di
Pasqualina Tedesco
su Reno News
I cittadini
dell’Alto Reno, nel giro di pochi anni si sono visti depredati dei
servizi essenziali , come il Punto Nascite dell’Ospedale Costa di Porretta
Terme chiuso drasticamente il 14 febbraio 2014 e dei trasporti ferroviari che
nel giro di qualche anno hanno avuto rilevanti tagli sulla linea Porretta
Terme- Pistoia.
A tutto
questo, che ha creato e crea a tutt’oggi enormi disagi nella popolazione
dei comuni interessati, si aggiunge la prossima chiusura già annunciata di
diversi uffici postali della montagna. Uffici essenziali, direi quasi vitali,
per quella parte di popolazione che in quei luoghi ci è nata e continua a
vivere. Ma a una certa età, quando si dovrebbe vivere più
serenamente, ecco che si viene defraudati anche dello sportello
postale. E non serve a niente se a Granaglione capoluogo e nella vicina
frazione di Borgo Capanne, uno dei tanti comuni colpiti da quest’ultima
mannaia, i locali sono del comune e le Poste non hanno spese rilevanti,
se non quello di assegnare un impiegato e non per tutti i giorni della
settimana.
Ma i numeri,
per chi ci comanda, sono numeri, cosa servono le vite delle persone o i servizi
che si deve dare loro? Non erano sufficienti 180 bambini nati ogni anno
all’Ospedale Costa e non bastavano i passeggeri su un treno che passava ogni
tre/quattro ore.
E adesso non
bastano più centinaia di persone che abitano nei comuni dell’Alto Reno e
che vedono da sempre, nel loro paesino, l’ufficio postale, fulcro della loro
vita e del bilancio familiare: per riscuotere la pensione, per pagare le
bollette e tutte le tasse di cui si è continuamente subissati, o
semplicemente per tenere quel prezioso libretto di risparmio postale, tesoro
per gli eventuali bisogni familiari o per qualche figlio vicino o lontano che
sia.
Ed è per questo
che domani MARTEDI 24 MARZO 2015, dalla stazione di Porretta Terme
alle ore 12.20, partirà “IL TRENO DELLA PROTESTA” che porterà
gli amministratori locali, tra cui il Sindaco Giuseppe Nanni del Comune di
Granaglione, cittadini e associazioni, a protestare davanti al Palazzo della
Regione Emilia Romagna a Bologna, ALLE ORE 14.00, in Viale Aldo Moro 52.
Una delegazione sarà ricevuta dal Governatore della Regione e l’auspicio è
quello di avere risposte concrete e costruttive per difendere i servizi essenziali,
affinchè la vita di ogni cittadino sia dignitosa nel luogo in cui ha scelto di
vivere.
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