mercoledì 15 giugno 2016

Si «buca» sull’autobus davanti ai passeggeri La protesta di una madre: «Mia figlia di 16 anni è sconvolta». Intervenuto l’autista.

Con la domanda: “Dove sono i vigili urbani che l'amministrazione uscente aveva detto che avrebbe utilizzato a bordo degli autobus?


Qualcuno ha la possibilità di poter pubblicare il censimento di quanti servizi si sono svolti a bordo degli autobus da quando vi fu l'annuncio apparso su Repubblica? I tornelli antievasione quando verranno montati a bordo degli autobus?” Marco ha inviato:


BOLOGNA - «La cosa che non dimenticherò facilmente sono le facce sconvolte degli altri passeggeri e l’aver vissuto un fatto così traumatico con mia figlia, appena 16enne». È ancora sconcertata S.B. (preferisce mantenere l’anonimato), commerciante del quartiere Saragozza, che lunedì pomeriggio si è ritrovata su un bus della linea 20 sul quale una ragazza, poi scappata a piedi, si è bucata con una siringa iniettandosi della droga.
Un episodio che la signora ripercorre raccontando quello che le è capitato sul mezzo di Tper ma che per la sua assurdità riesce a stento a commentare. «Sono salita sul 20 in via San Donato con mia figlia, eravamo dirette a casa, abitiamo vicino via Saragozza — racconta —.Sul bus c’erano molte persone, anche perché erano le 18,30, quindi un orario abbastanza trafficato». La disavventura è iniziata proprio quando l’autobus si trovava nelle fermate più centrali del suo tragitto. «Io e mia figlia eravamo sedute in fondo, una di fronte all’altra. A un certo punto ho visto sedersi nell’ultima fila, dove ci sono solo due posti, una ragazza — spiega la negoziante —. Mia figlia le dava le spalle, io invece l’ho vista meglio, anche se ero distratta perché stavo parlando. Ricordo che era una ragazza giovane, avrà avuto 25 anni».
Immediatamente i passeggeri hanno notato che qualcosa non andava. «Quando ci trovavamo in via Indipendenza ho visto che quella giovane ha abbassato improvvisamente la testa, e stava piegata. Ho sentito le altre persone farfugliare qualcosa e fare delle facce allucinate, erano impressionate e non riuscivo a capire perché, ma poi qualcuno ha detto “si sta bucando”, ho avuto paura». La testimone non è riuscita a vedere con precisione cosa stesse facendo la ragazza con la siringa, ma altri presenti sul bus hanno avvertito l’autista, che alla fermata vicina alla cattedrale di San Pietro ha aperto le porte e ha lasciato il posto di guida per dirigersi verso il lato opposto del bus. Visto che la situazione si stava mettendo male la ragazza ha approfittato del momento per scendere velocemente dal 20 e scappare.
«Secondo me l’autista è stato impeccabile, la sua preoccupazione è stata quella di salvaguardare la sicurezza di tutti i presenti — sottolinea la testimone —. Non poteva ovviamente inseguirla e bloccarla. È andato a vedere se per caso non avesse lasciato la siringa vicino al sedile e in effetti ha trovato il tappo che copre l’ago». A quel punto il bus ha ripreso la sua corsa, l’autista ha segnalato la vicenda alla centrale operativa dell’azienda di via Saliceto.
Tper conferma l’accaduto spiegando che all’autista era arrivata la segnalazione di una giovane che si stava «bucando» sul bus, motivo per il quale ha deciso di intervenire rispettando pienamente il suo compito. Tornata a casa, la signora non è però riuscita a calmarsi e si è sfogata pure sui social network, sottolineando l’insicurezza della città. «Uso spesso il bus e in tanti anni non mi era mai capitata una cosa simile o lontanamente paragonabile — commenta la commerciante —. Mia figlia prende il 20 tutti i giorni per andare a scuola perché frequenta il Copernico e mi racconta di un ambiente poco raccomandabile. Ho anche parlato con delle maestre che preferiscono non portare gli alunni sul 20, ma secondo me è una situazione peggiorata dappertutto».
Sul ritorno dello spaccio e del consumo di eroina in città si è molto discusso sotto le Due Torri, soprattutto alla luce di ondate di morti per overdose che avevano toccato un picco nel 2014, mettendo sotto i riflettori la pericolosità della cosiddetta «bianca», più letale della tradizionale brown sugar. Ed è di martedì la notizia che un 42enne è stato trovato morto per una probabile overdose in zona Casteldebole.

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