mercoledì 11 marzo 2015

Tagli ai COSTI della POLITICA in Regione. Lega Nord e 5 Stelle cantano vittoria e ne propongono altri.



“E questo È STATO SOLO L’INIZIO”, sostengono i leghisti nell’annunciare un risparmio annuo di 700.000 euro dal taglio dei compensi dei consiglieri approvato dal consiglio regionale.  “C’è ancora tanto da tagliare. Dobbiamo fare di più”, dice il capogruppo leghista Alan Fabbri. “Come fatto in questi giorni, continueremo a proporre tagli agli sprechi. Vogliamo azzerare: la consulta degli emiliano romagnoli nel mondo, l’associazione degli ex consiglieri, i premi a pioggia ai dirigenti e tagliare drasticamente gli incarichi esterni, le auto blu, i compensi faraonici dei manager pubblici. È partita l’operazione anti-sprechi”.
I risparmi che abbiamo ottenuto e che intendiamo ottenere vogliamo destinarli al lavoro e alla sicurezza”, dice ancora Fabbri, che oggi ha appoggiato la protesta del sindacato delle polizie locali Sulpl, che chiede una riforma, più tutele e maggiori risorse per gli agenti. “Viviamo un’epoca di emergenze: crisi e sicurezza sono ai vertici della lista delle urgenze, ci auguriamo che la maggioranza sappia coglierle e ascolti le nostre proposte”. 


Il Movimento 5 Stelle ha inviato un comunicato dal titolo ‘MICRO CREDITO E LAVORO AL POSTO DEGLI SPRECHI: VITTORIA DEL M5S NELLA NUOVA LEGGE SUI COSTI DELLA POLITICA’.



“La destinazione ad un fondo per il micro credito e alle politiche sul lavoro dei risparmi derivanti dai tagli ai costi della politica è una straordinaria vittoria del M5S in Emilia-Romagna. Siamo riusciti a trasformare gli sprechi della classe politica in nuove opportunità di rilancio e di lavoro per le piccole e medie imprese della nostra regione. Un risultato importante per il Movimento, ottenuto in pochissimo tempo, e che conferma la validità delle nostre proposte contenute nel progetto di legge sui tagli ai costi della politica che presentammo fin dai primi giorni del nostro insediamento”. È  il commento del gruppo assembleare del M5S subito dopo l’ok alle nuove norme sui costi dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Un’approvazione che soddisfa a metà il Movimento 5 Stelle visto che tra le misure adottate non c’è quella sull’abolizione retroattiva del vitalizio.  “Se da un lato il tetto di 5mila euro lordi come indennità di carica per i consiglieri e l’abolizione delle indennità di fine mandato sono punti sui quali non si poteva e doveva prescindere, dall’altro lato sul tema dei vitalizi crediamo si sia persa un’occasione per annullare una volta per tutte uno degli sprechi più lampanti della politica – spiega la capogruppo Giulia Gibertoni - Con il nostro progetto di legge, anche grazie all’abolizione retroattiva del vitalizio, saremmo riusciti a risparmiare qualcosa come 35 milioni di euro invece dei 7,5 proposti dalla maggioranza. Una differenza abissale che si doveva e poteva colmare soprattutto attraverso l’abolizione retroattiva dei vitalizi. Farlo avrebbe rappresentato un gesto di giustizia sociale visto che, come è ormai chiaro a tutti, il vitalizio non può essere assolutamente equiparabile ad una pensione”.
Per limitarne i danni il M5S aveva avanzato una serie di accorgimenti presentando diversi emendamenti al testo, ovvero: decurtazione del 50% del costo devi vitalizi,  innalzamento a 66 anni dell’età per la loro fruizione contro i 60 attuali, divieto di cumulo tra vitalizio e incarichi retribuiti e soprattutto abolizione dei vitalizi per i condannati per mafia o corruzione secondo quanto prevede la legge Severino. Tutte proposte che la maggioranza ha deciso di bocciare. “Con un emendamento last minute, presentato facendo un ‘copia e incolla’ maldestro del nostro, – aggiunge Gibertoni -  il Pd ha previsto la cancellazione del vitalizio solo in caso di condanne per reati di mafia stralciando invece quelli per corruzione previsti dalla legge Severino che avevamo individuato facendo nostro l’appello delle associazioni Libera e Riparte il futuro. Il testo approvato è un passo in avanti in un cammino avviato nella scorsa legislatura dal M5S e che non deve certamente fermarsi qui”.

Sì,  pare veramente che ci sia ancora molta da fare. 
Lo faranno ? Basterà essere vigili ? 
O passata la ‘buriana’ i costi della politica torneranno a crescere.
Chi vivrà vedrà.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

GRANDE ALAN......DURERA' O E' SOLO MOMENTANEA X GETTARE FUMO NEGLI OCCHI ? ??

Anonimo ha detto...

Fabbriani, a proposito di frane


http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/notizie-dai-siti/2015/disponibili-on-line-nuovi-dati-sulle-frane-e-dissesto-idrogeologico

Dante Lolli ha detto...

Ho qualcosa da dire anche io riguardo la Regione E.R.
Nel 2008 ricevetti dal corpo Forestale di Savigno 14 verbali perché avevo fatto la manutenzione ordinaria perché era necessaria. per quanto riguarda la Comunità Montana, mi fecero due ingiunzioni che io contestai, posso dimostrarlo con le due sentenze del tribunale di Bologna a mio favore e di mia moglie.
La Regione E.R. Il 20/05/2009 nella persona (Funzionario Servizio Bilancio e Finanza),mi invitò per fare un VERBALE DI AUDIZINE. che ho conservato " Io chiesi che il il Verbale che mi riguardava fosse archiviato in base al Articolo 4 della legge 689/1981.passati 5 anni e 5 mesi dal sopraluogo della Forestale la su detta Regione nella persona del Direttore Generale Affari Istituzionali e Legislativi, mi fece l' ingiunzione di pagare anche la quota del verbale annullato. Questo non è tutto perché la storia non è ancora finita. ( Preciso che i lavori sono iniziati nel lontano 2003). Sto perdendo la speranza di vedere la fine di questa triste storia anche perché le 88 primavere pesano molto e la delusione aumenta. Grazie. Dante Lolli