L'Azienda
USL di Bologna informa:
100
operatori del sistema 118 a disposizione dei cittadini domani, sabato 19
ottobre, per coloro che vorranno imparare come si interviene per salvare una vita in
caso di arresto cardiaco. È il cuore dell’evento Viva! a Bologna
in via Rizzoli, dalle 9 alle 16, a conclusione di VIVA!, settimana
nazionale della rianimazione cardiopolmonare promossa da IRC, Italian
Resuscitation Council.
Ma
VIVA! è cominciata già da qualche settimana, con l’avvio dei
corsi per soccorritore riservati ai docenti delle scuole di Bologna e
Provincia. Un’adesione straordinaria tanto che saranno quasi 300
gli insegnanti che il 19 mattina ultimeranno, in via Rizzoli, la fase
di addestramento con l’apprendimento della parte pratica.
Assieme
a loro anche gli studenti di diverse classi bolognesi. Tra loro anche
Daniel Casella, il ragazzo che la primavera scorsa ha avuto un
arresto cardiaco mentre era in classe alle Aldini Valeriani, salvato
proprio grazie al tempestivo intervento degli insegnanti della
scuola. eseguirà la formazione alle tecniche di rianimazione presso
lo stand delle Aldini Valeriani.
Alle
12 inoltre IRC donerà un defibrillatore all'Istituto Comprensivo di
Sasso Marconi.
Per
partecipare alle prove di rianimazione cardiopolmonare organizzate in
via Rizzoli sotto le Due Torri per la giornata del 19, è sufficiente
presentarsi allo stand dell’Azienda Usl di Bologna, in Piazza Re
Enzo. Chi vorrà proseguire, successivamente, la propria formazione
di soccorritore troverà presso lo stand tutte le informazioni per
iscriversi al corso di primo soccorso più vicino al proprio
domicilio.
La
giornata è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa
da Giovanni Gordini, direttore del Dipartimento di Emergenza
dell’Azienda Usl di Bologna, Marilena Pillati, Assessore alla
Scuola del Comune di Bologna, Giovanni Schiavone, Dirigente
dell’Ufficio Scolastico Regionale, Federico Semeraro responsabile
progetto Pronto Blu dell’Azienda USL di Bologna.
La
diffusione della conoscenza delle manovre rianimatorie
cardiopolmonari elementari è riconosciuta, sempre di più, come un
elemento essenziale per aumentare le possibilità di sopravvivenza in
caso di arresto cardiaco. Manovre elementari, che possono salvare una
vita e che chiunque, anche senza una preparazione sanitaria
professionale, può eseguire.
Queste
manovre, praticate tempestivamente prima dell’arrivo dei soccorsi,
e la presenza di defibrillatori, anticipano i tempi di intervento,
dimezzandoli rispetto a quelli garantiti dalla rete del 118, e
triplicano le possibilità di sopravvivenza di chi è colpito da
arresto cardiaco. In Italia ciò avviene solo nel 15% dei casi, a
fronte di percentuali intorno al 50% nei paesi scandinavi.
Nella
provincia di Bologna sono all’incirca un migliaio, ogni anno, le
persone colpite da arresto cardiaco. Solo il 22% sopravvive,
nonostante il tempestivo intervento del 118, garantito entro 10
minuti dalla chiamata alla Centrale Operativa. Quello che è certo,
però, è che nelle 195 volte in cui è stato possibile intervenire
subito con la rianimazione cardio polmonare anticipando il 118, nel
43% dei casi (83 persone) la circolazione del sangue è stata
ripristinata in maniera spontanea, e nel 52% dei casi la persona ha
ripreso una buona funzionalità cerebrale.
Presso
lo stand inoltre verranno illustrate le funzionalità di DAE
RespondER
,
l’App che attiva i soccorsi DAE RespondER è la prima APP in Italia
completamente integrata con la Centrale Operativa 118, per allertare
i soccorritori volontari in caso di potenziali arresti cardiaci.
1.171
i cittadini in provincia che si sono registrati nel primo anno dal
lancio della APP (600 solo a Bologna), 4.658 in Regione. Nella
provincia di Bologna sono 98 i cittadini che, allertati dalla APP, si
sono resi disponibili ad intervenire in casi di arresto cardiaco
avvenuti in luoghi pubblici (310 in Regione). Nel 50% dei casi i
volontari hanno raggiunto effettivamente il luogo dell’evento. Nel
70% di questi, il loro arrivo precede quello dei mezzi di soccorso
118, e possono così anticipare le manovre rianimatorie a tutto
vantaggio del paziente.
Premiata
dalla School of Management del Politecnico di Milano, DAE RespondER,
sviluppata grazie ad un contributo della Fondazione del Monte,
censisce, inoltre, la rete dei defibrillatori semiautomatici,
fornendo informazioni utili al reperimento, come ad esempio gli orari
di disponibilità, e quindi all’utilizzo.
Nel
corso della giornata, presso lo stand dell’Azienda Usl di Bologna,
sarà possibile partecipare anche all’esperienza di rianimazione di
un paziente in realtà virtuale, con l’esecuzione di manovre
salvavita. Grazie ad un caschetto di realtà virtuale, ci si potrà
calare in tre situazioni tipo: arresto cardiaco in un adulto in un
ambiente extraospedaliero, arresto cardiaco in un adulto in un
ambiente intraospedaliero e arresto cardiaco pediatrico a scuola. VR
CPR, il progetto di rianimazione virtuale, è realizzato da Italian
Resuscitation Council e finanziato da Fondazione del Monte di Bologna
e Ravenna.
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