Si
sono tenuti oggi a Monzuno i festeggiamenti per i 25 anni di attività
del Gruppo di Studi Savena Setta Sambro e contemporaneamente è stato
presentato il 50 ° numero della rivista semestrale di storia,
cultura e ambiente che il Gruppo cura e redige.
La
festa ha visto riunirsi i tanti collaboratori che in in forma
volontaria negli anni hanno contribuito a rendere l'attività sempre
più articolata, apprezzata, preziosa per la testimonianza e la
trasmissione del ricco patrimonio culturale di questa parte di
Appennino.
Simoncini e Ravaglia |
La
conduzione del cerimoniale è stata curata da Daniele Ravaglia,
ideatore del progetto editoriale e 'anima' della gruppo quale punto
di riferimento e presenza attiva costante che, insieme
all'altrettanto prezioso Adriano Simoncini, vicedirettore della
rivista, ha ripercorso la grande avventura dai suoi primi passi,
passando per i successi editoriali realizzati in questo quarto di
secolo.
Ha ricordato, chiedendo anche un minuto di silenzio commemorativo, i soci collaboratori deceduti fra cui una particolare citazione è andata a Corrado Piana e don Dario Zanini. Il raccoglimento è stato suggellato dal suono della tromba della banda di Monzuno.
Ha ricordato, chiedendo anche un minuto di silenzio commemorativo, i soci collaboratori deceduti fra cui una particolare citazione è andata a Corrado Piana e don Dario Zanini. Il raccoglimento è stato suggellato dal suono della tromba della banda di Monzuno.
Ravaglia
ha ricordato le tante attività svolte e i nuovi progetti: la
biblioteca storica dell'Appennino che raccoglie oltre 600 volumi che
trattano a vario titolo del territorio delle tre valli, la
collaborazione con le scuole, che si è concretizzata anche
ultimamente con il concorso 'Un Appennino da Favola', i numerosi
testi e monografie pubblicati, i concerti d'organo che hanno avuto il
pregio far conoscere il patrimonio organistico custodito nelle chiese
locali, le visite guidate ai luoghi più significativi e la borsa di
studio istituita per gli studenti universitari che presentano tesi
sulla storia e costumi montanari.
Anche Ravaglia riceve un riconoscimento dal Gruppo |
Un
momento particolarmente importante è stato quello delle consegne di
riconoscimenti a chi, in modo più intenso, disponibile e generoso,
si è speso per la riuscita dei progetti.
I
premi erano costituiti da una splendida scultura di Barbato che
rappresenta il 'pilastrino di Trasasso' (per il recupero del quale è
nata l'idea di salvaguardare i tesori della cultura appenninica tante
volte abbandonati) e da una stampa di Sergio Tisselli che ripropone
magnificamente, mediante un acquerello, la prima copertina della
rivista, anch'essa dedicata al pilastrino.
Erano
presenti i sindaci Marco Mastacchi di Monzuno, Barbara Panzacchi di
Monghidoro, Gabriele Minghetti di Pianoro e Patrizia Carpani di
Loiano che hanno voluto con i loro interventi testimoniare un sincero
apprezzamento e una profonda riconoscenza per il lavoro a favore
della cultura locale oltre a sottolineare come la dedizione e tenacia
dimostrata dal gruppo di studi rappresenti un esempio in cui l'amore
per la propria terra unita alla capacità di lavorare insieme per un
progetto in cui si crede dia dei risultati inaspettati e
meravigliosi.
La
festa si è chiusa, dopo il momento conviviale, con i balli
tradizionali montanari guidati da Anna Maria Pericolini
dall'associazione La Violina.
Rovaglia danza con il sindaco di Monghidoro Barbara Panzacchi |
I giovani musicisti della banda Bignardi hanno dato il benvenuto |
Il maestro Alessandro Marchi si è unito ai suonatori. |
Terziglio Santi legge una sua 'Zirudella' ispirata all'avvenimento. |
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