Riceviamo:
“Apprezziamo
l’impegno del ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova
( nella foto) che, nel corso dell’incontro che si è svolto oggi a Ferrara, ha
annunciato un immediato intervento finanziario per le aziende colpite
dalla cimice asiatica di 40 milioni di euro, a cui si aggiungerebbero
altri 40 milioni per i prossimi due anni. Una buona base di partenza,
anche se ancora lontana da quelle che sono le reali necessità delle
aziende che, solo per pere e pesche, hanno subito danni per 350
milioni di euro”. Così il presidente di Confagricoltura
Massimiliano Giansanti ha commentato l’esito dell’incontro che si
è svolto in Prefettura, per discutere dei danni provocati da questo
terribile insetto. Un vero e proprio flagello che rischia di
affossare il settore ortofrutticolo del Nord Italia. Sono migliaia,
infatti, le aziende agricole che minacciano di estirpare i frutteti,
dove le perdite vanno dal 40 al 100% della produzione, mandando in
fumo ingenti investimenti realizzati negli anni, ma anche tradizioni
produttive e possibilità occupazionali per migliaia di persone.
Confagricoltura
ha accolto positivamente l’annuncio dell’avvio della riforma
Fondo di solidarietà nazionale e la convocazione di un tavolo di
confronto con l’Associazione Bancaria Italiana per verificare la
possibilità di una moratoria sui mutui per le imprese agricole
colpite. Così come la possibilità, prospettata dal ministro
Bellanova, di un coinvolgimento dell’Unione europea per trovare
ulteriori risorse attraverso l’utilizzo dell’art.241 del
Regolamento comunitario 1308/2013. Provvedimenti più volte
sollecitati da Confagricoltura che permettano di ristorare la
liquidità delle imprese agricole colpite e che compensino le pesanti
perdite di reddito subite da alcuni comparti. Misure di emergenza
come i benefici previsti in termini di esenzioni dai pagamenti
fiscali, degli oneri previdenziali, nonché di tutte le forme di
agevolazione creditizia e di sospensione dei pagamenti relativi alle
varie forme di indebitamento a carico delle imprese.
“Abbiamo
anche chiesto al ministro di mettere in campo tutte le risorse
necessarie per fornire agli agricoltori gli strumenti di difesa
necessari per contrastare la cimice asiatica – ha detto il
presidente della Federazione nazionale ortofrutticola di
Confagricoltura Albano Bergami, che ha partecipato oggi all’incontro
- promuovendo la ricerca scientifica e sollecitando il ministero
dell’Ambiente a varare le linee guida per l’introduzione della
vespa samurai, antagonista naturale nei Paesi d’origine
dell’insetto, l’unica in grado di agire efficacemente, dal
momento che tutti i rimedi messi finora in atto, dalla lotta chimica
con antiparassitari, a quella biologica con antagonisti indigeni,
fino alle reti protettive, attenuano il danno, ma non sono
sufficienti.”
L’auspicio
di Confagricoltura è che il dialogo iniziato oggi prosegua e che si
apra subito una discussione seria in tutte le sedi istituzionali per
salvaguardare un comparto fondamentale per l’economia agricola, ma
anche per quella dell’intero Paese.
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