sabato 14 marzo 2015

Il 'malato' di Porretta è l'ospedale ?



Marco segnala:

 Il consigliere regionale Igor Taruffi ha presentato una interrogazione per sapere : “ Per quale motivo all’ospedale di Porretta Terme la programmazione dell’attività chirurgica legata alla ginecologia  è  stata sospesa e come si intenda assicurare il regolare svolgimento del servizio di ginecologia nella struttura ospedaliera”.
 
Il consigliere elenca in premessa le ragioni e gli interrogativi che lo hanno portato a chiedere chiarimenti all’assessorato regionale e ricorda che: “ Le prime dichiarazioni rilasciate alla stampa dal neo Direttore generale dell’Ausl di Bologna, Dott.sa Gibertoni, annunciavano  l’intenzione di riorganizzare la rete ospedaliera partendo dal presupposto che è necessario risparmiare garantendo però standard di cura” e che “ nelle stesse dichiarazioni il neo direttore ha fatto riferimento all’impossibilità di mantenere servizi in tutto il territorio provinciale, lasciando intendere la necessità di operare ulteriori accentramenti nei servizi stessi” e che “ la chiusura del punto nascita dell’ospedale di Porretta Terme, l’unico in tutto l’Appennino bolognese, sia stata disposta il 14 febbraio 2014 perché non in linea con gli standard di sicurezza per il basso numero di parti l’anno” e che “ ad appena un anno  si siano verificati già numerosi casi di parti d’urgenza avvenuti mentre l’ambulanza trasportava la partoriente  dall’Appennino  al punto nascita dell’ospedale Maggiore di Bologna” e che “ Dopo la chiusura del punto nascita dell’ospedale di Porretta Terme ed il trasferimento in altre strutture delle ostetriche lì operanti, sono iniziate a circolare indiscrezioni sempre più insistenti circa il futuro di ginecologia e pediatria. I ginecologi ospedalieri attualmente operanti nell’ospedale di Porretta Terme sono 5 di cui un part-time. A quanto si apprende la programmazione dell’attività chirurgica legata alla ginecologia a Porretta è sospesa a far data dal prossimo 1 aprile”.  
Ora si attende la risposta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

è sempre lo stesso problema.finchè la sanità sarà considerata e gestita come un azienda non ci sarà soluzione.
chiudere,accentrare,compattare,licenziare..questa è la logica perversa delle aziende.