giovedì 10 ottobre 2019

30 dipendenti della Nike di Casalecchio a rischio per la chiusura della sede: per loro il trasferimento è l'unica via

Secondo i sindacati non hanno possibilità di scelta. Altrimenti devono dimettersi perdendo il lavoro e l'indennità di disoccupazione


La sede Nike di Casalecchio di Reno chiuderà entro luglio 2020 e per i 30 dipendenti si profila un trasferimento a Milano.
Cgil, Cisl e Uil denunciano che non vi sono alternative e sembra che, al momento, i margini di trattativa siano scarsi nonostante i loro sforzi per cercare di concordare “piccoli aggiustamenti o percorsi alternativi per offrire protezione e sostegno per coloro che, per ragioni soggettive o oggettive, non sono nelle condizioni di trasferirsi nella sede milanese”, ma la dirigenza sarebbe “irremovibile. Lavoratrici madri, donne e uomini con impegni di cura e assistenza a genitori anziani, soggetti fragili non hanno molte possibilità di scelta: dimettersi, perdendo non solo il lavoro, ma anche probabilmente l'ammortizzatore sociale dell'indennità di disoccupazione (Naspi)”. Per i sindacati, "un comportamento inaccettabile per una multinazionale che ha fatto del motto 'prima le persone' la sua bandiera; che nel suo Codice etico cita che 'le azioni concernenti il lavoro di ogni dipendente devono rispecchiare determinati standard di onestà, lealtà, affidabilità, correttezza, attenzione per gli altri e responsabilità".

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