Dubbio
chiede la pubblicazione dell'articolo del Corriere Bologna
Un
rilancio dal messaggio chiaro e social #impalugami ma soprattutto da
un piano industriale che punta a fare raddoppiare nei prossimi cinque
anni il fatturato della Dino Corsini, la storica azienda di
Valsamoggia (Crespellano per la precisione) nota per aver ideato la
ricetta del mitico Tortino Porretta, la prima merendina monoporzione
in Italia che proprio in questi giorni sta vivendo una seconda
giovinezza con lo sbarco nei bar e nelle caffetterie: una novità,
visto che non si vende nei supermercati e ha sempre avuto una
distribuzione legata allo spaccio aziendale e alle botteghe.
Fondato nel 1935, ora il rilancio
Se
tutto andrà come programmato l’anno prossimo il marchio, fondato
nel 1935 dal fornaio e pasticcere Dino Corsini a Porretta Terme
amplierà il suo stabilimento di via Brodolini occupando parte degli
spazi lasciati liberi dalla Macron, impegnata nei prossimi mesi nella
costruzione della nuova sede produttiva in via Pastore, sempre a
Crespellano. Il tortino è quindi l’assaggio di quello che la
Consilium Sgr, società milanese di private equity, ha intenzione di
concretizzare dopo aver acquisito lo scorso aprile l’80%
dell’azienda di colati e prodotti da forno, creando una
collaborazione con gli eredi Corsini: il 93% del fatturato è legato
alla produzione di merendine per le catene della grande
distribuzione. Qui è bene precisare che i due rami familiari dei
Corsini hanno sviluppato due società separate, una a Valsamoggia (la
Dino Corsini) e l’altra a Porretta (Giulian Corsini), rimasta in
una chiave più artigianale, ed entrambe (un caso abbastanza unico)
hanno diritto alla produzione dello stesso prodotto, il Tortino.
Una merendina -icona
Un
futuro che parte dal 1946, quando venne ideata la celebre Torta
Porretta al limone, inizialmente venduta in tranci nel laboratorio in
Appennino e poi dal 1955 trasformata nella merendina che ebbe un
successo clamoroso. Una ricetta rimasta fedele all’originale fino a
oggi, alla quale nel tempo sono stati aggiunti altri gusti. «Stiamo
vivendo un periodo di grande rivalutazione di molti marchi e prodotti
vintage, dalla moda al food— commenta Marzia Bartolomei Corsi,
partner Consilium —. Il Tortino Porretta è un’icona sulla quale
abbiamo deciso di investire facendolo sbarcare nel settore Horeca
(hotel, ristorazione, caffetteria ndr) che prima non era stato
valorizzato. Siamo partiti dall’Emilia-Romagna, la Toscana e la
Lombardia per poi valutare se ampliare l’offerta territoriale o di
prodotti. Tra l’altro la Corsini una realtà che aveva già
sviluppato linee biologiche e senza glutine sulle quali non possono
contare tutti gli operatori». L’obiettivo dichiarato è quella di
portare il fatturato della società dagli attuali 15 milioni di euro
ai 25-30 milioni nel 2024.
Nuova immagine
Come
spiega Jacopo Malacarne, amministratore delegato della Dino Corsini,
il piano di sviluppo di muoverà con quattro direttrici. «La prima è
ampliare il numero di catene della grande distribuzione per le quali
realizziamo i prodotti a marchio — analizza —. La seconda è
implementare gli articoli venduti a chi già collabora con noi. Il
terzo aspetto sarà arrivare nell’Horeca anche con altre merendine
e infine lo sviluppo all’estero». Per il Tortino una nuova
immagine sui social network, con tanto di hashtag #tortinoporretta e
una campagna votata alla bolognesità, valorizzata dall’influencer
Danilo Masotti, che sulla merendina che «impaluga» ha già creato
il suo nuovo tormentone.
Nessun commento:
Posta un commento