lunedì 18 giugno 2018

Numero 54 della rivista Savena Setta Sambro, presentato con altre belle novità.


Un nuovo numero della rivista legata al Gruppo di Studi Savena Setta Sambro, il 54°, è in distribuzione, a dimostrare la vivacità e la prolificità di questo sodalizio che ormai da 27 anni testimonia e valorizza la tradizione, la storia e l'ambiente della bella parte dell'Appennino bolognese bagnata dai tre fiumi che gli danno il nome. 
E la presentazione è avvenuta domenica scorsa a Monzuno con la prestigiosa cornice della mostra allestita nella sala Ivo Teglia che raccoglie il carteggio intercorso tra due grandissimi artisti del '900, Giacomo Manzù e Nino Bertocchi. Ad arricchire ancor più la giornata anche la presentazione della 'mappa di comunità di Montevenere', un progetto che raccoglie tutte le principali emergenze strutturali, ambientali, sociali e storiche dell'area all'ombra di Montevenere. Proprio questa carta è stata illustrata dai curatori ( nella foto)  i quali hanno spiegato che durante un periodo di circa sei mesi hanno raccolto testimonianze e idee mediante interviste a ragazzi e adulti per scoprire quali sono le cose più importanti da segnalare a chi vorrà conoscere da vicino e in modo approfondito la terra dove vivono. Ne è emerso un quadro abbastanza completo e molto interessante che verrà raccolto e riassunto nelle pagine di un calendario di prossima pubblicazione.
Quindi il presidente del gruppo di studi Daniele Ravaglia ( nella foto)  è passato a illustrare il valore della mostra ' Bertocchi e Manzù, un'amicizia tra le carte', frutto della documentazione scoperta nel riordinare il materiale archivistico del fondo privato della famiglia di Bertocchi, un artista che con Monzuno ha sempre avuto un rapporto affettivo molto forte. Da questo materiale si scopre che Bertocchi, uno dei più grandi paesaggisti del ventesimo secolo, aveva capito il grande talento di Giacomo Manzù che divenne anche un suo grande amico. La mostra sarà visitabile martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 fino al 1°luglio.
Infine, il presidente Ravaglia è passato alla presentazione del nuovo numero della rivista che come sempre riserva interessantissimi interventi e apprezzate ricerche riguardo alla storia antica e recente, all'ambiente e alle tradizioni che rendono questo angolo di Appennino uno scrigno da scoprire. Diversi autori degli articoli sono intervenuti per spiegare il loro lavoro di ricerca e sintesi e per trasmettere quella passione verso le proprie radici che li spinge a impegnarsi con disinteressato slancio per lasciarne testimonianza.
L'incontro si è concluso con la consegna di bellissime opere dello scultore Andrea Barbato a due Carabinieri che da vent'anni prestano servizio nella locale stazione di Monzuno, il luogotenente carica speciale Guglielmo Chirivì e il brigadiere Giulio Fogazzi. Le sculture, commissionate da EmilBanca, sono state un omaggio per testimoniare l'affetto e la riconoscenza della popolazione monzunese. 

E' stato inoltre premiato per la sua dedizione e costante disponibilità, Gino Santoli, ex presidente del Comitato Soci EmilBanca di Monzuno.
Il fotografo William Vivarelli riceve un riconoscimento per la sua apprezzata collaborazione

I Carabinieri ricambiano

Terziglio legge una sua zirudella



1 commento:

Anonimo ha detto...

Sarebbe meglio rispettare questi fiumi tenedoli correttamente puliti, e non abusarne solo per farsi pubblicità come i soggetti sopra elencati nell' articolo.
Tutto fa propaganda tutto si fa per avere visibilità nel privato mentre nel pubblico interesse nulla viene fatto. Questa è il paese degli italiani.