loro favore. Sarebbero capaci di far passare un bilico pieno di bombe in piazza duomo a Milano scrivendoci sopra "bilico antirazzista"............FATE PENA!

Anonimo ha detto...

Ma cerca di pensare a cose più serie invece che spararare minchiate..

Anonimo ha detto...

Ovviamente non c'è nessuna denuncia perchè non c'è stata nessuna aggressione.

ma una persona che entra ad un festival a infamare e filmare bambini viene normalmente invitato ad allontanarsi. oltrettutto questo plumone non ha nemmeno voluto pagare il biglietto dicendo che è un' autorità (ma non lo è perchè p solo un consigliere che ha preso il 10 % dei voti, per fortuna)

Le piantine in questione sono poi state analizzate e il riscontro è stato ovviamente negativo.

Dovrebbero essere proprio scemi a esporre una pianta illegale ad un festival serio ed organizzato come il reno splash!

w le iniziative culturali e w la musica che fastidio non da!

Anonimo ha detto...

Ma lo sai che c'è chi, per aver distribuito pastasciutta antifascista, ha dato la vita?

C'è chi l'ha data e chi l'ha tolta.
Le cose raccontatele bene, intere, senza rimuovere i fatti scomodi.

"Le ricerche permisero il 24 febbraio 1951 il rinvenimento di altre due fosse comuni, con venticinque corpi non identificati in una e diciassette nella seconda a breve distanza, che vennero identificati quali vittime della seconda strage, tra i quali furono rinvenuti i resti dei fratelli Govoni[3]. Il 29 febbraio 1951 si svolsero i funerali. Il processo, svoltosi a Bologna vide abbinate le due stragi in un solo procedimento,[17] dato che gli imputati erano gli stessi. Il processo si concluse nel 1953 e riconobbe gli imputati coinvolti in diversi omicidi: ci furono quattro condanne all'ergastolo per Vittorio Caffeo, che era il commissario politico della brigata, per Vitaliano Bertuzzi, il vicecomandante, per Adelmo Benni, che faceva parte del tribunale partigiano che aveva comminato le condanne a morte, e per Luigi Borghi, che operò i sequestri[3]; il comandante della brigata Marcello Zanetti non fu processato perché deceduto nel 1946[3].

Le condanne all'ergastolo furono comminate esclusivamente per l'omicidio del tenente Malaguti,[3] ma la giustizia comunque non poté fare il suo corso perché gli assassini furono fatti fuggire in Cecoslovacchia e di loro si perse ogni traccia[15]; successivamente, il crimine fu coperto dall'Amnistia Togliatti. In seguito, su un libro scritto dal sacerdote Wilson Pignagnoli,[18] si sostenne che i coniugi Cevolani fossero stati prelevati da casa, la donna fu uccisa e il marito, pur ferito, sopravvisse."

Eccidio di Argelato
Maggio 1945, partigiani garibaldini della brigata "Paolo"
https://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_di_Argelato

Anonimo ha detto...

Certo! Anche gli antifascisti hanno le loro colpe... Ma stiamo parlando di reazioni a vent'anni di torture, omicidi e sopprusi! Vogliamo che ritorni quel clima, sembra che quancuno qui non veda l'ora!