martedì 31 marzo 2015

SOPPRESSIONE CORPO FORESTALE, IL M5S LANCIA L’ALLARME: “A RISCHIO SERVIZI FONDAMENTALI”.



Il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stella in Regione ha presentato  una risoluzione per chiedere alla Giunta di mobilitarsi per evitare la scomparsa del Corpo Forestale. “In Emilia-Romagna, grazie alle convenzioni con la Regione, lavoro fondamentale per tutela ambiente, aree protette e controlli alimentari”. Il consigliere Andrea Bertani: “Non stiamo parlando di sprechi ma di una risorsa. Da noi c’è un deficit di personale che sfiora il 40%. Servono maggiori investimenti, magari inglobando il personale delle polizie provinciali”.

“Solo pensare alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato sarebbe un atto di pura follia,” sostengono i consiglieri. “Anzi, visto il prezioso lavoro portato a termine in condizioni di assoluta precarietà ed emergenza la Regione dovrebbe farsi carico in tutte le sedi competenti di chiedere nuove risorse per la sua crescita. Se il suo lavoro venisse meno ci troveremmo con un enorme deficit di controlli su ambiente e non solo”. La risoluzione a firma del consigliere Andrea Bertani è stata  presentata anche in appoggio alla manifestazione nazionale in difesa del Corpo Forestale dello Stato (in programma oggi, martedì 31 marzo, a Roma) che la spending review del governo Renzi vorrebbe scarificare sull’altare degli sprechi. “Il lavoro svolto dagli uomini e le donne del Corpo Forestale è tutto tranne che uno spreco – spiega il consigliere Bertani – Si tratta invece di una risorsa indispensabile per il nostro Paese nella lotta contro i crimini ambientali, sul controllo sull’attività venatoria, sulla pesca e sulla sicurezza della filiera agro-alimentare, grazie agli interventi  sui fenomeni di bracconaggio, di contraffazione ed adulterazione degli alimenti, di maltrattamento ed uccisione di animali. Per non parlare del lavoro svolto in materia di protezione civile. Specificità che non possiamo concederci il lusso di perdere. Sarebbe un regalo a chi ogni giorno si fa beffa dell’ambiente”.
Il Corpo forestale in Emilia-Romagna, grazie alle numerose convenzioni sottoscritte con la Regione, svolge più di una funzione: dalla prevenzione e gestione delle emergenze in collaborazione con l’Agenzia di protezione Civile Regionale oltre alla gestione delle segnalazioni che pervengono ai numeri telefonici di emergenza dell’Agenzia regionale di protezione civile e di ARPA Emilia-Romagna, nei giorni festivi e negli orari di chiusura degli uffici regionali, fino alla collaborazione nel settore ambientale che avviene d’intesa con la Direzione Generale “Ambiente Difesa del Suolo e della Costa” e riguarda in particolare controlli nel settore forestale, paesaggistico e ambientale, nelle aree protette, in agricoltura su Biologico, Dop, Igp e in altri settori (quali il vitivinicolo), censimento e cartografia degli incendi boschivi, certificazioni delle sementi, controlli sulle acque.  Un lavoro, dunque, quello della Forestale, che per Bertani non può essere cancellato con un colpo di spugna ma deve essere ancor di più valorizzato, visto in Emilia-Romagna a novembre dello scorso anno erano presenti 410 unità (con una riduzione complessiva di 11 unità rispetto all’anno precedente), mentre la dotazione organica prevista sarebbe di 641 unità. Quindi con una carenza d’organico pari al 36% che si concentra con particolare gravità nelle province di Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini.
“Per questo la giunta Bonaccini dovrebbe porre in essere, nei confronti del Governo nazionale ed in particolare del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione oltreché della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano, secondo il principio di reciprocità costituzionalmente garantito, tutte le iniziative necessarie atte, non soltanto a scongiurare che il Corpo forestale dello Stato venga soppresso – si legge nella risoluzione a firma del consigliere del M5S - ovvero che ne vengano disperse le relative risorse e dilapidato il suo patrimonio culturale, ma che lo stesso venga ad essere rafforzato, potenziandone l’azione attraverso nuove assunzioni, oltre che con l’assorbimento di personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni, al fine di rendere il suo operato ancora più efficace ed efficiente, per il bene pubblico, della nostra Regione e di quello di tutta la Nazione”.  “In quest’ottica e visto il riordino istituzionale che è in atto anche nella nostra regione e che riguarda le province – conclude Bertani – sarebbe anche interessante valutare un accorpamento degli organici delle polizie provinciali proprio nel Corpo Forestale. Sarebbe un atto di giustizia oltre che di buon senso”.



5 commenti:

Anonimo ha detto...

non servono a niente ........come la maggiorparte delle istituzioni, vanno a formare la casta arrogante inutile e burocrate, in attesa che ogni mese arrivi un lauto stipendio.

Anonimo ha detto...

Ogni cosa che si cerchi di modificare e cambiare in italia non è mai possibile, si fa tanta polemica con la speranza di non cambiare nulla e non vivere nel nuovo. Il cambiamento, il nuovo per l' italiano è sempre un nemico traumatico.

Anonimo ha detto...

Si ma quelli che devono andarsene davvero sono sempre lì e cacciano via tutti gli altri, nel caso estremo muoia Sansone e tutti i filistei.

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con anonimo del 31 marzo 13:01

Anonimo ha detto...

Non serve mai nessuno a voi, fino a quando non ne avete bisogno. Poi tutti pronti a farne i numeri di emergenza, niente niente che qualcuno di voi è stato battezzato dalla forestale?