Il
maestro Luigi Ontani ha dialogato con i ragazzi e li ha guidati in
una visita nel suo MuseOntani. E una domanda sulla musica è stata
l’occasione per ricordare Lucio Dalla
Sabato
scorso, 19 ottobre, due
quinte del liceo scientifico Galvani di Bologna hanno
incontrato il maestro Ontani e avuto con lui un dialogo molto
aperto e costruttivo sulla sua idea di arte e creatività: l’incontro
si è tenuto a Vergato nella sala consiliare, è proseguito poi con
una visita guidata nel MuseOntani ospitato dal municipio di Vergato
prima e presso la fontana RenVergatellAppenninMontovolo in piazza
dopo.
L'idea di incontrare di persona il maestro era nata negli studenti dopo le vicende della scorsa primavera, quando l’opera dell’artista era prima stata accusata di inneggiare al satanismo dal senatore della Lega Simone Pillon, poi addirittura vandalizzata da alcuni sconosciuti che durante la notte l’avevano danneggiata versandoci del letame. Grazie alla professoressa di storia dell’arte Vitina Greco i ragazzi hanno avuto modo di discutere di arte, libertà di espressione, creatività, censura, fino alla proposta: perché non chiedere direttamente al maestro di spiegare la sua arte? Uno dei portavoce è stato Matteo Mortelliti, uno degli studenti del Liceo Galvani, che a Vergato ci vive.
A
fare da intermediaria a questa richiesta è stata l’Associazione
Vergato Arte, la cui presidente Giuditta Uliani ( nella foto con Ontani) spiega:
«Quando ci è arrivata dagli studenti la domanda di poter
incontrare Luigi Ontani siamo stati un po’ sorpresi, e abbiamo
pensato che con tutti gli impegni che il maestro ha in giro per il
mondo sarebbe stato difficile esaudirla. Tuttavia abbiamo comunque
provato a contattarlo e quest’estate ci è arrivata la risposta di
Ontani che si è detto molto lieto di incontrare gli studenti».
Grazie
alla disponibilità dell’amministrazione comunale di Vergato,
rappresentata sabato mattina dall’assessore alla cultura Patrizia
Gambari, si è quindi trovato l’accordo per una data.
Tante
le domande al maestro. A chi gli ha chiestoo come mai il suo fauno
abbia gli occhi dipinti che gli danno un’aria così spiritata,
Ontani ha ricordato che le statue antiche che lo hanno ispirato erano
dipinte; siamo noi che siamo abituati a vederle prive dei colori
originali a causa del tempo passato.
Un
altro momento divertente si è avuto quando uno studente ha chiesto a
Ontani quale musica ascolti. L’artista ha risposto di amare molto
la musica classica che ascolta in casa in filodiffusione, ma di
essere molto legato anche alle canzoni di Lucio Dalla, di cui
era molto amico. Addirittura il maestro ha spiegato che una delle
opere esposte al MuseOntani di Vergato è ispirata proprio
all’amicizia con il musicista, raffigurato come un moderno
Sganapino (SganaOntano è il nome della scultura in ceramica). Si
tratta infatti di una moderna raffigurazione della maschera bolognese
della commedia dell’arte con una zampa di lupo (evidente il
richiamo alla canzone di Dalla), un fiasco e un disco d’oro. Questo
perché, ha spiegato il maestro, Lucio aveva spesso paura di fare
fiasco, ma in realtà era un talento straordinario e il disco d’oro
rappresenta proprio questo.
C’è
stato modo anche di discutere di Luigi Galvani, cui il maestro ha
detto di essersi ispirato per un’opera, quando i ragazzi hanno
donato al maestro un libro sul loro liceo e una
tazza con il simbolo della rana di Galvani.
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