I
consiglieri della 'Commissione ' hanno visitato la rocca . Il primo
cittadino Rubini: “Ora la Regione pensi alla viabilità”. Il
presidente Paruolo: “Realtà che non ha paragoni”. Lo storico
Cova ripercorre l’autoesilio di Cesare Mattei che lasciò la
politica dopo la morte della madre e si mise a studiare una “nuova
medicina”
Realizzare
un parcheggio esterno, prevedere un progetto di bookshop e una zona
di esposizione per gli strumenti musicali e, soprattutto, prevedere
un camminamento che va dalla stazione di Riola fino al castello.
Queste sono le idee lanciate da
Franco Rubini,
sindaco di Grizzana Morandi, ai consiglieri membri della commissione
Cultura,
presieduta da Giuseppe
Paruolo,
in visita alla Rocchetta Mattei, situata sull’Appennino bolognese e
che fu dimora di Cesare Mattei, letterato, politico e medico
fondatore dell’elettromeopatia. Ma oltre alle proposte,
arrivano anche richieste lanciate ai consiglieri: “La Regione, da
parte sua – ha detto Rubini -, dovrebbe occuparsi di più della
viabilità”. Problema ben noto ai consiglieri, soprattutto
dell’Appennino ma non solo, che hanno raccolto l’appello.
Dalle
stanze ‘segrete’, ancora in fase di restauro, fino agli strumenti
musicali presenti dentro il castello e ancora da inaugurare, i
consiglieri membri della commissione Cultura hanno potuto ammirare
l’unicità della rocca, “una realtà che non ha grossi paragoni”,
ha evidenziato il presidente Paruolo. Un concetto espresso anche
dallo storico Paolo
Cova,
che ha accompagnato i consiglieri nella visita della Rocchetta:
“Questo è un momento fondamentale per unire politica e cultura, un
luogo come questo parla”.
La
Rocca, costruita nella seconda metà del XIX secolo, venne utilizzata
da Cesare Mattei, specie dopo la morte della madre nel 1844,
ritenendo inutile la medicina classica dell’epoca, che a suo parere
non seppe fare nulla per curarla e per alleviarle le sofferenze. Per
questo, lasciati i rapporti sociali e la politica, si ritirò nella
tenuta e iniziò a studiare una “nuova medicina”. E alla
Rocchetta, oltre ad incontrare i suoi pazienti, Mattei incontrava e
ospitava anche personaggi illustri dell’epoca, da Marco Minghetti a
Gioacchino Rossini.
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