Un
segugio di otto mesi è stato ritrovato con un collare elettrico in
un'area interdetta all'attività venatoria. Rintracciato e denunciato
il padrone dalla Polizia Provinciale
Perso,
e con addosso il collare elettrico che lo stava torturando.
Odissea finita per un cucciolo di cane da caccia, ritrovato nei
giorni scorsi dalla Polizia provinciale della Città metropolitana di
Bologna. Gli agenti sono intervenuti in una zona boscata di
Castiglione dei Pepoli, per soccorrere un cane da caccia disperso, un
segugio italiano a pelo raso di appena otto mesi che vagava in cerca
di un riparo dalla pioggia.
Il
cane era infreddolito e in grande sofferenza: gli era infatti stato
applicato un
collare elettrico telecomandato ancora in funzione, strettissimo
affinchè i due puntali degli elettrodi facessero miglior contatto,
quasi conficcandosi, con la cute del collo; ciò per provocargli
maggiori sofferenze da scarica elettrica quando questa gli veniva
inflitta con telecomando.
Appena tolto il collare l'animale ha manifestato subito tutta la sua riconoscenza diventando più confidente.
Appena tolto il collare l'animale ha manifestato subito tutta la sua riconoscenza diventando più confidente.
Da
un primo controllo gli agenti hanno verificato che sul collo,
in corrispondenza dei puntali degli elettrodi, vi erano non solo
delle piaghe ma, sottostanti a queste, degli inspessimenti cutanei
delle dimensioni di una biglia dovuti alle forti scariche elettriche.
Tramite
il lettore di micro-chip gli agenti sono riusciti a risalire
al proprietario del cucciolo, un cacciatore toscano che lo stava
addestrando alla caccia in braccata al cinghiale, in un'area vietata
a questa attività. Considerata l'età del piccolo segugio, otto
mesi, si presuppone che abbia cominciate a subire queste torture già
in età tenerissima, preferendo a un certo punto sopportare le
scariche elettriche pur di fuggire dal suo aguzzino.
Il
cucciolone ferito, ora sottoposto alle cure dei veterinari
dell'Asl locale, ed il collare elettrico sono stati posti sotto
sequestro ed il cacciatore toscano è stato deferito all'autorità
giudiziaria per il reato di maltrattamento di animali. ( fonte
Bologna Today)
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