Con l'affermazione
“ Sarà un successo come per l'abolizione delle province?”, Marco
propone:
di
Francesco Cerisano
Si allungano i
tempi per la ricognizione degli esuberi nelle società partecipate.
Gli enti avranno tempo fino al 30 novembre 2017 per predisporre gli
elenchi dei dipendenti in eccedenza e non dovranno affannarsi a
farlo, come originariamente previsto, entro il 30 settembre. In
questo modo l'individuazione dei lavoratori di troppo non coinciderà
con l'altra scadenza prevista per fine mese, ossia l'approvazione dei
piani di revisione straordinaria delle partecipazioni. Un bel
sollievo per i comuni che non solo non sovraccaricheranno gli uffici
di adempimenti, ma potranno individuare gli esuberi «a ragion
veduta», ossia sulla base delle risultanze dei piani di revisione.
Per questo la
Conferenza unificata di ieri nell'esprimere l'intesa sul decreto
interministeriale (Lavoro-Mef-Funzione pubblica), che dà il via alla
procedura di ricognizione e ricollocamento del personale in
sovrannumero, ha accolto le richieste degli enti di uno slittamento
dei termini (60 giorni in più). Un extra time che consentirà ai
comuni e alle regioni una tabella di marcia con meno affanni.
«Abbiamo chiesto e ottenuto un tempo più congruo per una verifica
seria degli eventuali esuberi», ha dichiarato il presidente
dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. «Si tratta di passaggi
delicati che richiedono più di qualche giorno e prevedono procedure
con i sindacati. L'obiettivo che ci poniamo come sindaci è quello di
tutelare ed essere al fianco dei lavoratori. Visto che gli esuberi
devono essere motivati anche alla luce dei piani di revisione», ha
proseguito, «risulta evidente che se i piani di revisione saranno
presentati il 30 settembre, la loro valutazione in funzione di
eventuali esuberi va consentita prevedendo tempi congrui».
Infatti, lo
slittamento al 30 novembre del termine per la ricognizione degli
esuberi fa slittare in avanti tutte le altre tappe della tabella di
marcia individuata dal decreto. A cominciare dalla comunicazione ai
sindacati i quali riceveranno i dati sulle eccedenze di personale non
più entro il 10 ottobre ma entro il 10 dicembre 2017. Si sposta in
avanti anche il termine entro cui le società a controllo pubblico
dovranno inviare alle regioni (e province autonome), in cui hanno
sede, i dati relativi ai lavoratori eccedenti. Dal 31 ottobre si
passa al 20 dicembre 2017. Le regioni, a loro volta, comunicheranno
le informazioni all'Anpal, la neonata Agenzia per le politiche attive
del lavoro, non più entro il 15 novembre ma entro il 15 gennaio
2018.
Fino al 30 giugno
2018 le società partecipate non potranno assumere personale a tempo
indeterminato, ma saranno tenute ad attingere agli elenchi dei
lavoratori in esubero a meno che non dimostrino che si tratti di
personale infungibile. In questo caso le società dovranno chiedere
la preventiva autorizzazione alle regioni.
Siope+
L'Unificata ha
dato l'ok anche allo schema di decreto del Mef sull'estensione della
sperimentazione del progetto Siope+ che ha l'obiettivo di consentire
il monitoraggio dei tempi di pagamento dei debiti commerciali delle
amministrazioni pubbliche (si veda ItaliaOggi del 20/9/2017). L'Anci
ha espresso parere favorevole con la presentazione dell'emendamento
che riguarda le modalità di adesione degli enti al sistema. In
particolare, come sottolineato dal vicepresidente vicario di Anci
Roberto Pella, «gli esiti della sperimentazione in corso di
ampliamento potranno fornire indicazioni utili per la definizione
delle scadenze di avvio a regime del sistema Siope+». Secondo l'Anci
la sperimentazione dovrà fornire anche «dettagliate indicazioni
sulla sostenibilità del nuovo sistema in particolare rispetto agli
enti di minori dimensioni che non possono essere gravati da ulteriori
costi economici ed organizzativi». Con riferimento alle città
metropolitane, l'Anci ha chiesto che i tempi per l'avvio a regime del
sistema debbano essere uniformati a quelli previsti per i comuni al
di sopra dei 60 mila abitanti.
Trasferimenti
regionali
All'ordine del
giorno dell'Unificata di ieri c'era anche l'intesa sui trasferimenti
regionali a province e città metropolitane per le funzioni
conferite. Anci e Upi hanno espresso parere favorevole subordinato
però all'apertura di tavoli nazionali per le singole regioni che
potranno riguardare anche le regioni a statuto speciale.
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