La
Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e l'Associazione
Culturale Civitas Claterna informano:
Sabato
25 giugno, alle 10 e alle 11 sono previste visite guidate gratuite
all’area archeologica di Claterna, Domus dei mosaici e Casa del
Fabbro, con gli archeologi della Soprintendenza Archeologia
dell'Emilia-Romagna e di Civitas Claterna.
Ritrovo
alla cosiddetta “Casa Gialla”, in Via Emilia 482-484, località
Maggio di Ozzano dell’Emilia.
Al
termine delle visite guidate, chi lo desidera può proseguire il
percorso culturale al Palazzo di Varignana Resort & SPA e
visitare la mostra "Claterna, immagini di una città sepolta"
che espone una parte dei reperti rinvenuti negli scavi dell'antica
città romana.
La
storia della città romana di Claterna narrata da un testimonial
d’eccezione, un meraviglioso mosaico policromo ( nella foto) proveniente da una
domus di età imperiale, finora quasi mai esposto al pubblico.
“Claterna,
immagini di una città sepolta” è il titolo della mostra che sarà
inaugurata oggi, venerdì 24 giugno alle 16 a Palazzo di
Varignana Resort & SPA, sulle prime colline alle spalle di
Claterna: un ulteriore tassello nella valorizzazione dell’area
archeologica a cavallo della Via Emilia che da 1500 anni giace
sepolta sotto una sottile coltre di terreno nel territorio di Ozzano
nell’Emilia.
L’esposizione
dell’incantevole mosaico -uno di rari esempi di tessellato
policromo di età augustea dell’Italia settentrionale sino a oggi
conservato nel Museo Civico Archeologico di Bologna ed esposto al
pubblico solo in rare occasioni-, di oggetti d’uso quotidiano e di
altri manufatti che documentano le tecniche edilizie delle case
romane, è l’occasione per ripercorrere la vita che scorreva in
questa città in tutti i suoi aspetti, dal vivere al costruire.
La
mostra, che vede il coinvolgimento di numerosi soggetti pubblici e
privati, dalla Soprintendenza Archeologia a Palazzo di
Varignana Resort & SPA che ospita l’evento, da CRIF,
sostenitore e fautore del progetto espositivo, a IMA,
all’Associazione Culturale “Civitas Claterna”, intende
valorizzare il sito archeologico di Claterna e i suoi preziosi
reperti, visitabili non solo dagli ospiti di Palazzo di Varignana, ma
da tutti gli appassionati di arte e archeologia.
In
occasione dell’inaugurazione, Soprintendenza e Associazione Civitas
Claterna propongono sabato
25 giugno, alle ore 10 e alle ore 11, due
visite
guidate gratuite all’area archeologica di Claterna, Domus dei
mosaici e Casa del Fabbro,
proprio per ribadire lo stretto legame tra gli oggetti esposti e la
città da cui provengono. Il punto di ritrovo per i partecipanti è
alla cosiddetta “Casa Gialla”, in Via Emilia 482-484, località
Maggio di Ozzano dell’Emilia (BO); la visita potrà poi proseguire
proprio a Palazzo di Varignana all’esposizione straordinaria di
“Claterna, immagini di una città sepolta”.
Il mosaico
Realizzato
in tessere di pietra bianca d’Istria, nera di Pistoia e lapidei di
vari colori, il mosaico policromo ora esposto nel Palazzo di
Varignana è di seducente bellezza e raffinata fattura.
Sulla
grande fascia musiva, a fondo bianco bordato di nero, si snoda una
ricca decorazione policroma con cespo d’acanto centrale e due
coppie di volute fiorite ai lati. Cinque piccoli volatili multicolori
si dispongono sul piano e sopra le volute.
Il
mosaico claternate è databile alla seconda metà del I sec. a.C. e
la ricercata composizione di questo pavimento, rinvenuto nel 1898 e
distaccato -solo in parte- nel 1933, è ancora oggi la testimonianza
più eclatante dell’alto livello di vita raggiunto da Claterna in
età augustea.
Claterna
Claterna,
città ‘sepolta’ ubicata tra Bologna e Imola, nel territorio di
Ozzano dell’Emilia, nasce nel II secolo a.C. La sua funzione
iniziale è duplice: la città è sia un importante snodo viario
(all’incrocio fra via Emilia, torrente Quaderna e una via
transappenninica, forse la Flaminia minor), sia un centro di
mercato e servizi. Nel I secolo a.C. Claterna, come tante altre città
italiche, diventa un municipium con competenza sul vasto
territorio compreso fra i torrenti Idice e Sillaro.
La
città, dopo un floruit collocabile nella prima età imperiale,
sopravvive fino alla tarda antichità (V-VI secolo d.C.), seppure
notevolmente ridimensionata.
Interviene
poi la fase di abbandono fino al completo oblio.
Gli scavi archeologici
Fin
dall’Ottocento, l’antica città romana di Claterna è stata un
campo d’indagine privilegiato per l’archeologia
emiliano-romagnola. Qui hanno operato i massimi protagonisti
dell’archeologia regionale (da Brizio a Mansuelli) con interventi
sporadici ma di notevole rilievo. L’unicità di Claterna è dovuta
al fatto di non aver avuto una continuità storica analoga a quella
degli altri centri -da Rimini a Piacenza- sorti lungo la via Emilia e
in qualche caso preesistenti ad essa. Claterna ha quindi offerto la
possibilità di indagare una città romana nella sua estensione e
configurazione interna senza le modifiche intervenute nel tempo, dal
Medioevo ai giorni nostri. A partire dagli anni 80, la Soprintendenza
ha intrapreso la progressiva acquisizione dell’ampia superficie su
cui si estende l’antica città romana, mentre dal 2005, con la
costituzione dell’Associazione Civitas Claterna, si è dato vita a
un grande progetto di studio e valorizzazione tra associazione,
Comune di Ozzano Emilia e Soprintendenza Archeologia.
Due
gli obiettivi degli scavi ancora in corso. Da un lato chiarire alcuni
aspetti topografici (i suoi limiti, l’articolazione interna, gli
spazi pubblici e sacri quali foro, basilica, edifici templari e
teatro) e cronologici (dalla fondazione e dall’eventuale origine
preromana al declino) dell’antica città; dall’altro valorizzare
alcuni spazi per consentire al pubblico di visitare le evidenze
archeologiche più suggestive, come la Casa del fabbro e la Domus dei
mosaici.
Con
questa mostra Palazzo di Varignana Resort & Spa, destinazione
esclusiva sulle colline bolognesi, conferma il proprio impegno nella
valorizzazione del territorio a livello artistico e culturale con
un’esposizione unica: la presentazione del mosaico del pavimento
di una domus di età imperiale e il racconto della città romana di
Claterna sulla via Emilia.
Info
mostra:
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