sabato 28 marzo 2015

Monte Sole. Via Crucis per tutte le vittime della guerra.



La Parrocchia di Sasso Marconi informa della Via Crucis    a Monte Sole in programma per domani, 29 marzo, Domenica delle Palme, alle  15,  presso il cimitero di Casaglia.

Dal cimitero di Casaglia i fedeli  proseguiranno poi verso i ruderi della chiesa, seguendo l'ultimo itinerario compiuto dal servo di Dio don Ubaldo Marchioni, ucciso dai tedeschi nel tristissimo autunno del ’44  sull'altare.

Parteciperanno al tragitto religioso i bambini del catechismo con le loro famiglie e pregheremo in comunione di spirito per tutte le vittime delle guerre di allora e di oggi.

Don Dario Zanini, parroco di Sasso Marconi, scrive:


Quaresima: tempo di Via Crucis.
S. Leonardo da Porto Maurizio, il pio fraticello francescano che il grande pontefice bolognese Benedetto XIV mandava da queste parti a predicare le Missioni, è considerato il promotore della Via Crucis, compresa quella del Colosseo, che il papa celebra nel venerdì santo.
Egli lasciò un segno del suo passaggio anche qui da noi. Era l'11 settembre 1746: di ritorno, a piedi come sempre, dalle missioni predicate nell'alta valle del Reno (Bargi, Treppio e Porretta, solo qui 25 mila presenti), dopo aver trascorso una notte a Vergato, come dicono le cronache, “la mattina di buon'ora se ne partì per il Sasso, ed a mezza strada piantò la Via Crucis nel pubblico oratorio dei signori Minelli nel Piano della Venola; arrivò la sera al Sasso, molto stanco per le strade sassose e aspre”.
La guerra, purtroppo, ha distrutto, fra le altre cose, anche l'oratorio dei Minelli, dedicato a S. Rocco, posto vicino al mulino, e così abbiamo perduto le stazioni collocate personalmente da S. Leonardo a Pian di Venola di Marzabotto. Ma la guerra ha provocato un altro immenso calvario poco lontano con la strage di Monte Sole, e là c'è la nuova Via Crucis dei nostri fratelli martiri.
A Monte Sole la Via Crucis non è soltanto nelle immagini delle varie stazioni disegnate dall'artista Luciano Nenzioni e costruite da don Ilario Macchiavelli. E' anche nelle zolle irrorate e nella pietre macchiate dal sangue di don Ubaldo Marchioni e di tante vittime innocenti sacrificate 70 anni fa dall'odio inestinguibile che incessantemente percuote la storia dell'uomo.
Ripercorrere in preghiera il breve tratto del cammino doloroso che intercorre fra la chiesa di Casaglia e il cimitero significa rivivere l'interiore travaglio che tormentò l'animo dei nostri cari avviati alla morte.
Ritorneremo a celebrare la Via Crucis a a Casaglia di Monte Sole nella domenica delle Palme alle ore 15. Siamo consapevoli che anche il sacrificio di quelle vittime confluisce nel patrimonio spirituale di coloro che completano quanto manca ancora alla passione del Signore.
                                                                                                      

Nessun commento: