I mozziconi del Viale Nuovo |
Continua
l'ecatombe degli alberi storici del centro cittadino di Sasso
Marconi.
E'
di due giorni fa l'abbattimento di due enormi ippocastani del viale
Nuovo, ormai secchi a causa di una malattia che negli ultimi tempi ne
aveva pregiudicato il bell'assetto verde e robusto.
Non
è di molto tempo fa la morte vegetativa di un altro tiglio della
piazza e altri due stanno già evidenziando la loro agonia: dall'anno
scorso sono già 4 i tigli persi in piazza. “Cosa succede al verde
in centro? Non potevano essere presi provvedimenti tempestivi?”, si
chiedono i cittadini amareggiati per la perdita di prezioso arredo
verde. Già furono accorate e in alcuni casi anche polemiche le
proteste per la perdita di due grandi cedri su via Stazione, ora
quella che pare una rassegnata accettazione di questo impoverimento
allarma non poco anche perchè pare che non si sia ancora toccato il
fondo e la morìa potrebbe verosimilmente proseguire. “Non si
potrebbero chiamare esperti dalla Regione o da qualche Ente
specializzato per trovare un rimedio prima di arrivare
all'irreparabile?”, si ripetono i frequentatori della piazza.
Il morto, il riciclato, lo sradicato e il moribondo. |
4 commenti:
Come tutti gli esseri viventi anche gli alberi si ammalano e muoiono, occorre solo pianificare che una volta piantati dureranno solo per un certo numero di anni e prima di vederli morire ucciderli e piantarne di nuovi magari più adatti al clima urbano e all'inquinamento e prestando maggiore attenzione alle potature sia dei rami che delle radici. Abbatterli da sani è un delitto ma lasciarli morire di malattia è ancora peggio. Ezia Sibani
Il tutto si "cura" con una sana gestione del verde. Piante giuste nel posto giusto, potature corrette sia nel periodo che nell'esecuzione. Cura e pianificazione. Non si può pensare che ippocastani sopravvivano per 100 anni in ambiente urbano. Si dovrebbe prevedere una scadenza per gli alberi che possono essere a "rotazione", predisponendo però anche situazioni migliori per quelli che dovranno essere gli alberi monumentali per i nostri nipoti. Altrimenti lasciamo solo il deserto.
alberi o non alberi ma è la piazza più desolante d'Italia !
la piazza:covo di aruffapopoli e perditempo.Meno gente c'è tanto meglio è,sia per governare che per delin...... che poi è la stessa cosa!
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