domenica 26 giugno 2016

Sasso Marconi: Muoiono gli alberi. Il centro sembra una bocca sdentata.



I mozziconi del Viale Nuovo
Continua l'ecatombe degli alberi storici del centro cittadino di Sasso Marconi.
E' di due giorni fa l'abbattimento di due enormi ippocastani del viale Nuovo, ormai secchi a causa di una malattia che negli ultimi tempi ne aveva pregiudicato il bell'assetto verde e robusto.

Non è di molto tempo fa la morte vegetativa di un altro tiglio della piazza e altri due stanno già evidenziando la loro agonia: dall'anno scorso sono già 4 i tigli persi in piazza. “Cosa succede al verde in centro? Non potevano essere presi provvedimenti tempestivi?”, si chiedono i cittadini amareggiati per la perdita di prezioso arredo verde. Già furono accorate e in alcuni casi anche polemiche le proteste per la perdita di due grandi cedri su via Stazione, ora quella che pare una rassegnata accettazione di questo impoverimento allarma non poco anche perchè pare che non si sia ancora toccato il fondo e la morìa potrebbe verosimilmente proseguire. “Non si potrebbero chiamare esperti dalla Regione o da qualche Ente specializzato per trovare un rimedio prima di arrivare all'irreparabile?”, si ripetono i frequentatori della piazza.
Il morto, il riciclato, lo sradicato e il moribondo.



4 commenti:

Unknown ha detto...

Come tutti gli esseri viventi anche gli alberi si ammalano e muoiono, occorre solo pianificare che una volta piantati dureranno solo per un certo numero di anni e prima di vederli morire ucciderli e piantarne di nuovi magari più adatti al clima urbano e all'inquinamento e prestando maggiore attenzione alle potature sia dei rami che delle radici. Abbatterli da sani è un delitto ma lasciarli morire di malattia è ancora peggio. Ezia Sibani

Unknown ha detto...

Il tutto si "cura" con una sana gestione del verde. Piante giuste nel posto giusto, potature corrette sia nel periodo che nell'esecuzione. Cura e pianificazione. Non si può pensare che ippocastani sopravvivano per 100 anni in ambiente urbano. Si dovrebbe prevedere una scadenza per gli alberi che possono essere a "rotazione", predisponendo però anche situazioni migliori per quelli che dovranno essere gli alberi monumentali per i nostri nipoti. Altrimenti lasciamo solo il deserto.

Anonimo ha detto...

alberi o non alberi ma è la piazza più desolante d'Italia !

Anonimo ha detto...

la piazza:covo di aruffapopoli e perditempo.Meno gente c'è tanto meglio è,sia per governare che per delin...... che poi è la stessa cosa!