Dai
gioielli e accessori rinvenuti negli scavi archeologici ai documenti
di età moderna che descrivono i sontuosi armadi delle donne
bolognesi. Protagonista la nobildonna Nicolosa Sanuti, moglie del
primo conte della Porretta, passata alla storia per uno scontro con
il Cardinale Bressanone in difesa della 'femminilità e delle
esigenze della donna.
La
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bologna
infoirma:
Domani,
venerdì 25 ottobre, alle 16.30, nel
Palazzo Dall’Armi Marescalchi in via IV Novembre, 5 a
Bologna, si terrà una conferenza sul tema 'Gli inganni
dell’esteriorità: moda ed economia dalla tarda antichità
all’Ottocento'
E’
a partire dagli ultimi secoli del Medioevo che si consolidano i
codici basati su colori, tessuti o fogge delle vesti, finalizzati a
rendere riconoscibili gerarchie e funzioni anche se l’abbigliamento
connotava il rango degli individui fin dall’antichità.
L'incontro con l'archeologa Cinzia Cavallari e la storica dell'arte Anna Stanzani entrerà nei bauli di nobildonne e illustri personaggi del passato, dalla tarda antichità al XIX secolo, con l’intento di svelare i segreti della moda che da sempre coniuga elementi diversi: materie prime e lavorazione ma anche economia e gerarchie sociali.
L'incontro con l'archeologa Cinzia Cavallari e la storica dell'arte Anna Stanzani entrerà nei bauli di nobildonne e illustri personaggi del passato, dalla tarda antichità al XIX secolo, con l’intento di svelare i segreti della moda che da sempre coniuga elementi diversi: materie prime e lavorazione ma anche economia e gerarchie sociali.
Dai
gioielli ed elementi d'abbigliamento provenienti dai contesti
archeologici di Spilamberto, Imola e altri siti della regione alla
lettura degli atti notarili e altri documenti di età moderna che
danno conto dei sontuosi armadi delle donne bolognesi.
Con un curioso cameo dedicato alla disputa tra la nobildonna Nicolosa Sanuti, moglie del primo Conte della Porretta, e il cardinale legato di Bologna, Bessarione, che nel 1453 aveva emanato norme suntuarie tese a limitare le eccessive ostentazioni dell'abbigliamento, soprattutto di quello femminile. Con l'orazione passata alla storia con il nome di Orazione per la restituzione de' vani ornamenti, la Sanuti -femminista ante litteram- contestò al cardinale in perfetto latino gli assunti teorici alla base della sua politica, sottolineando l'ingiustizia di obbligare le bolognesi ad adottare costumi diversi e più modesti di quelli di tutte le altre italiane e rimarcando quanto fosse intollerabile togliere alle donne gli abiti e i gioielli simbolo della loro femminilità quando già era loro impedito di vestire i panni di magistrati, sacerdoti e militari.
Con un curioso cameo dedicato alla disputa tra la nobildonna Nicolosa Sanuti, moglie del primo Conte della Porretta, e il cardinale legato di Bologna, Bessarione, che nel 1453 aveva emanato norme suntuarie tese a limitare le eccessive ostentazioni dell'abbigliamento, soprattutto di quello femminile. Con l'orazione passata alla storia con il nome di Orazione per la restituzione de' vani ornamenti, la Sanuti -femminista ante litteram- contestò al cardinale in perfetto latino gli assunti teorici alla base della sua politica, sottolineando l'ingiustizia di obbligare le bolognesi ad adottare costumi diversi e più modesti di quelli di tutte le altre italiane e rimarcando quanto fosse intollerabile togliere alle donne gli abiti e i gioielli simbolo della loro femminilità quando già era loro impedito di vestire i panni di magistrati, sacerdoti e militari.
L'ingresso
è libero e gratuito
A
cura della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la
città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio
Emilia e Ferrara nell’ambito della XVI edizione della "Festa
internazionale della storia" che si tiene a Bologna dal 19
al 27 ottobre 2019
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