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1.
Elezioni amministrative
Domenica
5 giugno si vota in diversi comuni. Tra gli altri: Roma, Milano,
Torino, Napoli, Bologna, Cagliari, Trieste.
Come abbiamo detto in tutte le salse non è un voto sul Governo, ma sicuramente è molto importante per scegliere il futuro della propria città. Parliamoci chiaro: il mondo sempre di più vedrà protagoniste le aree urbane. Vinceranno quelle che sapranno attrarre innovazione e capitale umano, se del caso ripensandosi come ha saputo fare in questi anni - per fare un solo esempio - la Torino di Piero Fassino. Ci vogliono sindaci onesti, capaci di tappare le buche, ma anche di dare un orizzonte alle proprie comunità. Il PD ha messo in campo molti candidati autorevoli. Gente che ha saputo gestire grandi eventi come Beppe Sala a Milano, senza il quale non ci sarebbe stato Expo. O Roberto Giachetti, anima organizzativa in Comune di Roma del Grande Giubileo del 2000 e della Giornata Mondiale della Gioventù. L'invito a tutti i cittadini interessati è quello di non sprecare l'occasione del voto per il proprio sindaco. Buon voto a tutti! 2. L'Italia non si rassegna
Girando
molto per il Paese mi imbatto quotidianamente in storie di gente
che non si rassegna. Che innova e che ci prova. E che costituisce
un esempio meraviglioso di quello che è l'Italia. A Torino ho
visitato la Argotec, quaranta ingegneri di cui la metà donne che
lavorano nel settore dell'innovazione spaziale: dalla macchinetta
da caffè di Samantha Cristoforetti fino ai cibi spaziali
realizzati con Slow Food. A Milano la splendida struttura di
Coldiretti ci ha accolto per parlare di latte e di etichettatura,
con tanti giovani che scelgono la dura vita della stalla per
passione e che necessitano di un sostegno più forte dalle
istituzioni europee. La BCG, un'azienda di consulenza globale, ha
riunito cento tra i migliori studenti universitari italiani – la
metà donne anche in questo caso – con i quali abbiamo discusso
un'ora sulle prospettive del futuro del nostro Paese (qui
il video).
Milano è la capitale della finanza certo, ma anche del
volontariato; e incontrare don Gino Rigoldi e la sua tenace
passione è stato un regalo per molti di noi che credono
nell'impegno di questo sacerdote per i ragazzi del carcere
minorile Beccaria e per le tante periferie del nostro tempo.
Proprio nelle stesse ore a Roma si è sbloccata la complicata
vertenza Almaviva grazie al lavoro straordinario di Teresa
Bellanova e delle parti interessate: tremila licenziamenti
bloccati. Tutto questo nel giro di un paio di giorni. Piccoli
esempi, per carità, niente di trascendentale: ma giusto per dire
che l'Italia che non si rassegna è viva e più forte che mai. E
noi stiamo con lei con la pancia a terra e la testa in alto.
Quelli che si lamentano soltanto non ci fermeranno, mai.
matteo@governo.it
3. I numeri sono testardi
Questa
Italia che non si rassegna tutti i giorni combatte con chi spera
che tutto fallisca (in arte: gufi), la cui principale attività è
far passare il messaggio che tutto va male e tutto andrà sempre
peggio. I numeri però sono testardi. E hanno ragione loro.
È vero, come scrive Nando Pagnoncelli nel suo libro "Dare i numeri. Le percezioni sbagliate sulla realtà sociale", che la percezione degli italiani è spesso diversa dalla realtà: siamo convinti che i disoccupati siano 4 volte più di quelli che effettivamente sono. Che gli stranieri siano 3 volte di più di quelli che effettivamente sono. Che i musulmani in Italia siano 10 volte di più di quelli che effettivamente sono. E 7 italiani su 10 non sanno che siamo il secondo paese manifatturiero d'Europa o il primo per agricoltura. Dunque: la nostra percezione è diversa dalla realtà. Ok, ma questo non è un buon argomento per non ridire la verità. Come diceva un saggio: “Se si dice la verità, si è sicuri presto o tardi di essere scoperti”. Diciamo la verità allora su tre questioni chiave di queste ore.
Gli
80 euro, l'immigrazione, il JobsAct sono solo tre dei vari
argomenti nella discussione di queste ore. Ma su tutti e tre si
gioca sui numeri, si raccontano storie false, si prova a far
diventare virali sulla rete cose che non sono vere. I numeri sono
testardi, la realtà non è quella descritta dai gufi: c'è ancora
molto da fare ma la strada è quella giusta.
Angolo del referendum Prosegue la grande mobilitazione di migliaia di persone per il referendum costituzionale di ottobre. All'appello dei professori di diritto, ha fatto seguito un ulteriore appello di uomini e donne della cultura, mentre crescono le adesioni dal mondo dello sport, del cinema, dell'economia. E tuttavia ciò che cresce di più è il numero dei cittadini che si mettono in gioco. Oltre mille comitati, abbiamo superato quota 13mila euro di raccolta fondi dal basso, quasi duecentomila firme. E preparatevi al grande appuntamento del prossimo 16 giugno quando in tutta Italia tavolini e volantinaggio ci aiuteranno a festeggiare la scomparsa dell'Imu e della Tasi e a lavorare sul coinvolgimento popolare per il referendum. Qui il video della puntata di Virus di mercoledì in cui torno ad illustrare le ragioni più evidenti del sì al referendum. Per chi proprio è appassionato: qui trovate il video della inaugurazione del Gottardo, in Svizzera. Qui il video di maggio, con una rapida carrellata di alcune cose fatte.
Pensierino
della sera.
Ho incontrato Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, minacciato in modo vigliacco da chi non gradisce le sue battaglie antimafia. Con noi c'era anche il sindaco di Troina, Fabio Venezia. Come sapete sono letteralmente ossessionato dalla necessità di proporre un racconto positivo per il Mezzogiorno, costellato dalle tante storie di successo che il nostro Sud può offrire. Ma questo non può farci mai abbassare la guardia rispetto ai rischi della criminalità organizzata. Ci sono degli amministratori coraggiosi che non possono essere abbandonati neanche un minuto dall'affetto della comunità nazionale. Ecco perché ho voluto accoglierli a Palazzo Chigi, per dare un abbraccio fisico e non solo telefonico a Giuseppe e Fabio. Sono certo che quell'abbraccio fosse l'abbraccio di tutti voi. |
venerdì 3 giugno 2016
La Enews 430 di Matteo .
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3 commenti:
che scoperta il fatto che non è un voto sul Governo.
l'ultimo Governo votato dai cittadini risale a quello Berlusconi
sicuramente è un voto politico sui non votanti.
CAPITOLO 1: COME FREGARE GLI ITALIANI.
LE ONG DISTRIBUISCONO UN MANUALE AGLI IMMIGRATI PER SPIEGARE COME AGGIRARE LE LEGGI E RESTARE TRANQUILLI IN ITALIA. CI SONO TUTTI I MODI PER EVITARE L’ESPULSIONE E PER FARSI RAGGIUNGERE DAI PARENTI
Ecco le istruzioni per immigrati: "Così potete fregare gli italiani"
http://www.meltingpot.org/IMG/pdf/welcome_to_italy_web_italian_-_final_version_defminimal.pdf
Chissà che ne dice Renzi di questo?
tutti quelli che vedete nella foto che lo baciano e salutano sono i primi che lo prendono per il culo, ma visto che sono una massa di lecca culo davanti a lui fanno i belli
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