Riceviamo
“Quali
iniziative intende assumere il Ministero dello Sviluppo Economico per
la valorizzazione del centro Enea del Brasimone nel Comune di
Camugnano?”
E’
quanto chiede il deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami con una
interrogazione al Governo depositata nei giorni scorsi. Il deputato
ricorda che lo scorso 5 aprile è stato reso noto l’esito
dell’avviso pubblico per la selezione finalizzata alla scelta di un
sito per ospitare il progetto del DTT (Divertor Totamak Test) e che
ha visto il centro del Brasimone arrivare quarto. “Il basso
punteggio – ricorda Bignami – era derivato dalla lontananza
dall’aeroporto e dal basso valore delle infrastrutture esistenti
nell'area offerta. Ridotto era risultato anche il contributo, appena
tre punti assegnati, portato dall’impegno messo a disposizione
dall'ente territoriale competente in relazione ai finanziamenti
previsti per l’adeguamento del sito”.
“La
valorizzazione del centro del Brasimone resta comunque cruciale per
il territorio appenninico – spiega il deputato - e rappresenterebbe
una occasione importantissima di rilancio economico, turistico e
sociale potenziandone enormemente gli elementi di attrattività e di
promozione per le comunità locali. Di recente l’assessorato
competente regionale ha chiarito che l’obiettivo condiviso, insieme
ai sindaci dei Comuni montani, alle Città metropolitane e alle due
Regioni coinvolte, è quello di proseguire nelle ipotesi di
valorizzazione del sito, a partire dal programma DTT”.
“Andrebbe
tuttavia aperta una ulteriore riflessione – prosegue il deputato -
per rendere quanto più possibile il centro del Brasimone autonomo
sotto il profilo della ricerca, ritenendo che il rilancio del sito
possa essere realisticamente sostenuto con i fondi messi a
disposizione dalle Regioni Emilia-Romagna e Toscana e con un
significativo progetto che possa essere portato avanti dal personale
del Brasimone e di Bologna anche in modo indipendente rispetto ad
altri centri ENEA”.
Per
questo Bignami chiede anche di sapere “se il Ministero ritenga di
dover valutare anche proposte alternative al progetto DTT per la
valorizzazione del centro del Brasimone e per un suo sviluppo
maggiormente autonomo e svincolato da altri centri ENEA”.
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