Tornano
le manifestazioni per sostenere il
diritto all'assistenza personale per le persone con
disabilità. A
Bologna si sfila oggi, 9 giugno, lungo via Indipendenza.
Riceviamo:
Lo
scorso novembre
tanti gruppi di persone disabili e
non in tutta Italia si sono
mobilitati, con l’obiettivo di testimoniare l’importanza e la
necessità di un sostegno
più concreto alla Vita Indipendente
delle persone non autosufficienti.
Questo
giugno si torna in piazza con lo slogan
#liberidifare, per dare voce a tutte
le persone con disabilità grave
che hanno bisogno di un’assistenza
personale per essere libere di
vivere in autonomia gestendo direttamente la propria vita.
A
Bologna la manifestazione si svolgerà il pomeriggio del 9
giugno, a partire dalle ore 17, lungo via Indipendenza
(ritrovo in angolo con via Marsala).
Insieme
ai partecipanti sfilerà una fila di carrozzine vuote, a
simboleggiare chi non riesce a partecipare e uscire quanto
vorrebbe a causa della mancanza di assistenza.
Diversamente
da altri Paesi, il nostro sistema di welfare non garantisce a tutti
l'assistenza personale autogestita.
Chi non può compiere da solo le più
elementari azioni quotidiane e non
può permettersi di pagare un assistente personale, semplicemente non
è libero: dipende dalla propria
famiglia o è costretto
al ricovero in RSA, in comunità, in
istituto.
Nonostante
i progressi raggiunti in alcune regioni, ancora troppe persone
disabili che hanno bisogno di assistenza
sono costrette a vivere in luoghi
di isolamento sociale e segregazione,
senza possibilità decisionale e vulnerabili a potenziali abusi.
Oppure si trovano a dipendere dalla
cerchia familiare, in un contesto di
limitazioni reciproche e senza libertà di scelta.
Il
tema è grave e urgente: per questo è importante tornare a
manifestare per sensibilizzare e informare l’opinione
pubblica e chiedere alla politica maggiori di fondi per
l’assistenza personale.
L’iniziativa
non si limita a Bologna ma riguarda tutto il territorio nazionale:
nello stesso week end di giugno cortei
simili attraverseranno Roma, Milano, Torino
e molte altre città italiane.
L’iniziativa
è promossa dall’omonimo movimento
#liberidifare: una rete di persone
disabili nata sui social network che promuove l’idea di Vita
Indipendente, intesa come la
possibilità per una persona disabile di compiere
scelte ed autodeterminarsi
attraverso l'autogestione dei fondi
finalizzati al pagamento di
assistenti personali.
Questo
principio viene già applicato negli
Stati Uniti e in vari paesi europei
(tra i quali Svezia, Inghilterra e Finlandia). Si tratta di un
modello completamente diverso dalle prestazioni di assistenza
"tradizionali" di tipo medico/assistenziale: la persona
disabile si trasforma da oggetto passivo di cure standardizzate a
soggetto attivo,
in grado di assumere direttamente (o
quando necessario tramite un tutore) gli assistenti,
e definire tutti i dettagli della propria vita.
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