giovedì 24 ottobre 2019

Universitari alloggiati in Appennino. Collettivo contro San Benedetto Val di Sambro

Un scritta contro il Comune e contro l’università è apparsa su un muro della stazione ferroviaria di SAN BENEDETTO VA DI SAMBRO.

Universitari alloggiati in Appennino. Collettivo contro San Benedetto Val di Sambro

Dubbio invia: 

La stazione ferroviaria di San Benedetto Val di Sambro ha subito nei giorni scorsi un imbrattamento. La scritta è firmata dal collettivo “Noi restiamo”, riporta il testo “Unibo ti sbologna: i ricchi in centro, i poveri al confino” ed è stata accompagnata da una serie di volantini. L’atto è stato denunciato alle forze dell’ordine. A scatenare i vandali la proposta di offrire alloggi per studenti universitari fuori sede nel comune montano. In sostanza gli autori di questo gesto contestano le politiche dell’Alma Mater per trovare una soluzione alla questione abitativa per gli studenti universitari bolognesi, e in particolare si scagliano contro la proposta del sindaco di San Benedetto Alessandro Santoni di incentivare gli studenti a cercare alloggio in Appennino, dove il costo delle abitazioni è più basso e dove la comunità accoglierebbe volentieri la presenza di giovani studenti. E ci sono stati già diversi studenti che hanno apprezzato l’iniziativa, che consente loro di avere un contributo comunale che per i primi tre mesi che copre l’affitto e abbonamento per i mezzi pubblici, affitto che non supera i 75 euro a persona per un appartamento che ne ospita 4.
Santoni è dispiaciuto ma non è sorpreso che sia stata attaccata la stazione: uno dei punti di forza della sua proposta infatti è la possibilità di raggiungere comodamente in treno il centro, servizio indispensabile per i pendolari. In merito Santoni ha dichiarato: «Al di là dell’atto vandalico che ovviamente condanniamo, perché ci sono strumenti più degni per esprimere le proprie opinioni, mi piacerebbe avere con questi ragazzi un confronto civile. Li invito a venire a San Benedetto a cena con noi, perché è evidente che non conoscono il nostro territorio. Noi non ci sentiamo affatto al confino, per raggiungere Bologna ci vuole una mezz’ora, abbiamo solo provato a mettere in contatto la domanda forte di alloggi a Bologna. D’altronde, siamo una Città metropolitana, dovremmo ragionare come tale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Collettivi, centri sociali: serbatoio di nullafacenti bravi solo a sfasciare tutto e contestare tutto. Altro che cena...a lavorare!